Capitolo 14

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-Dopo il dodici c'è il tredici- Simon, finalmente, si svegliò verso le dieci del mattino. Fu un vero sollievo, per me, perché così fui certa che stesse, veramente bene. Ci conoscemmo meglio, gli dissi chi fossi e la stessa cosa fece Harry, parlammo di ciò che ci piaceva fare ma non chiesi niente dei suoi genitori. Harry e Simon si divertirono a giocare, insieme, a chi sapeva "contare più lontano" .
-Sicuro?... Ho sempre pensato che, dopo il dodici, ci fosse il quattordici- replicò Harry, come se fosse convinto che è così. Simon rise, come per prenderlo in giro perché non sapeva contare, e la stessa cosa feci io, mentre tenevo Kevin, in braccio, e lo cullavo, seduta, sulla poltrona.

-No! Dopo il dodici c'è il tredici!- disse, Simon, ridendo. Ci divertimmo molto a prendere, in giro, Harry, e lui si divertiva nel sentire i nostri commenti, su di lui.

-Harry, non puoi competere con un bambino di cinque anni- ridacchiai.

-Non sto competendo con lui... sto solo dicendo che, dopo il dodici, c'è il quattordici- vidi, dalla sua faccia, che stava trattenendo una risata.

-Convinto Harry Styles, convinti tutti- sorrisi.

Erano, quasi, le undici e, dovetti tornare a casa per stare con Lily che, sicuramente, si stava preoccupando, così chiamai Zayn per chiedergli se poteva sostituirmi. Quando entrò nella stanza, fece la conoscenza di Simon, salutò il piccolo Kevin, facendogli delle facce buffe e cominciò a giocare, anche lui, con Harry e Simon. Li salutai, mi raccomandai di tenere d'occhio i bambini e dissi che sarei tornata nel pomeriggio.

Quando arrivai a casa, non trovai disordine, come mi immaginai, ma trovai Louis, Liam e Lily giocare sul tappeto del soggiorno.

-Mamma!- urlò Lily, alzandosi e venendomi in contro. Mi abbassai alla sua altezza, allargai le braccia e l'abbracciai forte.

-Amore mio!- sorrisi nel vederla. La riempii di baci, su tutta la faccia, così tanti baci che cominciò a ridere per il solletico.

-Dove sei stata? Non mi vuoi più bene?- Lily sembrava triste. Ha sempre pensato che, quando me ne andavo, anche se per un'ora, era perché non le volessi più bene e mi faceva star male vederla così.

-No tesoro...la mamma è andata ad occuparsi di due bambini, che avevano bisogno di aiuto- spiegai -non ti lascerei mai, per nessun motivo al mondo, hai capito?...io ti amo Lily, sei la mia bambina e ti amerò per sempre- le dissi con gli occhi lucidi, mentre gli accarezzai la guancia e i capelli. Lei annuì, mi riabbracciò e tornò a giocare sul tappeto. Io, Liam e Louis andammo in cucina, per preparare il pranzo e, intanto, spiegai la situazione.

-Come stanno?- chiese Louis, ovviamente rivolto ha Simon e Kevin.

-Bene, sono fantastici...Harry non smette, un solo secondo, di giocare con Simon...e Kevin di avere le mie coccole- dissi sorridendo.

-Tutti vogliono le tue coccole- disse Louis, risi e gli diedi un bacio sulla guancia.

-Anche io lo voglio!- piagnucolò Liam, indicandosi la guancia, segno che voleva, anche lui, un bacio...e così feci.

-Questo pomeriggio tornerò in ospedale e, forse, porterò Lily con me, per farli conoscere- spiegai.

-Hai bisogno di qualcosa? Non so...ehm...la pulizia della casa?- propose Louis.

-In realtà, avrei bisogno che mi compriate queste cose- porsi, loro, un foglio con elencate le cose che mi servono, che avevo scritto in ospedale -sono cose per neonati: culla, passeggino, biberon, pannolini, eccetera...poi, vorrei che ordiniate, anche, un letto per un bambino-

-Per il letto non ci sono problemi, perché Matt non usa mai il suo, dorme sempre con me e Sophia...quindi puoi usare quello- spiegò e sorrisi.

-Una domanda- disse Louis alzando il dito indice -perché ti servono queste cose?- domandò Louis confuso e guardando la lista che aveva tra le mani.

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