<<No, no e no ma cos'ha oggi? Non ricorda più come si suona?>> sbraita Mrs.Clarke da circa venti muniti.
Oggi non sopporto i suoi rimproveri, anche se ha ragione.Inizio a suonare il pezzo ma arrivata circa a metà, ho un totale blackout e sono costretta a ripartire. Ormai è la quarta volta che ricomincio ma proprio non riesco a ricordare.
Con un gesto stizzito, sbatto le mani sul pianoforte che fa fare subito un balzo indietro a Mrs.Clarke, che prontamente mi rimprovera per le mie maniere e per la mia scarsa dedizione allo studio dello spartito di questa settimana.
Lei non sa che giorno è oggi.
Mi stampo sul viso il mio miglior sorriso e chiedo scusa a Mrs.Clarke e le prometto che la prossima volta sarò più che preparata, e con questa promessa mi precipito fuori dall'aula di musica.
Frequento la New York Prep High School, e questo è il mio ultimo anno per fortuna.
In questa scuola oltre alle lezione classiche ci sono anche corsi di musica e danza, sport che vengono riservati alla élite di questa scuola.
Per farla breve in base al tuo conto in banca, viene deciso chi sei e chi diventerai.
Può suonare contraddittorio detto da me che studio sia pianoforte che danza classica ma odio questa classificazione e odio ancora di più chi abbia deciso che in base ai soldi sei destinato al successo.
Persa nei miei pensieri mi dirigo verso il mio armadietto, e assisto ad un altro esempio di quanto le classificazioni qui contino praticamente tutto. C'è la capo cheerleader figlia di uno banchieri più rinomati di New York che continua a vessare la ragazza nuova che dopo tanti sforzi e sacrifici è riuscita ad ottenere la borsa di studio. Lei come tante altri vengono considerate fuori luogo, una minaccia che va ad intaccare il loro perfetto ecosistema.
Ci si può classificare in serie A e B in questa scuola, e poi ci sono io.
Che nonostante il mio cognome vengo evitata come la peste, perché nel mio caso i soldi non fanno la differenza. Non vengo vessata ma solo ignorata dal mio primo giorno di scuola, perché dopotutto sono sempre stata adottata e "chissà da dove vengo", parole loro non mie.
Lo stesso discorso viene condiviso anche dai ragazzi che però non si fanno poi tanti problemi ad allungare mani o a guardare sotto la mia gonna come è successo in primo liceo.
Apro l'armadietto e poso i libri, pronta per tornare finalmente a casa.
Il vociare, le risatine e battutine di ogni genere fanno parte della mia routine ma oggi sembra che l'attenzione di tutti sia focalizzata su altro.
Si accalcano tutti verso l'uscita, con più foga del solito. Qualche nuova rissa immagino.
Appena varcata la soglia della scuola mi accorgo che non è una stupida rissa tra liceali quello per cui tutti si accalcavano.Ma sono le 7 auto sportive nel bel mezzo del parcheggio e io so a chi appartiene ciascuna auto.
Nel momento in cui provo a fare un passo escono tutti dalle auto appoggiandosi contro, e sembra che la scena di svolga in slow motion come nei film.Ma il mio sguardo viene rapito come ogni volta da da lui.
E da come vedo anche dalle altre ragazze che pur stando appiccicate ai loro ragazzi non si vergognano di lanciare sguardi maliziosi nella sua direzione.
Aaron Blair, primo fra noi eredi comodamente appoggiato alla sua lamborghini nera, come se tutto questo fosse normale.
La gente come risvegliatosi da un'incantesimo volge lo sguardo verso di me. Persino i professori sembrano spettegolare.
So perché sono qui. Anche se i patti erano altri.Sento il suo sguardo addosso e nel momento in cui i nostri occhi si incontrano o forse dovrei dire scontrano vedo in lui che qualcosa che non riesco a capire. Non mi ha mai guardato così. Bello da fare male con quei capelli neri come la pece e degli smeraldi al posto degli occhi.
A passo svelto e testa alta passo davanti ad Aaron che era posizionato in prima linea rispetto agli altri e mi infilo nell'auto di Kaleb, che mi segue a ruota e vedendo il mio sguardo non fa altro che accarezzarmi la guancia e guardarmi in modo comprensivo. Provo a sorridergli ma sappiamo tutti e due che non è un sorriso vero.
Mette in moto e sfreccia via seguito dagli altri.Bel modo di compiere diciotto anni.
-Spazio Autrice
Eccomi qui con il primo capitolo.
Forse non sembrerà chiaro ma abbiamo già avuto un piccolo riassunto di ciò che vive Davina nell'ambiente scolastico, e come poteva mancare lui 😏
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Alla prossima piccole mezze lune 🌙
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Gli Eredi
Genç Kız EdebiyatıCi sono persone che nascono avendo già il mondo a loro completa disposizione, dando tutto per scontato mentre altri il mondo se lo sono dovuto conquistare. Ecco cosa hanno fatto Gli Eredi. Un gruppo di ragazzi reclutati o salvati come preferisce def...