ROMEO
Scendo dalla macchina e cammino dritto verso casa quando la voce di mio padre mi richiama.
"Romeo, dovresti ringraziarmi invece di essere arrabbiato con me!" mi dice duro e io mi volto verso di lui.
"Ringraziarti, papà? Perché? Perché hai comprato il giudice? Io meritavo di andare in prigione. E tu lo sai!"
"E meno male che il giudice è un mio amico di lunga data. Ho fatto in modo di farti avere un processo veloce e il diritto di difesa. Che dovevo fare? Eh? Fare andare in carcere il mio unico figlio? Rovinare il nostro nome?".
"Oh, certo, sia mai che il nostro buon nome venga rovinato, papà!" gli dico duro."Cerca di capire, amore mio, tuo padre lo ha fatto per te e anche per noi" mi dice mia madre cercando di farmi stare calmo.
"E cosa direte alla mia azienda? Alla mia pinacoteca?" le chiedo."Diremo che sei malato e via per delle cure, farò io le tue veci in azienda e Bruno alla pinacoteca" mi dice mio padre.
"Oh, perciò è tutto risolto. Ma io dovrò passare dieci anni, e dico dieci, lontano da Verona e dalla mia Juliet!" dico loro con rabbia.
"È il prezzo delle tue azioni!" mi dice duramente mio padre.
"Lo so!" gli rispondo duramente.
"Dimenticati di quella ragazza, non fa per te. Tra dieci anni avrà già un marito e dei figli" mi dice mia madre e io la guardo duro.
"Lei mi aspetterà! E io andrò a riprenderla, qualsiasi cosa succederà!" dico loro prima di entrare dentro casa e fino alla mia stanza sbattendo rumorosamente la porta.
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IO SONO QUI
RomanceRomeo Marchi e Juliet Conti. Due famiglie. Una città. Verona. Sembra che il destino voglia giocare con Romeo e Juliet appena i loro occhi si incontrano. Non potrebbero amarsi. Come la tragedia di cui portano gli stessi nomi. Le loro famiglie si odia...