La sua bocca che assaggia la mia, le sue mani su di me e tutta la rabbia, passione e chissà cos'altro condensato in questo bacio mi stanno dando alla testa.Gemo sulla bocca e porto le mie mani fra i sui capelli mentre mi alzo sulle punte per facilitarlo.
Non so neppure cosa stavo dicendo anche se ricordo di aver detto qualcosa prima che mi interrompesse, anzi mi distraesse così.Le sue labbra attaccano le mie, le mordono, ci giocano mentre la sua lingua gioca con la mia mandandomi scariche dritte in mezzo alle cosce.
Le sue mani scendono delicate e possessive allo stesso tempo sulle mie braccia poi sui miei fianchi e infine sui miei glutei che afferra con forza, prendendomi in braccio e facendomi cingere le gambe intorno al suo bacino.
Cammina tenendomi incollata al suo corpo e alla sua bocca prima di posarmi sul bancone della cucina. Stacca le sue labbra dalle mie e poi un suono gutturale gli esce dalla bocca quando con le mani tira le estremità del mio tutù che cedono.
Mi passa le mani sulle cosce divaricandole ancora un po', per poi spostarle sulle braccia e con delicatezza abbassare le spalline fino a che i miei seni fuoriescono.
Si avvicina cauto, guardandomi negli occhi mentre si abbassa e prende un seno fra le labbra. La sua bocca gioca col capezzolo, lo lecca, tira e morde.Mi sento così sovraccarica di tutto, di ciò che mi sta facendo, di come mi sento e di come vorrei non smettesse mai.
Lo guardo incantata e incapace di fare qualcosa di diverso dal gemere e portare una mano fra i suoi capelli tirandolo a me e inarcandomi, offrendomi così a lui.
Coccola e titilla i miei seni con cura procurandomi altre scariche diritte lì.
Le sue mani si occupano del resto del mio body, ma prima mi guarda negli occhi come a chiedermi il permesso e so cosa vi legge, l'eterno conflitto fra paura ed eccitazione.
Peccato che quando avvicina il viso al mio, sfiora il suo naso col mio e torna ad attaccarmi la bocca, la decisione sia già presa.Premo i palmi sul bancone e alzo il bacino per aiutarlo a sfilarmelo del tutto, lo getta sul pavimento dietro di se per poi tornare con gli occhi su di me mentre con l'avanzare del suo sguardo il mio corpo si ricopre di brividi.
Nuda ed esposta a lui non mi sono mai sentita così piccola e fragile.I suoi palmi caldi fanno contrasto con la mia pelle fredda, mentre risale le mie cosce e le divarica ancora di più mentre mi tira con un piccolo strattone più verso di lui.
La sua bocca cala di nuovo sulla mia più impetuosa di prima, e io mi abbandono completamente a lui. Non posso fare altro.Prendo un seno a coppa nella sua mano e col pollice gioca col capezzolo.
La sua bocca scende sulla mia mandibola, sulla gola alternando morsetti e baci che mi fanno gemere sempre più rumorosamente.La sua discesa continua sui miei seni, sulla pancia in cui si ferma un po' di più, prima di guardare in mezzo alle mie cosce per poi volgere a me il sorrisetto più scaltro e sornione che abbia mai visto.
Si inginocchia, le sue mani nell'interno coscia.<<Non vorrai mica..>> chiedo con tono rauco.
<<Cosa? Leccartela? Veramente è ciò che voglio. Voglio sentire se sei dolce come penso, o forse di più>> dice mordendomi l'interno coscia, facendomi sussultare <<ma più di tutto voglio vederti venire sulla mia lingua>>
Detto questo dischiude le mie labbra per poi passarci la lingua.
E Dio, è il paradiso.
Alterna lievi leccate a piccoli morsetti.
Non riesco a tenere la schiena dritta così mi distendo sul bancone dove le sue attenzioni, li sul mio punto più intimo mi stanno facendo uscire fuori di testa.
Mi divora e non sembra intenzionato a smettere.<<Ti prego....n-non riesco a sopportarlo>> cercando di ritrovare la voce.
Si solleva di poco per guardami tenermi sui gomiti.
Incastra il suo sguardo nel mio per poi soffiare lì e a farmi rabbrividire di nuovo.<<Non ho ancora finito, ma avevo ragione sei deliziosa e ne voglio ancora>>
Si cala di nuovo e ricomincia la sua tortura.La sua lingua trova il mio clitoride stimolandola per poi risucchiarlo, smorzandomi il respiro per un attimo.
Non riesco più a trattenermi ed esplodo, arcuando la schiena e un urlo roco che mi sfugge.
Ho il fiatone come se avessi corso mille miglia. Lo sento strisciare lentamente sopra di me baciandomi e leccandomi, fino a che non siamo faccia a faccia.
Ha le pupille dilatate e le labbra lucide.
Si cala su di me e mi bacia in modo lento facendomi assaporare me stessa.Rispondo al bacio, mentre poso le mie mani sulla sua nuca e intreccio le mie gambe intorno al suo busto tenendolo stretto a me.
La suoneria del suo cellulare rompe questo piccolo idillio che si era creato con noi.
Si alza di scatto per andarlo a recuperare, lasciandomi nuda e inerme.
Mi alzo un po a fatica, sentendo ancora tensione fra le gambe e i postumi dell'orgasmo.Rientra in cucina trafelato e nervoso.
<<Devi vestirti, in fretta>> mi dice con tono distaccato, come se meno di cinque minuti fa non fosse successo niente fra noi.
<<Ma..>> mi blocco non sapendo cosa dire.
<<Vestiti, abbiamo un problema>> ripete con voce dura mentre mi lancia una piccola occhiata mentre continua a digitare freneticamente sullo schermo del suo cellulare.
Scivolo giù dal bancone e comincio a ricompormi.
<<Che tipo di problema?>>
<<Uno per cui servi tu, forza andiamo>> detto ciò esce dalla cucina con me al suo seguito.
Rientriamo in macchina, e lo osservo con la coda dell'occhio fare manovra per poi immettersi sulla strada.
Nessuno dei due parla. Io di certo non so cosa dire dopo ciò che mi ha fatto.
Guardo fuori dal finestrino e le mie dita giocherellano col mio body.Fino a quando non vedo poliziotti armati e schierati, giornalisti che parlando e gesticolano parlando di ciò che accade dietro le loro spalle.
Aaron ferma l'auto e si volta verso di me. Il suo sguardo e atteggiamento freddo come il ghiaccio.
<<Devi risolvere la situazione,in fretta>>
<<Cosa succede?>>
<<Siamo stati attaccati>>
-Spazio Autrice
Lo so che sono in ritardo ma con l'avvicinarsi delle feste, non riuscivo a trovare un momento per finire il capitolo.
Fa caldo, no?
So che non vi ho dato molti indizi ma nel prossimo capitolo scoprirete tutto.
L'atteggiamento di Aaron?
Al prossimo capitolo piccole mezze lune 🌙
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Gli Eredi
Literatura FemininaCi sono persone che nascono avendo già il mondo a loro completa disposizione, dando tutto per scontato mentre altri il mondo se lo sono dovuto conquistare. Ecco cosa hanno fatto Gli Eredi. Un gruppo di ragazzi reclutati o salvati come preferisce def...