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Dovevo fare attenzione, non sapevo quando sarebbe tornato Emmett dagli allenamenti e non sapevo neanche se Keith fosse ancora in infermeria o da qualche altra parte.

Stavo frugando nelle cose di quel bastardo che potrebbe essere mio fratello minore, tutto ciò che trovavo nei suoi cassetti erano sigarette e canne. Mi stava venendo voglia di buttargliele tutte dallo stess.

Non trovavo niente, eppure la somiglianza tra me e lui c'era, quindi non mi sarei arreso tanto facilmente nella ricerca di quel dannato foglio strappato.

Ma era anche vero che prima o poi mi sarei dovuto arrangiare, perché se non ce l'aveva nella nostra stanza, o il foglio era andato perduto o l'aveva buttato.

Quelle opzioni però, preferivo non considerarle. Perchè mai avrebbe dovuto buttare un foglio che rivelava la sua storia e le informazioni su se stesso? Solo un pazzo lo avrebbe fatto.

Bhe, lui è un pazzo, Alec.

Frugai ancora tra i suoi cassetti, ma non trovai nulla, pensai che di essi ci fosse un secondo fondo, ci provai, ma ancora niente. Mi stavo davvero innervosendo.

Controllai nel suo armadio, dentro alle tasche dei suoi vestiti, ma in uno di questi trovai delle mutande femminili in pizzo.

Ma che schifo, questa sicuro se la annusa mentre è da solo in camera.

Controllai persino dentro alle sue scarpe. Ero un dannato disperato.

Andai verso il suo letto, mi accovacciai e sotto c'era solo un tappeto rosso che probabilmente non tirava fuori dall'Avanti Cristo. Lo sollevai, e questo fu accompagnato da una folata di polvere che mi fece tossire oltre che a pizzicarmi gli occhi.

Non c'era niente sotto, e quando stavo per rimettere giu il tappeto notai un rialzo sul parquet. Sollevai il pezzo di segno e dentro c'era una scatola, lo presi, era di colore bianco.

Lo poggiai sulla mia scrivania, lo aprii e dentro ci trovai tre collane d'oro, in ognuna di queste c'era un ciondolo, una lettera. E, V, S. Tre collane, tre persone.

Emmett... Violet... ma "S", chi era? Nel nostro gruppo di amici non c'era nessuno che iniziasse con quella lettera.

Ma non era finita li, perché oltre alle collane c'erano anche due fogli piegati, li presi, e notai che sul fondo della scatola c'era scritto: "A te, che ci guardi dall'alto"

Non capii il senso della frase ma non ci diedi piu di tanto peso. Aprii il foglietto con scritto sopra "1" e cominciai a leggere. Era stato scritto 12 anni prima, da Emmett.

"Non mi è affatto piaciuto la rivelazione che i miei genitori mi hanno fatto ieri, sono stato adottato. Pensavo che fosse una cosa positiva! Pensavo di avere i super poteri! E invece no..."

Sul finire della frase c'era disegnata una faccina triste.

"Violet e Sarah mi hanno detto che ne sarei dovuto essere felice, perchè significava i miei genitori adottivi mi avevano scelto! Sono rimasto triste quando ho scoperto cosa voleva dire la parola "adottare" ma le mie migliori amiche mi hanno tirato un po' su il morale! Voglio entrambe molto bene a tutte e due!"

Let Me Love You ~ LesbianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora