Tobias Eaton - Quattro [Divergent]

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Immagina per CalipsoValdez010
Spero ti piaccia 💚

Ho appena finito l'allenamento e vado alla ricerca di Quattro, non lo vedo da stamattina e sono leggermente in pensiero

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Ho appena finito l'allenamento e vado alla ricerca di Quattro, non lo vedo da stamattina e sono leggermente in pensiero.

Dico leggermente per non sembrare una psicopatica.

È arrivata una ragazza nuova, una certa Tris e i ragazzi non fanno altro che girarle attorno.

È quasi ora di cena e so per certo dove trovare Tobias.

Mi dirigo verso la città, di solito sta in uno dei palazzi abbandonati.

Salgo le scale, inizialmente correndo, poi più lentamente siccome inciampo a quasi ogni gradino.

Sono un'intrepida solo perché i miei genitori lo erano, se avessi scelto quello che volevo davvero probabilmente ora sarei tra gli eruditi data la mia ossession-... Passione per i libri.

Vedo Quattro, é in piedi davanti alla finestra che si affaccia a picco sulla strada distrutta.

Dò un colpo di tosse per attirare la sua attenzione anche se probabilmente si è accorto della mia presenza non appena ho iniziato a salire le scale.

-Hei- dico rimanendo un po' distante da lui, é da un paio di giorni che praticamente ci ignoriamo e non so nemmeno il perché.

Si volta -Hei t/n- poi torna a guardare l'orizzonte.

-Hai saltato la cena-

-Non ho fame- risponde bevendo un sorso di birra.

-Quello non è cibo- lo rimprovero -Tobias hai bisogno di mangiare-

Non mi guarda, un altro sorso.

-Tobias- lo chiamo.

-Non ho fame ho detto!- grida, poi lancia con violenza la bottiglia contro la parete, i cocci cadono di sotto.

Mi metto a piangere.

Non vorrei ma non riesco a trattenere le lacrime.

Detesto mostrarmi debole.

-T/n non piangere- dice severo.

Tiro su con il naso poi mi appoggio al muro dietro di me -Perché mi tratti così?-

-Così come?- chiede, come se non avesse appena frantumato una bottiglia di vetro vicino a noi, gli guardo il braccio.

Anche lui si guarda.

Una scheggia deve esserli rimbalzata addosso, del sangue gli cola dal gomito, piccole gocce sporcano il pavimento polveroso.

-Non è niente- mi rassicura.

-Perché mi tratti così? Non mi ami più?- chiedo con voce tremante.

In questi giorni non lo sopporto.

Non risponde.

Il suo silenzio, questa è la conferma.

Mi alzo -Ok Tobias, ciao- dico a malincuore e faccio per andarmene.

Ho la vista appannata dalle lacrime e per poco non inciampo in dei mattoni sul pavimento.

-T/n- mi poggia le mani sui fianchi e mi fa ruotare verso di lui -Mi dispiace-

Sprofondo con la testa sul suo petto muscoloso e piango più forte -Perché devi sempre comportarti da idiota. Io ti amo così tanto...-

-Lo so, anche io ti amo- mi accarezza i capelli, lasciandomi un bacio sulla fronte.

-Perché fai così allora?- lo guardo, i suoi occhi sono nei miei.

Sospiro e lo stringo più forte.

-Non lo farò più. Mi dispiace così tanto- mi cattura le labbra in un dolce bacio, poi si allontana e mi guarda, -Sei così bella t/n- mi sistema una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

Arrossisco.

Mi sento le farfalle nello stomaco come se avessi ancora quindici anni.

-Non sei mica male neanche tu- scherzo facendo l'occhiolino.

Quattro mi bacia di nuovo, spingendomi contro il muro.

Infila le mani sotto la maglietta, sono fredde al contatto con la mia pelle calda.

Faccio così anche io, ricalcando i bordi frastagliati delle cicatrici.

Lo amo.

Poi con l'altra mano gli salgo dalle braccia fino al viso.

Arriccio il naso, lui se ne accorge.

-Che c'è?- chiede senza interrompere il bacio.

-Il tuo braccio sanguina- ansimo -E non hai ancora fatto cena- mi ricordo.

-Dopo t/n-

-Tobias...- mi stacco, risistemandomi i capelli.

-Va bene, andiamo allora- mi dà un ultimo bacio, lo sento sorridere sulle mie labbra, poi mi porge il braccio.

-Bene- sorrido compiaciuta.

Immagina multifandom¹ - Completa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora