JULIET
Mentre il mio Romeo va a preparare qualcosa per il pranzo io mi avvicino al altalena.
Ricordo ancora quando la mise apposta per me cinque anni fa. Ero così felice che piansi dal emozione, neanche fossi stata una bambina. E la amo ancora oggi.
Mi siedo e sfioro le rose bianche sulla mia destra, non c'erano queste cinque anni fa. Sono davvero bellissime.
Inizio a dondolare e istintivamente mi viene da sorridere.
La sensazione di libertà che mi ha sempre dato l'altalena è unica. Il vento tra i capelli, il sentore di alzarsi da terra come se stessi volando, quella sensazione alla bocca dello stomaco quando sali. Meraviglioso.Chiudo gli occhi e mi godo il calore dei raggi del sole sulla mia pelle ma gli riapro subito sentendomi osservata.
Vedo il mio bellissimo Romeo che mi osserva immobile con un vassoio in mano.
"Vuoi restare lì a fissarmi tutto il giorno?" gli chiedo sorridendo."Sì! Sì, potrei farlo!" mi dice sorridendomi a sua volta con dolcezza ed è così bello da farmi fremere.
Mi alzo dal altalena e vado verso di lui.
"Ti aiuto. Panini farciti, wow!" gli dico felice mentre prendo il vassoio dalle sue mani e lo appoggio delicatamente sul tavolo.
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IO SONO QUI
Lãng mạnRomeo Marchi e Juliet Conti. Due famiglie. Una città. Verona. Sembra che il destino voglia giocare con Romeo e Juliet appena i loro occhi si incontrano. Non potrebbero amarsi. Come la tragedia di cui portano gli stessi nomi. Le loro famiglie si odia...