cap 30

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*Chiara*
È appena suonata la campanella,stiamo uscendo da scuola,tengo Andrea per mano,è ancora un po' giù di morale,però non come quando è rientrata in classe. Usciamo dal cancello della scuola e andiamo verso la moto
Se:Ei bellezze

Ci giriamo e dietro di noi ci sono Damiano e Serena
D:dove andate di bello?
Ch:gelato aggiusta umore

Damiano intuisce di cosa sto parlando e guarda Andre che sta posando gli zaini ne baule sotto al sedile della moto e non si è accorta che stiamo parlando di lei.
Se:allora noi andiamo
D:peste stasera stai a casa? Stiamo da soli per questo te lo chiedo
A:ti faccio sapere
D:va bene
A:Chiara andiamo?
Ch:arrivo,ciao ragazzi
A:ciao
Se:ciao belle
D:a più tardi

Andrea parte e io l'abbraccio per regermi,la vedo sorridere dallo specchietto
A:dove andiamo a prendere il gelato?
Ch:andiamo in quel parco vicino casa mia,di fronte c'è una gelateria,così ci facciamo anche una passeggiata
A:ah...va bene

Ok reazione un po' strana,chissà.

*Andrea*
Ma perché? Perché proprio quel parco?
Parcheggio la moto e scendiamo,vedo il parco in lontananza,era uno dei miei posti preferiti,era li che stavo andando il giorno dell'incidente perché mi ricorda i momenti felici con i miei genitori,ma soprattutto con i nonni
Ch:tutto bene?
A:mh? Si si

Chiara mi guarda quasi a voler leggere dentro di me se sto mentendo
A:andiamo a prendere il gelato?
Ch:va bene

Prendiamo i gelati e andiamo nel parco,nulla è cambiato dall'ultima volta che ci sono venuta,guardo le giostre in lontananza,in particolar modo le altalene,ci andavo sempre quando ero piccola
Ch:guarda c'è una panchina libera

Ci sediamo per finire i gelati
Ch:posso dirti una cosa?
A:cosa?
Ch:mia cugina di 10 anni si sporca meno di te quando mangia il gelato. Sta ferma che te lo tolgo

Prende un fazzoletto e mi pulisce il viso
A:dai non sono un bambino
Ch:ma sta zitta

Posa il fazzoletto e mi stampa un bacio sulle labbra
Ch:mh sai di cioccolato
A:che scema

Lei sorride mentre io torno a guardare davanti a me
Ch:che c'è?
A:no niente
Ch:Andre è da quando ti ho detto di venire qua che sei strana,mi dici che hai?

Non devo guardarla.
Ch:Ei

Mi prende il viso con due dita e lo gira verso di lei. I suoi occhi si incastrano nei miei,quei maledetti occhi celesti che mi incantano tanto,sono un arma letale per me,cercare di mentire e praticamente impossibile perché quello sguardo non ascolta le mie parole,ma legge dentro di me
A:hai vinto...non volevo tanto venirci qui
Ch:perché?
A:perché...è l'ultimo posto in cui ho ricordi felici con i miei. Quando ero piccola ci venivo sempre,giocavo a pallone con papà e Damiano,mentre mamma andava a prendere i gelati,a volte mi ci portavano i nonni ed era ancora più divertente perché,con l'aiuto di mio nonno,io mi arrampicavo sugli alberi facendo prendere un colpo a nonna...Le vedi quelle altalene?
Ch:si
A:ci andavo sempre,io e Damiano facevamo a gara a chi andava più in alto...era qui che stavo venendo il giorno dell'incidente
Ch:e perché non sei andata al mare?
A:perché li mi avrebbero trovato subito,qui non ci vengo quasi mai con qualcuno da quando...da quando ho capito che quei momenti felici resteranno solo dei ricordi
Ch:ma mi sembrava che le cose stessero migliorando
A:e invece peggiorano...hanno ricominciato a litigare perché papà voleva cambiare i giorni in cui stiamo da lui,mamma ovviamente gli va contro,poi li ho sentiti parlare di soldi e...

Il nodo che ho in gola si stringe sempre di più,lei se ne accorge e mi accarezza dolcemente la guancia
Ch:tranquilla,se non ne vuoi più parlare basta così
A:ormai siamo qui...

Siamo un casino stupendoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora