Capitolo 14

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Freddo sia fuori che dentro, ecco cosa sento.

Sul posto ci sono diversi agenti armati, cecchini appostati e il palazzo è completante circondato.

Scendo dall'auto e inizio a cercare gli altri, fin quando Aaron mi posa una mano sulla schiena facendomi scattare. Ritrae subito la mano, senza dire nulla anche se ho notato che ha contratto la mascella.

Mi limito a seguirlo fino ad un tendone allestito sul posto in cui oltre agli agenti trovo anche gli altri.
Attiriamo l'attenzione di tutti, immagino che sia anche per come sono vestita.

Vengo travolta all'improvviso da Ilya, che prima non avevo notato.

<<Piccola mia, stai bene?>> mi chiede prendendo il mio viso fra le sua mani, preoccupata come non l'avevo mai vista.

Il suo abbraccio mi da quel momento di conforto di cui ho bisogno.
<<S-si sto b-bene>>

<<Ero così preoccupata, Aaron per fortuna è riuscito a trovarti>>

Mi ha trovata eccome. Mi ha incantata e poi mi ha fatto precipitare nel vuoto di nuovo.

Abbozzo un sorrido e accetto i vestiti che mi consegna, ho davvero bisogno di cambiarmi.
Mi cambio velocemente, indossando il maglioncino, i jeans e le sneakers.
Rientro nel tendone, vedo tutti parlare animosamente finché non posano lo sguardo su di me.

<<Possa sapere cosa succede? Anzi cosa dovrei fare esattamente?>> chiedo spazientita e rivolgendo l'ultima domanda solo ad Aaron, che si limita a guardarmi impassibile.

Dom si alza, si abbottona la giacca del suo completo, anche in questi momenti non perde mai la compostezza.
<<Ci hanno attaccati. Qualcuno è entrato nel data center, e stiamo ancora valutando i danni e su quali dati hanno messo le mani>> il piccolo digrignare i denti gli fa perdere per un secondo la calma, con cui ha sconfitto molti dei suoi avversari.

<<Un'ora fa abbiamo subito un'altro attacco, e un messaggio in cui chiedono bitcoin in cambio dei dati sottratti>>

<<Di quanti bitcoin parliamo?>>

<<Cento>>
Strana scelta di numero, è il primo pensiero, prima di fare un breve calcolo a mente, e capire di quanto parliamo.

<<Tutto qui? Cento bitcoin...possiamo dargli anche la mancia a questo punto>> ironizza Parker.

<<Sai almeno a quanto equivalgono cento bitcoin in dollari statunitensi>>

<<Cento bitcoin equivalgono a cento dollari Davina..>> sbuffa Parker, come se fosse cosa ovvia.

<<Il bitcoin è una criptovaluta, spesso utilizzata nel dark web come moneta. Nel 2017 un singolo misero bitcoin ha raggiunto il valore di ventimila dollari>> dico e nel frattempo mi piazzo difronte a lui, in modo che capisca non sono spaventata dalla sua stazza né di dovermi confrontare con lui <<si è stabilizzato negli ultimi anni scendendo a sei mila. Ora Parker sei ancora convinto che si parli solo di cento dollari?>>

Vedo la vergogna e l'imbarazzo farsi strada nei suoi occhi ambrati e anche le sue spalle abbassarsi leggermente.

<<Siete al fianco di Dom da anni e avete competenza nel trattare con potenziali nemici e farli tornare sulla retta via, e non ho mai messo bocca sui vostri metodi. Ma questo è il mio mondo, il mio campo di competenza e non permetterò né a te ne a nessun altro di trattarmi come una stupida che non sa di cosa parla. Se non vi sta bene, cercatevi qualcun' altro>>

Passo in rassegna i loro volti, forse si aspettavano che sbottassi e non che parlassi in modo calmo e controllato. Non me l'aspettavo neanch'io.

<<Detto ciò se non ci sono obiezioni, mi metto a lavoro>>

Mi siedo alla scrivania dove trovo il mio portatile, portato anch'esso da Ilya. Prima o poi dovrò regalarle una casa o che so io per sdebitarmi.

<<Come pensi di agire?>> mi chiede Kaleb.

<<Rinforzo il sistema di sicurezza per prevenire altri furti di dati, e dopo mi metto alla ricerca del nostro ladro. Sarà divertente confrontarmi con uno del mio calibro per una volta>> mi giro e li trovo tutti dietro di me a scrutare ciò che sto facendo come ipnotizzati, schiocco le dita e ho la loro attenzione << nel frattempo se ricevete altre chiamate o vi danno un'ultimatum per l'accordo cercate di prendere tempo>>

Annuiscono tutti e si dirigono ognuno al loro compito.
Dom mi da una pacca sulla spalla per poi raggiungerli, mentre lui rimane lì con le mani affondate nelle tasche dei pantaloni.

Mi giro e dedico tutta l'attenzione nel fare ciò che devo, perché infondo sebbene odi questo sentimento ho visto gli occhi di Dom illuminarsi nel vedermi finalmente capace di poter fronteggiare un nemico e batterlo sul campo.

Approvazione. Noi figli diciamo sempre di non dover dimostrare nulla a nessuno se non a noi stessi, ma eccoci puntualmente in prima linea a fare l'esatto contrario.
Vediamo di chi si sente così sicuro da pensare di non essere scovato da me.

-Spazio Autrice
Il primo capitolo del 2020😱😱
Ci tengo a rinnovare gli auguri a tutte/i voi.
Spero che quest'anno sia iniziato bene, che continui alla grande e che finisca col botto.
Chi pensate possa essere il nostro ladro o ladri...chi lo sa. Teorie?
Al prossimo capitolo piccole mezze lune 🌙

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