Un freddo pomeriggio d'inverno Dazai e Chuuya erano occupati ad allenare Akutagawa con la sua abilità, gli stavano insegnando come usarla al meglio.
«Dazai vado un attimo da Mori, prima voleva parlarmi» dice Chuuya al compagno che nel frattempo sarebbe rimasto solo con l'altro ragazzo.
«Ok Chuuya-kun» lo saluta felicemente il maggiore sapendo che quel nome non gli piacesse.
«Basta chiamarmi così, Osamu!» ribatte incazzato ma con fare scherzoso il rosso. Poi esce dalla porta e raggiunge l'ufficio del capo.
Nel frattempo gli altri due ragazzi vengono lasciati soli nella stanza, dove Dazai non smette di far allenare il moro. Questo però dopo un’ ora e mezza di allenamento continuo e senza pause sembra stremato
«Okok, possiamo fare una pausa» afferma il castano vedendo il ragazzo distrutto.
«Grazie Dazai-san» lo ringrazia il moro con il fiatone. Il più alto gli passa una bottiglietta d'acqua con un lancio che l'altro riceve perfettamente.
«Sei agile sai» afferma il castano.
«E tu hai mira» ribatte il moro, che pian piano, un passo dopo l'altro, si avvicina al castano e si accomoda a gambe incrociate sul gelido pavimento al fianco di lui.
«Tu e Chuuya..avete proprio dei buoni rapporti eh?» chiede Akutagawa fissando un punto a caso sul pavimento.
«Beh si. Ci conosciamo da tanto, siamo piuttosto legati» risponde il maggiore facendo quasi gli occhi a cuore. Rimangono seduti per un po’ e nel frattempo Chuuya fa ritorno, ma non vedendo più il moro allenarsi decide di spiare i due ragazzi dallo spiraglio aperto della porta. Non succedeva nulla, quindi il rosso decide di entrare ma una frase lo blocca spiazzandolo.
«Riprendiamo, Aku-kun?» la frase che il castano rivolge al ragazzo dagli occhi terrificanti, fa rimanere Chuuya a bocca aperta. Aku? Aku? Gli aveva persino dato un soprannome? Quel ragazzo non gli piaceva, si atteggiava in modo strano nei confronti del proprio partner, e adesso questo lo chiamava per soprannome. La situazione non gli piaceva. Decide di voltarsi e lasciare l'edificio correndo. Arrivato fuori dall’edificio va sotto un albero ed appoggia la propria schiena a questo. Poi si accascia al suolo e fa uscire tutte le lacrime che aveva in corpo. Non sapeva il vero motivo di quel pianto, ma sapeva che se non avesse trasformato quei sentimenti in lacrime presto sarebbero diventati rabbia. Non poteva rischiare di far del male a qualcuno.
All'interno Dazai ed “Aku” continuano ad allenarsi per un’altra buona oretta. Poi il castano riaccompagna il moro nella sua stanza, che stava all’interno della Port Mafia, e lo saluta per poi lasciare l'edificio. Arrivato fuori vede che ormai si era fatto buio, ciò che però non gli andava giù era che Chuuya non si era più fatto né vedere né sentire. Quindi decide di chiamarlo. Non appena fa squillare il telefono però sente la suoneria dell’altro. Che stava succedendo? Chuuya era lì? Corre verso il rumore e si ritrova davanti al ragazzo accasciato a terra, tutto rannicchiato con la faccia tra le braccia. Il castano si avvicina al partner correndo come non aveva mai corso prima di allora. Si inginocchia vicino a lui e gli poggia una mano sulla schiena e l'altra sulla gamba.
«Chuuya, amore, cos'è successo!?» domanda preoccupato Dazai vedendo il compagno in quelle condizioni. L'altro però non reagisce, quindi il castano continua:
«Ehi..va tutto bene sta tranquillo, torniamo a casa? Vieni da me?» lo rassicura quasi sussurrando.
Il rosso senza proferire parola si alza in piedi con l'aiuto di Dazai e insieme si dirigono verso l'appartamento di quest'ultimo.
Arrivati, Chuuya si siede sul divano, e non appena il compagno lo raggiunge, scoppia nuovamente in lacrime. Dazai non l’aveva mai visto così, cosa stava succedendo? Lo avvolge in un caldo abbraccio stendendolo su di sé. Gli accarezza i capelli e lo riempie di parole dolci e rassicuranti, con la speranza che si potesse calmare:
«Va tutto bene, sono qui. Non sei solo. Ci sono io». Pian piano il rosso riesce a calmarsi. A quel punto Dazai vuole interferire e saperne di più.
«Hai voglia di dirmi cos'è successo?» c'è stato un attimo di silenzio, ma poi il ragazzo si decide a parlare:
«Ti piace Akutagawa vero? Ho forse dovrei dire “Aku”» parla velocemente senza prendere pause.
«Cosa?» domanda il castano spalancando gli occhi sorpreso.
«Lo sapevo..» dice il rosso senza lasciare che Dazai finisse di parlare.
«Ma cosa ti salta in mente Chuuya? Ma sei impazzito? Hai sbattuto la testa per caso? Wow questa è buona davvero, adesso mi piace un totale sconosciuto.» ribatte il più alto non credente a ciò che aveva appena sentito.
«Allora perché lo hai chiamato “Aku” e quando mai a me hai dato soprannomi?» domanda irritato il rosso con il magone in gola.
«L’ho chiamato così solo perché chiamarlo con il nome intero tutte le volte è stancante. È troppo lungo e dopo un po’ mi impiccio e non riesco più a pronunciarlo correttamente.» risponde Dazai praticamente senza pensarci.
«Quindi ami solo me..?» domanda sussurrando e intimorito il più piccolo che sembrava stare per riscoppiare in lacrime.
«Ma certo! E ora che so che sei geloso di me..ti amo ancora più di prima» afferma il castano prima di girare il compagno, metterlo a cavalcioni su di lui e cominciare a baciarlo stringendogli i fianchi. L'altro porta le proprie mani dietro al collo dell’amante e si avvicina di più al suo corpo facendo combaciare i loro bacini.★NDA★
La gelosia di Chuuya è Mood di vita. E comunque non vedevo l'ora che arrivasse aku l'amore, è meraviglioso come personaggio ammettiamolo.
bye loves <3
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Un amore non curante del pericolo ~soukoku~ -bl hard-🔞
Romancesoukoku (dazai x chuuya) ship boy x boy scene di sesso esplicito (+18) scene di violenza esplicita (+14) Una storia che parla di due amanti che attraversano varie difficoltà accompagnate anche da varie situazione intime. Cosa combineranno insieme?