IO SONO QUI (ULTIMO CAPITOLO)

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ROMEO

"Juliet, amore mio. Non ridere, resta ferma, sennò come faccio a ritrarti al meglio?" le dico sorridendo.

"Romeo, amore mio, ma come faccio a non ridere. Se tu mi fai la linguaccia e le smorfie" mi dice ridendo divertita.

"Hai ragione, come ti senti? Non ti ho fatta dormire molto stanotte" le dico malizioso ricordando la notte di passione appena trascorsa.

"Mhm... Benissimo. E pronta per il bis" mi dice sensuale ed io già fremo.

"Sei pronta? Oggi è il grande giorno" le chiedo mettendo giù il pennello.

"Assolutamente sì. Oggi finalmente riprenderemo le nostre lettere. Avevo detto dieci anni. Ma ne ho fatti passare un pochino di più. Mi dispiace" mi dice alzandosi da dov'era seduta per venire a sedersi sulle mie gambe.

"Hai voluto aspettare che anche il nostro piccolo capisse quanto è grande e profondo il nostro amore. Ed io sono assolutamente d'accordo con te" le dico per poi baciarla con passione e nemmeno a farlo apposta sentiamo dei passi correre per il corridoio.

"Mamma! Papà!" i nostri figli entrano correndo nella nostra stanza.

Il primo ad entrare è nostro figlio Massimo, di sei anni. Porta il nome di mio cugino e ne è orgoglioso perché sa che era l'eroe di mamma e papà. Lui è il mio ritratto. Gli stessi capelli portati lunghi castani chiari e gli stessi occhi marrone scuro.

A seguire entra la nostra secondogenita, Maria Grazia di otto anni. Le abbiamo dato questo nome perché è nata prematura ed è dovuta stare un mese in incubatrice. Io e sua madre abbiamo pregato tanto e adesso per fortuna è una bimba sana e forte. Lei è il ritratto di mia moglie. Gli stessi capelli castani ramati lunghi e gli stessi occhi nocciola.

Poi entra Aurora, la maggiore. Ha dieci anni ed ha preso i capelli marrone bruno dai nonni. Lei è un mix perfetto mio e di mia moglie. Gli occhi sono i miei ma il colore è il suo. Ama portare la coda di cavallo e ha i capelli lunghi e lisci.

"Vogliamo andare?" dico sorridendo mentre prendo le piccole per mano ed il nostro ometto sulle spalle.

JULIET

Arriviamo alla casa di Giulietta ed io sorrido felice. Da quando abbiamo lasciato le lettere undici anni fa non siamo più venuti qui. Perché ci eravamo ripromessi di tornare per riprenderle.

"Andiamo sul balcone, amore mio?" mi chiede dolcemente mio marito mentre cammino stretta a lui. Mentre i bambini per la manina camminano davanti a noi.

"Ne sarei davvero felice. Amore mio" gli dico e subito dopo bacio le sue labbra che amo e giuro che farei l'amore con lui proprio adesso se fossimo soli.

"Eccomi qui!" sussurro affacciata al balcone guardando la statua di Giulietta. La stessa dove diciassette anni fa espressi il desiderio di trovare anch'io il mio Romeo.

"Mamma. È bellissimo!" dice la piccola Maria Grazia.

"È vero. Lo è, tesoro mio" le rispondo dolcemente.

"Papà, arrampicati come il prode Romeo" dice il nostro Massimo a suo padre.

"Non ho più l'età per queste cose" gli risponde lui facendo ridere tutti. Perché è ancora un figo da paura. E molto atletico. Anch'io. Per fortuna. Ho ripreso bene dopo le tre gravidanze.

"Vorrei anch'io trovare il mio Romeo. Come tu hai trovato papà" mi dice sognante Aurora.

"Lo troverai" le rispondo dolcemente. Amo la mia famiglia più di ogni altra cosa al mondo.

"Sì. Ma con calma, eh. Sei ancora piccola" dice mio marito facendoci ridere nuovamente tutti.

"È arrivato il momento, amore" mi dice poi venendo verso di me per accarezzare delicatamente la mia guancia.

"Sì. Andiamo. Amore mio" gli rispondo sorridendo emozionata.

Scendiamo giù e andiamo verso il muro dove vengono afisse le lettere per Giulietta. E proprio lì. Dietro una mattonella. Nascoste. Ci sono le nostre lettere.

"Ci sono ancora" dico emozionata mentre con mani tremanti le tiro fuori. Ricordo ancora l'emozione di quando le abbiamo messe qui.

"Sì. Amore mio. Ci sono. Andiamo a leggerle a casa nostra" mi dice dolcemente mio marito. Il mio Romeo.

Sorrido e vado con loro. Mi volto solo per un attimo e guardo la statua.

"Ho trovato davvero il mio Romeo. Grazie, Giulietta. Grazie" sussurro prima di tornare dalla mia famiglia.

ROMEO E JULIET

Rileggiamo le nostre lettere nel giardino di casa nostra. Ogni lettera. Ogni parola. È un emozione fortissima. Che arriva dritta al cuore. Anche i nostri figli si emozionano nel sentire quelle parole. Quelle parole di dolore. D'amore. Di speranza. E quella speranza si è trasformata in realtà. E adesso siamo qui. Innamorati più di prima e con i nostri tre tesori più preziosi. I nostri figli.

Ci siamo innamorati. Abbiamo lottato. Abbiamo sofferto. Ma non abbiamo mai mollato. E alla fine siamo stati premiati. Il cielo ha ascoltato le nostre preghiere e siamo felici.

Perché mai storia d'amore fu più bella, forte e tormentata. Di quella di Juliet ed il suo Romeo.

FINE

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FINE

Eccoci alla fine di questa storia che mi ha emozionata in ogni riga. Ho sentito forte Romeo e Juliet e lasciarli mi fa piangere e sorridere insieme. Perché hanno avuto il finale che si meritavano ❤️

Grazie a tutti voi che avete letto questa storia fino alla fine. Grazie davvero. Mi avete dato tanta forza anche nei momenti no 🙏❤️

Adesso, vado a scrivere i ringraziamenti a a presentarvi la mia prossima storia. Andiamo 😘❤️

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