Romeo Marchi e Juliet Conti.
Due famiglie. Una città. Verona.
Sembra che il destino voglia giocare con Romeo e Juliet appena i loro occhi si incontrano.
Non potrebbero amarsi. Come la tragedia di cui portano gli stessi nomi.
Le loro famiglie si odia...
Sospiro mentre guardo la luna, mi manca terribilmente, vorrei che lui fosse qui, accanto a me. "Romeo, dove sei adesso?" "Juliet, sono qui!" Abbasso velocemente lo sguardo e lo vedo sotto al mio balcone.
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È davvero uno spettacolo per gli occhi. È ancora vestito come alla festa, unica differenza che ha legato i capelli in un codino, e sta davvero da Dio.
"Perché sei venuto qui? Se i miei ti vedono saranno guai!" gli dico cercando di non urlare per non farmi sentire. "Non mi importa di me, volevo vederti, amore mio, vedere se stavi bene" mi dice dolcemente. "Io ... Non lo so come sto! Ti prego, Romeo, vai a casa" "Non esiste!" mi dice prima di guardarsi attorno e notare un albero vicino al mio balcone che usa come scala per salire da me.
Una volta salito sul mio balcone viene davanti a me e mi accarezza il viso dolcemente con entrambe le sue mani calde.
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"Juliet, io ti amo!" mi sussurra dolcemente. "Davvero? O mi stai solo ingannando per ferirmi?" gli chiedo con le lacrime agli occhi.
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Lui mi sorride dolcemente mentre mi riprende delicatamente il viso tra le sue mani per accarezzarmi con amore.
"Io non sapevo chi tu fossi, ma anche adesso che lo so non mi importa! Un nome è solo un nome alla fine, ed io ti amo, ti amo e non mi importa un bel niente dell'odio tra le nostre famiglie!" mi dice e nei suoi occhi leggo sincerità.
