Capitolo 71

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Erin

-Vuoi andare da Harry?!- Kate spalancò gli occhi e la bocca. Eravamo in cucina, sedute intorno al bancone, stavo cercando informazioni sui voli notturni di quella stessa sera e Kate mi stava ripetendo che stavo facendo un follia.

-I-Io devo farlo, Kate. I bambini vogliono stare con lui, io ho bisogno di lui e non sopporto tutta questa lontananza- mi alzai, presi un sacchetto di patatine e le rovesciai tutte dentro un'insalatiera. Mi risedetti, cominciai a mangiare e ripresi le mie ricerche.

-E cosa farai una volta lì?- domandò spalancando le braccia e prendendo una patatina.

-Non lo so...chiamerò un taxi e andrò da lui- inventai alzando le spalle.

-E tu sai dove si trova?- domandò prendendo un'altra patatina.

-Questa sera suoneranno a Charlotte e domani a Raleigh, suppongo che siano da quelle parti lì e che non se ne andranno prima di domenica mattina- ribattei. Il volo sarebbe durato minimo nove ore, non sapevo se i bambini avrebbero resistito tutto quel tempo sopra un aereo ma sapevo che sarebbero stati felici quando avrebbero saputo che andavamo da Harry.

-E dove credi di trovarlo esattamente?- assottigliò gli occhi e capii cosa stava facendo. Mi stava sfidando. Stava cercando di capire se facevo sul serio oppure per finta.

-I-In un hotel- balbettai cercando di essere più seria del dovuto.

-Quale hotel?- insistette facendomi scoppiare.

-Ugh! Va bene!...Touchè! Hai vinto! Non so assolutamente dove si trovi Harry ma non posso chiederglielo perché capirebbe che ho qualcosa in mente!- alzai la voce. Mi alzai dallo sgabello e cominciai a massaggiarmi la pancia. Camminavo lentamente per la stanza e cercai di fare dei respiri profondi.

-Non puoi chiederlo a lui ma puoi coinvolgere uno di loro- ridacchiò.

-Liam parlerebbe subito con Harry di questa cosa, lo sai come è fatto!- Liam aveva sempre raccontato ad Harry le mie intenzioni, aveva sempre trovato ingiusto che io facessi le cose da sola all'insaputa di Harry e mi ripagava voltandomi le spalle e tradendomi. Ma non potevo non volergli bene.

-Per fortuna che uno di loro ha una moglie...- mentre prendeva il suo telefono dalla borsa fece comparire uno sguardo malizioso.

-Credi che Niall starà con la bocca chiusa?- ridacchiai.

-Sì...- digitò il numero velocemente -...Oppure scatta il divorzio-

Risi.

***

Niall, da fedele marito, aveva accettato di aiutarmi. Kate lo aveva convinto, mi aveva fornito l'indirizzo e il nome dell'albergo e aveva detto che se avessi avuto bisogno di aiuto potevo contare su di lui. Niall aveva chiesto a Kate di venire, lei aveva accettato e, insieme, abbiamo cercato un volo per quella sera stessa.

Non volevo aspettare l'indomani, volevo agire subito e il più in fretta possibile. L'unico volo disponibile era quello delle sette e il tempo era davvero poco. Kate era dovuta andare a casa e preparare le valigie, avevo chiamato Rachel e le avevo detto che sarei partita e che non sapevo quando sarei tornata.

-Mamma dove andiamo?- domandò Simon mentre gli sistemavo la camicia. Erano le cinque e mezza del pomeriggio e dovevo ancora sistemare delle cose. I bagagli erano quasi tutti pronti, mancava solo da mettere alcuni vestiti in più per Lily e per Kevin e il gioco sarebbe finito.

-Andiamo da papà...- sorrisi baciandogli la fronte -...Vuoi?- lui sorrise e annuì. Sistemai gli ultimi vestiti dentro il borsone di pelle marrone che mi aveva regalato Harry, misi il beauty case all'interno del bagaglio e lo chiusi.

-Mamma! Mamma! La nonna è arrivata!- Lily mi chiamò dal piano di sotto e, prendendo le ultime cose, scesi le scale.

-Anne...- sospirai leggermente affaticata.

-Tesoro, dammi le borse, le porto io- amavo quella donna. Le diedi il borsone e scesi gli ultimi gradini.

Vi amo piccoli ma con questa pancia non mi permettete di fare niente pensai.

-Dobbiamo passare a prendere Kate...- dissi guardando il telefono -...Ci aspetta davanti casa- dissi leggendo un suo messaggio.

-D'accordo- annuì e uscì di casa seguita dai bambini. Kevin era dentro il suo box, lo presi in braccio e gli diedi un bacio vicino alla bocca.

-Andiamo da papà, amore- dissi sorridendogli.

-Papà...- sorrise. Amavo quando parlava. Presi le ultime cose e uscii di casa.

Misi Kevin nel seggiolino della macchina di Anne, mi assicurai che tutti e tre avessero le cinture allacciate e salii davanti.

-Vuoi che prendiamo la tua macchina? Non credo che Kate ci stia- disse guardando i bambini.

-No, tranquilla...- mi misi la cintura -...Io passerò dietro e Kate si metterà qui. Lily starà sulle mie gambe...Vero, piccola?- mi voltai verso la bambina e le sorrisi ampiamente. Lei annuì sorridendo e riprese a giocare con il suo orsacchiotto.

***

-Ho il sospetto che quelle foto finiranno nelle mani di Harry il più presto- commentò Kate. Per entrare in aeroporto avevamo affrontato cinque giornalisti, facevano migliaia di foto e domande e per fortuna che un bodyguard si era preoccupato per noi. Avevo il terrore che i giornalisti mettessero su internet le foto che avevano fatto, non volevo che Harry sapesse che lo stavamo raggiungendo e l'agitazione era al massimo. Kevin si era addormentato tra le mie braccia, eravamo in una stanza in attesa di essere chiamati per salire sull'aereo e il tempo d'attesa era davvero lungo.

Anne ci aveva salutati, aveva abbracciato i bambini e mi aveva detto di salutare Harry da parte sua. Simon e Lily stavano giocando per far passare il tempo, Kate stava vedendo le ultime notizie su twitter e io mi ero incantata a vedere il mio bambino dormire.

-Ho una paura tremenda- mormorai alzandomi e cominciando a camminare.

-La tua pancia nelle foto sembra molto più grande- ridacchiò facendomi vedere una foto.

-Non importa, l'importante è che non tocchino i miei bambini- ringhiai. Avevo ancora il sangue che scorreva velocemente per quei giornalisti, avrei voluto ucciderli uno ad uno e rompere quelle macchina fotografiche. Ma avrei tenuto i rullini.

-Già...- mormorò. La vidi rabbuiarsi e spegnere il suo telefono. Era come triste, in pensiero per qualcosa oppure infelice.

-Kate, che succede?- domandai preoccupata. Mi sedetti vicino a lei, le passai una mano sulla schiena e con l'altra sorreggevo Kevin.

-Niente, tranquilla. Mi ha colpito la protezione che hai verso i tuoi figli- rise amaramente.

-E' la stessa protezione che darai tu ai tuoi figli- le dissi sorridendole.

-Non credo-

-Perché? Kate, tu sarai un'ottima madre, sono sicura che amerai i tuoi figli come io amo i miei e sono certa che anche per Niall sarà così- la rassicurai.

-Non credo perché io non sarò mai madre- delle lacrime cominciarono ad uscire dai suoi occhi.

-Che vuoi dire?- mi stava facendo preoccupare.

-I-Io non posso avere figli- balbettò.

Non riuscii a non sentirmi una stupida.

***

Scusate ancora per l'enorme attesa ma ho avuto problemi con la connessione internet. Comunque cercherò di aggiornare più spesso e sinceramente non vedo che arrivino le vacanze di natale per aggiornare più spesso❤❤

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