Romeo Marchi e Juliet Conti.
Due famiglie. Una città. Verona.
Sembra che il destino voglia giocare con Romeo e Juliet appena i loro occhi si incontrano.
Non potrebbero amarsi. Come la tragedia di cui portano gli stessi nomi.
Le loro famiglie si odia...
Appena parcheggia davanti casa sua scende per fare il giro e venire ad aprirmi.
"Sei un vero gentiluomo" gli dico sorridendo mentre per mano mi conduce oltre il cancello e nel suo giardino che non vedevo da anni.
"Sempre con te, eccoci qua" mi dice ricambiando il mio sorriso senza smettere di guardarmi.
"Mi sei mancato così tanto, così..." nuove lacrime scendono sul mio volto e lui mi stringe forte a sé e mi bacia con amore.
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Ricambio il suo bacio stringendomi forte a lui e assaporando la sua bocca come se fosse il nettare della vita.
"Anche tu mi sei mancata, amore mio, da impazzire. Ma adesso siamo insieme nuovamente. E non permetterò mai più a niente e nessuno di dividerci" mi dice dolcemente accarezzandomi il viso e asciugando le mie lacrime con le dita.
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"ho così paura che possa succedere qualcosa, non voglio nemmeno pensare all'idea di ripassare questo" gli confido mentre per mano mi porta dentro casa.
"Adesso ti siedi con me e ti calmi. Stai tremando, amore mio" mi dice preoccupato mentre mi fa sedere sul divano e si siede accanto a me prendendo le mie mani nelle sue.
"Tranquillo, sto già meglio. Ma dimmi, i tuoi genitori cosa pensano?" gli chiedo.
"Per loro possiamo stare insieme, ma... Ecco..." "Dimmi? Cosa c'è?" gli chiedo preoccupata.
"Tuo padre potrebbe non capire, vedi, mio nonno... Ha tolto la vita al tuo" mi dice dispiaciuto guardandomi negli occhi.
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