Kunikida dà una stanza ai ragazzi, così che possano stare comodi e fuori da altre missioni per alcuni giorni, per loro è un modo per stare insieme senza dover nascondere la loro relazione, possono essere felici e tranquilli.
«Chuuya mi stai ascoltando?»
«si si scusa..» risponde Chuuya evidentemente con la testa da un'altra parte,
«che hai?» la domanda sorge spontanea a dazai che vede il compagno totalmente su un altro pianeta;
«nulla sul serio, continua». La testa del rosso è in realtà proiettata su ciò che gli potrebbe accadere una volta tornati davanti al lavoro, Mori li avrebbe sgridati? Avrebbe tentato di ucciderli? Li avrebbe lasciati andare? Queste domande, che non si era mai posto prima d'ora, lo stanno lentamente uccidendo, Mori di norma non terrorizzava il minore, ma stavolta era stranamente turbato. Decide comunque di non darci troppo peso e passare la notte con il compagno che al momento sembrava preoccupato per lui. Doveva essere il contrario. Come poteva lasciare che fosse Dazai a preoccuparsi per l’altro, quando in realtà il ferito era lui stesso. “Basta devo liberare la mente e concentrarmi solo su di te” pensa Chuuya infastidito dai suoi stessi pensieri. E così fa.
La stanza non aveva luci sul soffitto, ma soltanto una lampada sul comodino a destra del letto matrimoniale.
Dazai fa ancora fatica a muoversi e per questo rimane steso sul letto per tutto il tempo. Chuuya lo raggiunge poco dopo salendo sul letto gattonando. Si avvicina il più possibile al castano. Si accoccola vicino a lui e lo stringe in un forte abbraccio. L’altro ricambia accarezzandogli i capelli e il braccio.
«Avevo così paura di perderti» sussurra il minore senza staccarsi dall'abbraccio e senza mai aprire gli occhi.
«Sei stato bravo. Non ti sei fatto controllare dalle emozioni.» lo congratula il castano, poi aggiunge
«Ora sono qui con te, è tutto finito. Sta tranquillo» È così che si addormentano i due. Tra coccole, parole dolci e tanto tanto amore.
La mattina seguente il primo a svegliarsi è Chuuya. La voglia di alzarsi dal letto però è davvero poca. Stava così caldo lì, coccolato tra le braccia dell’amore della sua vita. Lo fanno sentire protetto, al sicuro da tutto.
Rimangono in quella posizione per qualche minuto, fino a quando anche Dazai apre gli occhi pian piano infastidito dai raggi del sole che entrano nella stanza.
«Buongiorno piccolino» sussurra appena sveglio il castano. La voce era ancora quella di una persona sofferente, eppure sembrava stare bene. Chuuya proprio non capiva; decide comunque di far finta di niente rispondendo al compagno
«Buongiorno anche a te amore mio» sorride e gli lascia un dolce bacio sulle labbra che viene amorevolmente ricambiato. Passano la giornata nel letto tra parole dolci e coccole, fin quando qualcuno bussa alla loro porta. I due si scambiano uno sguardo dubbioso e lo invitano ad entrare. Era Yosano.
«Buongiorno ragazzi, vi siete trovati a vostro agio?» domanda la ragazza. Entrambi affermano annuendo, quindi prosegue
«Dazai, quando riesci fai un salto nella stanza di ieri per favore. Ti dirò due cose su come ti devi comportare da ora a un po’ di tempo con la ferita. In seguito sarete liberi di andare.» Gli amanti, in particolare il maggiore, confermano e ringraziano prima di salutare la donna.
«Cosa pensi che ti dica?» domanda curioso il più piccolo che nel frattempo si metteva il cappotto.
«Non ne ho idea» sospira dazai. Velocemente aggiunge
«Sicuramente mi dirà di stare al riposo, cosa che non farò per molto se non voglio essere fatto fuori da Mori.»
Sembrava che Dazai respirasse a fatica e a causa di ciò non riuscisse a fare frasi complete senza prendere fiato tra una parola e l’altra. Il rosso comincia a insospettirsi sulla salute del compagno. Egli diceva sempre di stare bene, ma a lui non sembrava così. Voleva spiegazioni. Che lo dicesse solo per non allarmare l’altro? Sì probabile, ma doveva capire che non era quello che Chuuya desiderava. Lui voleva sapere come realmente si sentiva il castano e soprattutto cosa gli avesse già detto Yosano sulle sue condizioni.
Dazai al momento si trovava nella stanza dove la sera prima la donna sconosciuta gli aveva salvato la vita, Chuuya era rimasto ad aspettare fuori, ma poiché la situazione non gli stava affatto piacendo, avvicina un orecchio alla porta per cercare di ascoltare la conversazione tra i due.
«Dazai, come ti ho già detto il proiettile ha colpito un’arteria polmonare del cuore. Per i prossimi 20/30 giorni potresti fare un po’ di fatica a respirare correttamente e potresti avere improvvise fitte di dolore al petto. Quello che ti consiglio è di non fare troppi sforzi; non ti dico di non andare a lavoro, ma ti prego di evitare gli incarichi troppo pesanti. E se proprio il tuo capo non accettasse un “no” come risposta, fai affidamento su Chuuya. Lui può aiutarti, farebbe qualunque cosa per te.»
«Questo lo so, ma…Fa già tanto per me, poi è tanto stressato ultimamente…non voglio che stia peggio a causa mia.»
«Capisco cosa intendi e fidati ti comprendo a pieno. Ma pensaci ti prego.»
«Va bene lo farò. Grazie di tutto Yosano-san.» E con uno sorriso di quest’ultima la conversazione si conclude.
Chuuya dall’altra parte della porta aveva sentito tutto e adesso era più confuso di prima. Non sapeva cosa fare o come comportarsi da quel momento in avanti con il proprio partner.
Uscito dalla stanza Dazai sorride dolcemente all’amante e lo prende per mano trascinandolo con sé fuori dall’edificio. Finalmente se ne potevano tornare a casa. Da quel piccolo gesto Chuuya comprende perfettamente cosa fare nei confronti dell’amante. Doveva semplicemente rispettare la sua idea di non parlarne, doveva far finta di non sapere nulla a riguardo dei problemi al cuore, ma doveva allo stesso tempo cercare di aiutarlo il più possibile. Doveva solo stare attento a non farsi scoprire.
Durante le strada verso casa il castano nota il compagno un po’ troppo immerso tra i suoi pensieri
«Chuuya…hai voglia di farmi compagnia a casa mia?» prova a distrarlo.
«Sicuro di non voler riposare?» ribatte prontamente il rosso.
«Nah, ho già riposato abbastanza, vieni da me ci divertiamo un po’» risponde con fare scherzoso ma Chuuya va subito a pensare male e fa una faccia strana, quindi Dazai aggiunge
«No! Non intendevo quello! Anche se.. non mi dispiace mica così tanto» il più basso lo colpisce al braccio con la faccia dello stesso colore dei pomodori ben maturi.
Arrivati all'appartamento di Dazai, il primo ad entrare e farsi strada è Chuuya, che poggia il suo cappello sul solito tavolino all’entrata, si toglie scarpe e giacca, e si impadronisce del divano. A seguirlo Dazai che non trovando spazio per sedersi prende Chuuya come a volerlo abbracciare e lo butta per terra
«Che carino un elfo di babbo Natale è venuto a farmi visita!» esclama il castano ridacchiando mentre si riprende il proprio divano.
«Questa è guerra» afferma il rosso alzandosi dal pavimento con fare arrabbiato. Si butta su Dazai e lo morde come fosse una bistecca di carne; il quale sussulta dal dolore e trascina il corpo dell’altro sul proprio,
«Se devi mordermi, fallo a buoni scopi» ribatte cominciando a mordergli il labbro inferiore e facendolo gemere dal dolore.★NDA★
Dazai ninfomane. Non si molestano gli elfi di babbo natale, immaginate Chuuya vestito da elfo? In effetti non sarebbe male
bye loves <3
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Un amore non curante del pericolo ~soukoku~ -bl hard-🔞
Romansasoukoku (dazai x chuuya) ship boy x boy scene di sesso esplicito (+18) scene di violenza esplicita (+14) Una storia che parla di due amanti che attraversano varie difficoltà accompagnate anche da varie situazione intime. Cosa combineranno insieme?