Capitolo 9

15 3 6
                                    

POV’S SCARLET
La giornata inizia con la solita canzone di Mostro che mi richiama dal sonno e con il solito umore nero. Lancio il caldo lenzuolo che fino a qualche secondo fa mi avvolgeva da qualche parte e vado a vestirmi, metto una felpa azzurro cielo, dei cargo blu notte e delle Jordan bianche e celesti aggiungo anche un cappellino celeste chiaro perché non ho la minima voglia di sistemarmi i capelli.
Scendo le scale di corsa e vado dritta verso l’uscita poi mi blocco

Ho fatto una promessa ad Isabel’ così torno indietro vado in cucina e prendo un paio di biscotti al volo ed anche qualcosa da mangiare a metà mattina non so se riuscirò effettivamente a mangiarla ma voglio provare davvero.

Ritorno sui miei passi uscendo di casa e raggiungendo mio padre in macchina mentre mangio i biscotti, appena entro mio padre mi saluta raggiante ed io ricambio un po’ meno entusiasta

Io sinceramente mi chiedo dove cazzo lo prenda tutto quel buonumore di prima mattina. Mah, beato lui.’

Siamo arrivati davanti alla scuola così saluto mio padre e mi avvio verso Isa.

Appena le arrivo vicino ci salutiamo con un caloroso abbraccio per poi attraversare tutto il cortile ed avviarci in palestra, mentre camminiamo inizio a pensare ad Ash.

E’ passata una settimana da quando io e Isa abbiamo fatto sospendere Paul.

Una settimana in cui ogni mattina mi sforzavo di cercarlo tra l’informe massa di studenti che affollava il cortile e i corridoi.

Una settimana in cui lui si è comportato come se niente fosse mai successo.

Una settimana di assoluto e totale niente.

Ho persino cominciato a pensare che per lui sia stato niente, che ciò che ho fatto non è servito a fargli capire da che parte sto davvero e sinceramente non so più che fare.

<<Ma la vuoi smettere?>> esordisce ad un tratto Isa

<<Eh?>> chiedo ancora troppo persa nei miei pensieri per capire

<<Smettila Sky, è una settimana che continui a pensare a lui, che continui a cercarlo. Basta, tu hai fatto la tua mossa ora sta a lui.>>

<<Forse hai ragione>>

<<Ho ragione senza forse. Dai ora andiamo a cambiarci prima che il signor Lewis cominci ad arrabbiarsi.>>

Così andiamo a metterci la tuta per fare ginnastica, la mia è una semplice tuta larga nera, quella di Isa inveca è super attillata e di varie sfumature di marrone e ambra e sinceramente le sta da dio.

Finisco di cambiarmi per prima e avverto Lebs che l’ha aspetto fuori.

Appena esco rimango pietrificata, Apollo è dall’altro lato della palestra con un pantalone largo, una canotta anch’essa larga e degli scaldamuscoli che gli coprono interamente il polso, tutto di un candido bianco.
E’ bello come un'oasi nel mezzo del deserto.

Sento un leggero schiaffo sulla nuca e noto Isa sbucare accanto a me, devo essere rimasta imbambolata perchè la rossa mi lancia uno sguardo assassino e mi spinge verso il campo da pallavolo dove inizio a giocare alla ben'e meglio visto che la mia attenzione viene rapita continuamente dal dio dagli occhi oceano che sta giocando a basket a qualche metro da me.

L’ora di educazione fisica è finita e fortunatamente anche le due ore di matematica che la seguivano.

Sinceramente penso che capire meno la lezione mi sarebbe impossibile, non ho ascoltato neanche una parola della professoressa anche se cercavo di concentrarmi, la mia attenzione continuava a volare a quel perfetto coglione di Ash.

Come fiamme senza ossigeno Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora