Capitolo 20

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Erano passati due mesi ormai da quel fatidico giorno in cui gli ingranaggi del mio cuore avevano ripreso a girare.
Tutte le miei azioni,ogni mio respiro aveva riavuto un senso,e poi,con lui al mio fianco,mi sentivo invincibile.
Quel giorno di dicembre così freddo avrebbe sicuramente cambiato la mia vita.
Io e David ci eravamo dati appuntamento a casa mia per poi andare al cinema,avremmo visto "la risposta è nelle stelle",un film d'amore che,fin dalla sua uscita,mi aveva sempre incantato e non vedevo l'ora di vedere.
David odiava questo genere di film ma,a detta sua,avrebbe fatto qualsiasi cosa per vedermi sorridere,quindi lo convinsi ad accompagnarmi.
Mi sentivo un po in colpa,ma se questo sarebbe significato stare abbracciati a guardare una storia d'amore stupenda come quella allora mi andava bene.
E poi,era il mio compleanno.
Compivo 18 anni,ero fintamente maggiorenne,non che ciò mi cambiasse qualcosa,ma era figo dire in giro di aver raggiunto la maturità a cui i bambini sempre aspirano.
Eppure io mi sentivo sempre la stessa,dentro ero sempre io,quella bambina di 16 che si era perdutamente innamorata di un paio di occhi verdi,quella che anche se ancora così piccola aveva vissuto così tanti dolori,avevo visto la morta negli occhi della persona che più amava al mondo,e aveva sempre superato tutto,era sempre in piedi,forse un po scheggiata ma intera.
Ed ero felice,ma felice per davvero.
Da ormai una settimana David continuava a ripetermi che avrei dovuto passare il mio diciottesimo compleanno con la mia famiglia ed i miei amici,diceva che era un momento speciale della mia vita e avrei dovuto fare tutto quello che volevo,ma non capiva ancora che l'unica cosa che davvero desideravo era stare con lui.
Passare la serata insieme,buttati sul divano,a mangiare porcherie con due bottiglie di birra a fianco,a scherzare,a ridere.
Alla fine avevamo trovato un compromesso,il cinema.
E ora ero seduta sul mio grande letto a fissare l'armadio spalancato in cerca di qualcosa da mettere.
Scrutai attentamente ogni scaffale che mi trovai davanti.
Vedevo solo jeans e magliette semplici che usavo per andare a scuola.
Poi guardai bene e a sinistra vidi qualcosa che non riconoscevo.
Conoscevo i miei vestiti a memoria,li vedevo ogni giorno ovviamente,ma quello,quello non era mio.
Mi alzai piano dal letto e mi diressi verso il lato sinistro dell'armadio.
Delicatamente misi le mani sulla cruccia e la estrassi.
Mi comparve davanti un abito verde,come i miei occhi,come i suoi.
Era senza spalline,la scollatura a cuore e dei piccoli brillanti sul corpetto.
L'abito più bello che avessi mai visto.
Lo girai,aveva una vertiginosa scollatura sulla schiena che partiva dalle spalle e finiva poco sopra il fondoschiena.
C'era un biglietto attaccato,lo staccai e lo aprii.
'Indossalo per me,sono sicuro che sarai stupenda. Buon compleanno principessa,rimarrai sempre la mia piccolina. Ti amo tanto,a tra poco.'
Sorridi non appena lessi quelle parole che David mi aveva dedicato.
Aveva scelto quel vestito per me.
In quel momento lo immaginai in un negozio femminile alla ricerca di qualcosa che sicuramente non aveva ben chiaro neanche lui.
Risi a quel pensiero.
Ma non capivo una cosa,perché avrei dovuto indossare un vestito così elegante per andare al cinema? Cosa aveva in mente? Stava cambiando i nostri piani? Cosa sarebbe successo di lì a poco?
Scossi la testa come per scacciare tutte quelle domande che frullavano nella mia mente e corsi in bagno con il vestito tra le mani.
Lo appesi alla porta e mi feci una doccia veloce,mi asciugai e feci qualche boccolo sulle punte dei miei capelli castani.
Mi truccai con un filo di eye-liner e il mascara,preferivo essere naturale per non appesantire il look.
Poi presi il vestito e lo indossai.
Quando mi avvicinai allo specchio e vidi il mio riflesso portai la mano alla bocca.
Per la prima volta in 18 anni mi piacevo,ero bella.
Una lacrima calda solcò il mio viso e sopratutto in quel momento mi resi conto di quanto David mi mancasse.
Infilai dei semplici tacchi neri e corsi a prendere il cellulare posato sul comodino.
1 messaggio.
"Amore,sei pronta?"
"Sì,dove sei?"
La risposta non tardò ad arrivare.
"Sono quasi arrivato. Mi manchi,a tra poco"
Sorrisi e posai il cellulare dentro la borsa che mia madre mi aveva regalato l'anno prima.
Mi diressi in cucina e subito sentii suonare il campanello.
Mi diressi alla porta e aprii.
Quando lo vedi persi un battito.
Era così bello con quella camicia bianca,la giacca elegante i jeans e le converse dello stesso colore.
In quel momento mi resi conto di essere la ragazza più fortunata del mondo,perché lui era mio e di nessun altro.
Amava me ed io amavo lui,eravamo felici,insieme.
Troppo assorta nei miei pensieri non mi accorsi che David mi stava fissando a bocca aperta.
"Sei favolosa piccola.."
Sorrisi imbarazzata a quel complimento,e poi scoppiai in una risata vedendo la sua espressione.
Sembrava quasi che mi stesse spogliando con gli occhi.
"Anche tu" riuscii a dire quando mi calmai.
Ero tesa,anche se non ne capivo il motivo.
Lui mi tese la mano ed io la strinsi.
Ci incamminammo verso la sua nuovissima Audi e mi aprii la portiera dal lato del passeggero.
"Prego signorina."
Entrai e mi misi comoda sul sedile attendendo che David salisse in macchina.
"Allora,penso che tu abbia ancora in testa l'idea del cinema." disse mentre si accomodava dal lato guida.
"Certo,avevamo deciso così. Perché,c'è per caso un cambio di piani?" chiesi sorridendo.
"Potrebbe essere di sì come di no,non lo so,vedremo."
Ridemmo entrambi a quell'affermazione.
La sua risata era il suo più celestiale che avessi mai sentito,non mi sarei mai stancata di ascoltarla,era la mia canzone preferita.
Quando ancora non partimmo non capii bene cosa stava succedendo.
"Perché non parti?"
Mi girai e vidi che David mi stava di nuovo fissando,ma questa volta con sguardo dolce,come se fossi la cosa più preziosa del mondo.
"Che succede?" chiesi imbarazzata guardandomi il vestito per capire se ci fosse qualcosa che non andava.
"Nulla è che ancora non credo che tu sia davvero mia.
Sei così bella,ho paura che qualcuno possa portarti via da me."
"Non succederà David,io ti amo,e che si fottano gli altri,voglio solo te."
Mi prese il viso tra le mani e con dolcezza poso le sue labbra sulle mie.
Erano così morbide e calde.
Mi inebriai per un attimo del suo sapore,non mi sarei mai staccata,ma dovevo farlo.
Mi allontani piano da lui ma non mi lasció andare.
"Ti amo più di qualunque cosa." mi sussurrò sulla bocca.

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