Ascoltai tutta la conversazione venuta tra Giorgio e mio fratello il mio corpo si irrigidì e delle piccole lacrime mi percorrevano io viso. Non sapevo se essere felice perché mio fratello voleva proteggermi a tutti i costi, o se essere triste perché di questa paure con me. Stavo per entrare e abbracciarlo, ma incrociali lo sguardo di Giorgio, sembrava dirmi "lasciaci soli, che è meglio così" poi mi sorrise ed io sorrisi a mia volta. Quei due formavano veramente una bella coppia, peccato che mio fratello era un coglione gay represso. Decisi di ascoltare lo sguardo di Giorgio e me ne tornai in camera. Mi dispiaceva per ciò che stava accadendo nella vita di Alex, ma sapevo che con lui c'era Giorgio, sapeva come comportarsi con mio fratello e si vedeva lontano kilometri che si amavano, ma entrambi erano troppo timidi per dirselo, cioè oddio Giorgio si era dichiarato ma Alex non lo avevo capito, quindi riformulavamo la frase, erano entrambi innamorati, ma Alex era troppo stupido per capirlo. Passarono circa un oretta e per tutto il tempo sentì le risate di Alex e Giorgio, Dio se erano carini se non fosse per quel coglione di mio fratello. Ero steso sul mio letto con il telefono al mio fianco, quando quest'ultimo si illuminò lo presi di scatto e vidi una notifica "Nicola_tobbi ha iniziato a seguirti" come cazzo ha fatto ad avere il mio Instagram, ancora non lo so, mi limitai a seguirlo anche io, fu lui il primo a scrivermi
Nicola
"Hey gattino, oggi ho dimenticato di darti la via di casa mia""Giusto... e poi smetti di chiamarmi gattino"
"Non lo farò mai gattino❤️"
"Mi mandi sta via?"
"Via ***********"
"Grazie Nicola"
"Prego gattino mio"
Sinceramente? Gli lascia il visualizzato, non perché mi infastidiva il soprannome gattino, cioè anche per quello, ma perché non sapevo come rispondergli. Misi io telefono in tasca e preparai le cose nel mio zaino.
Casa di Nicola non era poi così lontana, circa 5 minuti in macchina. Salutai mia madre con un bacio sulla guancia e scesi dalla macchina e mi diressi verso la porta di casa di Nicola e bussai. Ci volle un po' ma poi mi apri il diretto interessato
"Ciao gattino" mi sorrise mentre io feci una smorfia. Mi fece entrare e mi trascinò in camera sua. Aveva tutti muri bianchi con un solo muro rosso, dove vi era situato il letto, sulle pareti bianche vi erano delle: mensole stracolme di manga e di fumetti Marvel con anche qualche funko, dei poster di vari cantanti tra cui, madman e xxxtentacion e un poster di death note e di Spiderman.
"Da come vedo guardi anime e ti piace Spiderman"
"Gattino mio, io sono Spiderman è diverso" lo guardai male e sbuffai
"Cosa gattino? Non è vero?" Mi mise una mano sul fianco, che subito spostai
"Fermo con le mani"
"Mi scusi principino" dopo questa frase rotai gli occhi
"Iniziamo con il logo?" Annuì e mi spostò con la sedia per farmi sedere
"Che gentiluomo, grazie" sorrise e si sedette accanto a me
"Non sono così rozzo come tutti mi descrivono"
Infatti non sembrava per nulla scontroso, anzi era un ragazzo abbastanza simpatico, ma anche se con me solo una volta aveva dimostrato atteggiamenti scortesi la mia mente diceva di non abbassare la guarda.
"Allora come lo vuoi il logo?" Mi domandò
"Sulle tonalità del viola ed rosa" mi guardò dall'alto e in basso. Quel giorno avevo una semplice maglia rosa a maniche corte con un lupetto nero a colo lungo sotto, dei pantaloni neri e le Jordan rosa e nero, non ero un tipo ma Jordan, sempre preferito le convers, però con quell'outfit ci stavano benissimo.
"Sul colore non ne avevo dubbi, intendo vuoi un disegno oppure le tue iniziali?"
"Questa domanda mi devasta.. iniziamo con un disegnino"
Il ragazzo annuì e iniziamo il lavoro.
Inizialmente creammo questa zampetta nera a forma di gatto con detto scritto il mio nome e cognome in piccolo. Ma qualcosa non andava, sembrava troppo infantile
"Non mi convince tanto"
"Come no gattino? vuoi qualcosa di più semplice?"
"Si, forse è meglio"
"Va bene gattino"
"La smetti di chiamarmi così?" Non mi rispose, guardava fisso lo schermo del pc dove vi ere aperto il link per profetare il logo, ma senti qualcosa sfiorarmi l'interno coscia, era la sua mano che percorreva le miei linee, gli spostamenti la mano appena mi accorsi che era salita un po' troppo
"Concentrati sul logo"
Ridacchiò ed alzò gli occhi al cielo
"Dai Fede" si avvicinò al mio orecchio "rilassati, prendiamoci una piccola pausa" non volevo girarmi verso il suo viso, se lo avrei fatto ci baceremmo ed io sinceramente non voglio dargliela vinta, quindi ghignai e lo allontanai
"Prima il dovere poi il piacere, prima finiamo il logo e forse dopo ti do un bacino"
"Solo un bacino? Serio?"
"Poi si vede, ora finiamo il logo" ghignò e ricominciamo a elaborare il progetto.
Passò un oretta e in quest'ora Nicola provo a baciarmi più e più volte con scarsi risultati, diciamo che la cosa faceva molto ridere perché poi sul suo volto appariva una smorfia. Alla fine per il logo abbiamo optato per le iniziali del mio nome e del mio cognome mescolate e sulle tonalità del rosa e del viola.
"Allora? Ti piace?" Mi domando
"Si è stupendo" sfoggia un sorriso a trentaquattro denti che subito di ricambiato
"Bhe allora il dovere è stato fatto no?" Si alzò dalla sua sedia e si avvicinò a me mettendosi tra le mie gambe chinando il viso verso il mio, ero certo che a quel gesto arrosi e fu anche notato perché suo volto di Nicola comparve un sorrisetto sfacciato
"Ho detto che forse ti avrei dato un bacino, non era sicuro" cercai di nascondere il mio imbarazzo con la sfacciataggine
"Quindi è un no?"
"Vedo che sei intelligente"
Mi guardo e mantenemmo il contato visivo per almeno un minuto finché io non voltai il viso dall'altro lato.
"Cosa gattino, non hai il coraggio di guardarmi?" Lo ignorai, si non avevo il coraggio di guardarlo, quella situazione era abbastanza imbarazzante ed anche se non mi piacesse avevo una voglia di baciarlo e cercavo di placcarla, ma non fu possibile perché mi prese il mento tra indice e police e me lo voltò letalmente verso di lui così che ritornammo ad avere un contatto visivo
"Guardami gattino, tanto anche se mi volti il viso si vede che muori dalla voglia di baciarmi" si era vero ma, come ho detto prima, non volevo dargliela vinta.
"Continua a crederci"
"Se veramente non muori dalla voglia di baciarmi alzati e allontanati no?"
Lo feci, mi alzai di scatto, preso le mie cose velocemente e mi diressi verso la porta ma prima che potessi fare qualcosa due braccia mi avvolsero i fianchi in un abbraccio, appoggio la testa sulla mia spalla "resta per favore" appena senti quelle parole mi sciolsi, era così adorabile, anzi.. era così bipolare, un attimo fa c'era così tanta tensione sessuale che saremmo potuti venire entrambi senza manco esserci toccati ed ora era così carino, sa essere proprio un bimbo. Mi girai verso di lui e gli accarezzai i capelli
"Tranquillo non me ne vado" gli diedi un piccolo bacio in fronte e lo stringe. Passammo altre due ore a giocare a minecraft, mi ha mostrato la sua skin ed era una mucca rossa con un camice bianco e un capellino nero, il suo nickname era 'cico'
"Perché proprio cico?"
"Per correzione e cicotobbi"
"Ok tobbi è il tuo cognome, cico per cosa sta?"
"Allora, il mio nome è Nicola, il diminutivo e Nico, sono un coglione quindi togli la 'N' di Nicola e metti la 'C' di coglione e fai Cico"
Non sapevo veramente come rispondere, mi limitai a guardarlo male ma poi scoppio a ridere e mi coinvolse. Dopo un altro mezz'ora passata a ridere e a scherzare il mio telefono squillò, era mia madre che mi avvertiva che era appena arrivata sotto casa di Nicola.
"Quindi te ne vai già?" Mi guardò tutto triste
"Ti mancherò? Cicino?"
"Mutati" il ragazzo divenne rosso ed io ne approfittai per dargli un bacino sulla guancia, mi sorrise e mi accompagnò allo porta.
"Allora ci vediamo domani a scuola?"
"Sì ci vediamo domani"
Stava per aprire la porta ma lo fermai e gli lasciai un bacio sulle labbra, che fu subito ricambiato e nel mentre una mano scese sul mio fianco, stringendomelo, mentre l'altra mi accarezzava il viso, le mie invece erano poste dietro la sua nuca. Mi staccai per l'imbarazzo, e sorridendo, tutto rosso in viso, lo salutai ed entrai nella macchina dove mi aspettava mia madreAngolo autrice
Ok non credo che ciao si chiami Cico per quel motivo, però nella mia storia è così
Ciao vi amo💛
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Let's love ~Strecico~
FanfictionNon ho mai chiesto di amarmi, forse perché nessuno sapeva farlo come volevo o forse perché ero io a non saper amare. Ma con te è diverso, grazie a te ho imparato ad amare e ringrazio per essere amato.