Capitolo 24

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"Sei splendida Davina, davvero...sembri uscita da una favola" Ilya sembra sul punto di piangere da un momento all'altro.

Sembra che io stai andando al ballo della scuola più che ad un evento per cui a fine serata mi sarò già pentita di essere andata. Beh non ho scelta, non l'ho avuta, come sempre del resto.
Più che in una favola mi sento dentro ad un incubo in cui non riesco ad uscire.

Le faccio un sorriso incoraggiante e passo lo sguardo sulle tre ore e mezzo di lavoro che un gruppo di stilyst e makeup artist hanno effettuato su di me per rendermi adatta al vestito Prada che ho indossato.

I capelli mi piacciono, mossi e tirati su un lato.
Il trucco é semplice ma valorizza perfettamente i miei occhi che sembrano di ghiaccio.
Gli orecchini e il tennis che ho al polso altrettanto semplici ma d'effetto catturano la luce in un modo perfetto.
Il vestito. Oh mio Dio, è il vestito il mio problema.
Il corpetto stretto a cuore mi mette troppo in risalto il seno, che per inciso nemmeno sapevo di avere così grosso.
Ma non sarebbe nemmeno la parte peggiore, la gonna al momento è la mia nemesi più grande. Stretta, lunga e trasparente, la parta alta delle cosce coperta solamente da un paio di calotte nere che si abbinano al vestito.

Come mi ci sono infilata io stessa in una situazione del genere.
So che faccio danza e che quindi le mie gambe sono sempre esposte ma non così. Non in modo così...così.

"È che mi sento così..."

Non riesco nemmeno a finire o a trovare un aggettivo per descrivere tutto questo.

"Cazzo!"

"Ehi, ehi, ehi non si imprecare signorina. Ti ho educata meglio di così"

"Hai sentito di peggio dai maschi della casa, puoi concedermi almeno questo?"

Mi giro verso di lei e mi indico.
"Non vedi che è tutto sbagliato, non è il vestito adatto, mi sento totalmente fuori posto. È tutto..."
Non riesco a finire la frase che Ilya scoppia a ridere, così tanto da piangere sul serio stavolta, ma per le risate e più precisamente del mio attacco isterico.

"Fantastico, lieta di divertiti con i miei problemi"

Mi giro di nuovo così da vedermi riflessa per l'ennesima volta e sentendomi totalmente fuori posto.
Si asciuga l'ultima lacrima e si da un contengo prima di venire da me.
Mi tira le mani e mi aiuta a mantenermi in equilibrio su queste décolleté dal tacco spropositato.
Cadiamo entrambe sul pouf e io guardo le nostre mani intrecciate.

Mai come in questi momenti vorrei mi madre vicino a dirmi cosa fare, se ho fatto le scelte giuste e se sto continuando a farle pur sapendo di vivere una vita che non sento mia da molto tempo.
"Adesso ascolti bene signorina" Ilya richiama i miei occhi così che possa vedere il suo sguardo adesso serio e senza più l'allegria di un secondo fa.

"So bene quanto tu ti senta a disagio, fuori posto e un milione di altre cose visto le ultime settimane e ne hai ogni ragione"

Ma. Ecco che arriva il ma, eccolo.
Il ma che mi farà andare avanti con questa pagliacciata, e mi sta infondono la giusta dose di coraggio che mi serve.
"Ma, sei una Blair tesoro, sei una di loro. Una di quelle persone fatte d'acciaio a cui non importa quante volte la vita abbia provato a schiacciare, demolire o spegnere perché non c'è riuscita e non ci riusciranno nemmeno le persone che incontrerai stasera"

Le sue nocche si avvicinano alla mia guancia per darmi l'ennesima carezza ricevuta in tutti questi anni.

"Sei d'acciaio bambina mia, devi solo rendertene conto. Quindi petto in fuori, spalle dritte e mostra a tutta la New York che conta che tu e dico proprio TU non ti piegherai per niente e nessuno"

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 15 ⏰

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