14. Stanotte comando io

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+18!!!!!!!!!

«Voglio comandare io stanotte» afferma Chuuya tra un bacio e l'altro. Il castano sta per prendere parola ma l'altro glielo impedisce e gli sbottona la camicia in un solo colpo, lasciandolo a petto nudo. Aveva finalmente tolto quelle orribili bende lasciando intravedere la cicatrice che aveva al petto. Chuuya smette di baciare il compagno e scende verso il basso, prima il collo, poi il petto dove si sofferma sul capezzolo destro, non quello sinistro per evitare di fargli male. Lo morde e lo tira talmente forte da fare scappare un urlo di dolore improvviso al suo amato. Poi continuando ancora a leccare gli fa un primo succhiotto sotto il capezzolo destro, un secondo sull'addome, risalendo ne fa un terzo sopra i pettorali, e non smettendo di salire ne fa due o tre sul collo.
«Ora hai il mio marchio» dice con voce sensuale.
«Si Nakahara, marchiami ancora» risponde l'altro in preda ai gemiti.
Continua a leccarlo e succhiarlo e nel frattempo si leva anch'egli la camicia e inizia a sbottonare i pantaloni sia a lui stesso che al compagno. Il rosso indossa ancora i box, mentre il compagno è oramai completamente nudo. Chuuya si struscia sulla nudità del castano e lo fa ansimare e gemere facendo riempire la stanza solo di quei rumori che risuonavano meravigliosi nelle sue orecchie.
Poi improvvisamente si ferma, il compagno si insospettisce e apre gli occhi per guardarlo,
«Sai che ti dico, tu stanotte puoi pronunciare solo il mio nome. Lo devi urlare. Ogni volta che apri bocca deve esserci il mio nome di mezzo.» dice per poi spostarsi più indietro, tra le gambe del castano, prendergli in mano la grandezza e iniziare a leccarla dall’alto. Ne lecca il glande facendo dei movimenti circolari con la punta della lingua. Il castano geme, gemere, l'unica cosa che riesce a fare in quel momento, l'unico rumore che si sente nella stanza oltre a quello della saliva di Chuuya che pian piano scendeva verso la corona e poi ancora più giù; più giù e poi giù passando all'asta che lecca e succhia. Poi arriva alla base che lecca per un po'. In seguito fa scorrere la lingua verso l'alto arrivando nuovamente al glande che lecca ancora e prende poi in bocca, scende fino all’asta e comincia a fare movimenti lenti e sensuali prendendolo in bocca e facendoselo arrivare fino in gola da quanto grande.
Quando decide che sia abbastanza bagnato lo toglie dalla bocca, si sfila il boxer che ancora indossava, si posiziona nuovamente a cavalcioni sul compagno facendosi appoggio sulle sue anche, e prende in mano la grandezza. La porta piano piano a passare attraverso il proprio orifizio per entrare dentro. Cazzo quanto gli piaceva ogni volta quella sensazione. Il castano non stava muovendo un solo muscolo, gli piaceva far comandare l'amante qualche volta.
Un sospiro di piacere esce dalla bocca del minore non appena fa il primo movimento verso l'alto e poi di nuovo verso il basso.
Dazai si morde il labbro inferiore, serra gli occhi e porta la testa all’indietro. Quei movimenti lo facevano impazzire.
«Naka- hara- no~ Ahh~» il rosso però non lo ascoltava, era anch'egli in preda al piacere e ai gemiti.
Continua a muoversi su e giù e man mano aumenta la velocità per godere ancora di più.
«Dillo, dí il mio nome.» comanda Chuuya al compagno.
«N-nakah- Ahh~!» stava per dirlo ma il rosso aumenta ancora la velocità dei suoi movimenti e lo interrompe. Il castano però tra un gemito e l'altro è determinato a continuare la frase:
«Nakahara mi farai impazzire»
«Io ti ho già fatto impazzire, Osamu.» un sorriso malizioso spunta sulla faccia di Chuuya quando pronuncia queste parole, al quale al maggiore scappa una risatina che viene però presto interrotta da un urlo di dolore. Il compagno si era disteso su di lui e aveva cominciato a morderlo. Tanti piccoli morsi, uno dietro l'altro dal collo verso il basso. Cazzo se faceva male, per fortuna la goduria dei movimenti veloci e ritmici alleviano il dolore.
Chuuya continua a scendere e a mordere, si avvicina al petto dove, incurante, morde anche il lato sinistro.
«Ah- Chuuya no!» urla il castano stringendo i denti dal dolore e con quasi le lacrime agli occhi. Il ragazzo si accorge dell'errore fatto:
«No.. scusa scusa scusa…i-io…scusa…ti fa male?» si sente in colpa, non si sarebbe mai perdonato di aver fatto del male all’amore della sua vita.
«Continua a muoverti, ti prego» le uniche parole che escono in risposta.
Inizialmente il rosso è sbalordito da quello che sente, ma poi gli viene ripetuto:
«Nakhara muovi quel cazzo di culo e fammi godere come solo tu sai fare» ribatte il castano che in quel momento non pensava a niente se non al corpo del compagno.
Il ragazzo riprende a muoversi prima lentamente e poi più veloce.
I gemiti ritornano a regnare nella piccola stanza riempiendola.
I gemiti del rosso aumentano e diventano sempre più frequenti, questo fa capire all’amante che gli mancava poco all’apice
«Riesci ad aspettare un altro po’?» domanda quindi, quello annuisce ansimando.
Qualche movimento più tardi Chuuya è al limite:
«Non ce la faccio più Dazai!» urla in preda agli ultimi gemiti. Aumenta ancora la velocità e nel giro di qualche secondo entrambi vengono, Dazai dentro il compagno e Chuuya sul ventre dell’altro. In seguito si accascia su questo sfinito abbandonando il membro. Si distende sul loro petto del suo amante appoggiando la testa sul lato destro, girato verso il sinistro. Poggia delicatamente una mano sulla parte sinistra del petto accarezzandolo dolcemente, ad ogni tocco sta ben attento a non toccare la ferita.
«Ti ho fatto male prima? Devi rispondere sinceramente.» prende parola il ragazzo che stava sopra.
«A primo impatto si.» risponde sincero il castano, come l'amante aveva richiesto. Ma prima che questo possa prendere parola Dazai riprende il discorso:
«Se ti azzardi a chiedermi scusa adesso ti scopo io. E fidati che non ci vado delicato. Domani non riesci neanche ad alzarti dal letto.»
Al minore scappa una risata; poi poggia il braccio, con cui coccolava il più alto, sulla sua pancia e chiude gli occhi.
«Ti amo» le parole che escono dalla sua bocca strappano un sorriso sul viso di Dazai che dolcemente sussurra:
«Lo so amore mio, lo so» poi chiude gli occhi ed entrambi cadono in un sonno profondo

★NDA★
Visto? Chuuya si preoccupa per Dazai più di quanto si preoccupi di chiunque altro. Quanto si amano, sono fatti l'uno per l'altro.
bye loves <3

Un amore non curante del pericolo ~soukoku~ -bl hard-🔞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora