Capitolo 7

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Passai due ore chiusa in quella stanza buia,puzzava di fumo misto all'odore della candeggina, era nauseante.

Presi il coraggio a due mani e decisi di alzarmi dal freddo pavimento.

Per un momento mi sentii mancare,come se qualcuno si fosse avvicinato a me e mi avesse strattonato.

Stavo crollando e nessuno se ne era accorto.

Uscì a piccoli passi dalla stanza,avevo quasi paura di rivedere la luce.

I miei occhi bruciarono quando vidi il sole filtrare dalla finestra del corridoio.

Cominciai a camminare verso l'uscita, non volevo passare un altro secondo lì.

Avevo un aspetto orribile,sembravo un mostro.

È così che ci riduce l'amore?

Per fortuna la scuola era deserta,o almeno così credevo.

Quando mi avvicinai al cancello vidi la sagoma di un ragazzo.

Era appoggiato al muro con una gamba sopra l'altra.

I bellissimi capelli castano chiaro ondeggiavano al vento e gli occhi verdi fissavano il vuoto,tristi.

Lo riconobbi subito,l'avrei riconosciuto tra mille.

Stavo ancora contemplando la sua bellezza quando lui si accorse della mia presenza.

Mi si avvicinò con tutta la calma possibile e,con uno sguardo,cercò di calmare anche me.

Mi prese per un braccio ed io lo strattonai.

'Cosa vuoi ancora da me David?' dissi con lo sguardo basso.

Se l'avessi guardato negli occhi avrebbe percepito tutta la mia sofferenza,ed era l'ultima cosa che volevo.

Mi conosceva così bene da farmi quasi paura.

'Luca è passato accanto la stanza del bidello e ha sentito qualcuno pianegere.

Mi ha avvertito subito pensando che fossi tu.'

Luca era il migliore amico di David.

Si era trasferito dall'Italia da poco,ma già parlava benissimo l'inglese.

Avevo tutto il fascino dell'italiano, ma era un po tonto.

'Non voglio che tu soffra a causa mia,Baylee..'

'Avresti dovuto pensarci prima di lasciarmi per stare con Isabelle.'

Lo spinsi e cercai in fretta una via d'uscita,non volevo più stare lì.

Avevo bisogno di piangere, di sfogarmi,e non avrei potuto se lui avesse continuato a stare davanti a me.

Mentre camminavo sentì il suo braccio tirarmi a sé.

Mi strinse con forza e affetto,come se avesse conservato tutto quell'amore da tempo e adesso fosse straripato.

Il mio orecchio poggió perfettamente sul suo cuore,lo sentivo battere freneticamente.

Ad un tratto sentii le sue labbra a contatto con i miei capelli e mi irrigidii.

Appena feci per allontanarmi David mi strinse ancora più forte.

Ad un tratto tutto mi fu più chiaro.

Non potevo continuare a lottare contro me stessa.

Dovevo posare le armi e arrendermi alla verità.

'David io..'

'Non dire nulla,ti prego' sentii la sua voce spezzarsi, stava piangendo.

'No,fammi parlare..

Ho capito David, ho finalmente capito.

Non posso continuare a lottare contro i miei sentimenti.

Getto le armi e mi arrendo.

Io ti amo più di quanto credessi.

Ed è proprio qui che voglio stare,tra le tue braccia.

É qui che io mi sento a casa,e non voglio più andare via.

Io sono ancora qui,se tu mi vuoi.'

Il suo respiro da regolare si fece più frenetico e inizió a tremare.

Non riuscivo a capire perché non mi avesse ancora risposto,forse aveva cambiato idea.

Alzai la testa dalla sua spalla e cercai i suoi occhi.

Appena lo vidi scoppiai in un sorriso.

Aveva gli occhi lucidi e le labbra serrate.

Mi strinse di nuovo e avvicinò la sua bocca al mio orecchio.

'Ti amo,Baylee.' mi sussurró con infinita dolcezza.

Lo baciai con delicatezza e sentii le sue labbra schiudersi piano sulle mie.

Era quello il sapore della felicità?

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