Stre pov
Finalmente mancavano due settimane circa alla fine della scuola e, per mia fortuna, non avevo nessuna materia sotto, andavo abbastanza bene, così tanto che i prof mi dissero che se volevo mi potevano anche ritirare, e sinceramente l'idea non era così tanto male. Anche Alessandro andava finalmente bene a scuola e poteva ritirare, ma non lo faceva perché ha scoperto che Giorgio aveva una materi sotto e pur di vederlo e portargli la colazione ogni mattina aspettava che si ritirasse anche lui per poi lasciare scuola. Si è comportato da vero stronzo ma è solamente un sottone disperato. Voi direte che dai portargli la colazione ogni mattina è un gesto super romantico e Giorgio lo avrà perdonato, no, non lo ha fatto, cioè non pubblicamente, a me aveva detto che lo aveva già perdonato solo che il coglione di mio fratello non gli lasciava la colazione di persona, entrava dieci minuti prima che entrasse Giorgio e gliela lasciava sul suo banco in anonimo, la cosa che mi fa più ridere è che quel coglione di mio fratello creda che Giorgio non se ne sia accorto che è lui a portagli la colazione ogni mattina, sono dei veri idioti.
Vabbè non che io sia diverso, oggi abbiamo fatto sette mesi di fidanzamento ed approfondando della bella giornata e anche perché era sabato e io giorno dopo non saremmo andati a scuola andammo al mare.
Il giorno prima dormi da Nicola e la mattina ci svegliamo verso le 5 di mattina, volevamo stare un po' da soli.
Arrivati iniziamo a sistemare le cose sulla spiaggia, io mi occupavo di stendere le asciugamani e di gonfiare i cuscinetti gonfiabili, Nicola invece piantò sulla sabbia due piccoli ombrelloni che servivano per sostenere il grande telo mare che avevamo poi agganciando ad essi per essere coperti alle spalle, stessa cosa avevamo fatto ai lati, avevamo creato un piccolo rifugio insomma così da essere abbastanza coperti.
Sistemai meglio i teli e i cuscini e mi ci stesi sopra seguito a ruota da Nicola che si appoggiò con la testa sul mio petto.
"Certo che fa un po' freddino" dissi
"Ovvio che fa freddo, siamo al 18 di maggio e sono le cinque del mattino, ti credevo più intelligente gattino" mi fece un sorriso beffardo, sto coglione come lo amo.
Risi e gli stampai un bacio tra i capelli
"Lo so, però stiamo a maggio non dovrebbe fare così freddo"
Mi guardo per svariati secondi poi si alzò e mi prese in braccio a mo di principessa
"Cosa fai?"
Non rispose si limitò ad aumentare il passo ed ad arrivare vicino alla riva
"Non ti permette" capì subito cosa voleva fare ed io glielo avrei impedito
"Se no gattino?" Entro definitamente in acqua ed inizio a far finta di gettarmi
"NICOLA COSÌ CADO, PER FAVORE SARÀ GELIDA" mi strinsi di più a lui, la situazione faceva tanto ridere, infatti il maggiore scoppio in una risata contagiosa. Ridevamo all'unisono, non sono mai stato così felice, sembrava di stare di nuovo in compagnia di Enea, con lui ridevo veramente tanto, anche con Alex, ma con Enea era diverso, lui mi capiva sempre con lui mi sentivo veramente protetto e libero di essere me stesso, un po' come succede con Nicola, avvolte credo che me lo abbia mandato proprio lui, mi vedeva triste sulla terra e ha deciso di farmi incontrare Nicola.
Mi strinse ancora di più a Nicola e proprio mentre stavo per lasciargli un bacio a fior di labbra mi gettò in acqua.
Lo guardai davvero male, lui invece rideva come un bambino, si teneva lo stomaco per quanto stava ridendo, era così carino che convolse anche me.
Mi alzai e mi diressi sotto i due ombrelloni per prendere una asciugamano e avvolgermi dentro.
"Sei fradicio"
"Chi sa come mai" lo guardai malissimo e nel mentre lui si avvicinò a me
"Lo hai mai fatto in spiaggia?"
Lo guardai sconcertato
"Come scusa?"
"Hai capito"
"No, non ho mai scopato in spiaggia" si limitò a guardarmi e poi su ditemi meglio sul telo
"Perche questa domanda? Hai voglia di scoparmi sulla spiaggia?" Avevo capito il suo gioco e volevo continuarlo.
Lui non rispose si limitò a tirarmi a se e a darmi un bacio sulle labbra.
Ci baciamo per queste istante finché io non mi alzai e mi sedetti sulle sue gambe cercato di far scontrare le nostre intimità il più possibile, lui invece mi percorreva i fianchi da sotto la maglia, che bagnandosi era diventata un tutt'uno con la mia pelle.
Mi gettai a capo fitto sul suo collo lasciandogli dei baci bagnati e di tanto in tanto prendevo dei lembi di pelle e li torturavo con i denti creando poi una macchia violacea contornato dai segni dei miei morsi, lui emetteva dei versetti di piacere, il collo era il suo punto debole, come i miei occhi d'altronde.
Decise finalmente di togliermi la maglia e fece la stessa cosa con la sua, poi mi tiro ancora più a se e inizio a stuzzicarmi da sopra ai pantaloni, amavo il suo tocco, mi farei toccare da lui ogni minuto.
Inizii ad emettere piccoli gemiti e quando capì che il mio amichetto era ben sveglio mi infilo la mano nei boxer ed inizio a fare su e giù sulla mia erezione.
Ho già detto che amavo il suo tocco? Lo ripeto.
Mentre continuava quella sega lenta io gemevo e gli stringevo un po' i capelli e cercavo le sue labbra per assaporare ogni centimetri di lui.
Lui dopo un paio di baci, Nicola inizio ad andare più veloce e in quel momento inizia a gemere ancora di più e a pronunciare il suo nome con foca.
Quanto stavo per raggiungere l'orgasmo Nicola mi fece distendere sui teli e mi sfilò sia i pantaloni che i boxer per poi iniziare a baciarmi tutta la mia erezione prenderlo in bocca.
Inizio lentamente, ma quando capì che avevo bisogno di più andò più veloce.
Continuò ad andare più veloce finché non venni a fiotti nella sua bocca.
Il mio viso avvampava sempre di più e arrivo al culmine quando il bicolore inizio a slacciarsi i pantaloni, capì cosa voleva fare e deciso di aiutarlo a togliersi gli indumenti.
Mi tiro a se dai fianchi ed inizio a baciarmi il collo.
Decisi io la posizione.
Lo feci sedere sui teli e mi posizionai sopra di lui.
Non avevo bisogno di preparazione, ero ormai abituato.
Inizio a infilare solo la punta, ed io già inizia a godere, poi andò più a fondo e dare delle piccole spinte che andarono man mano ad aumentare.
Io gemevo il suo nome e lui continuava a spingere.
Andò sempre più a fondo e quando arrivò al mio punto debole inizio a torturarmi, riuscì a portarmi all'orgasmo puro e venni sul suo petto.
Dopo varie spinte venne anche lui seguito da un gemito.
Sfinito ci staccammo ed io mi gettai a peso morto sul telo, mi sistemai e proprio quando stavo per mettermi la mia maglia Nicola mi guardo
"Che fai?"
"Mi sto mettendo la maglia"
"Quella? È tutta bagnata" prese lo zaino che aveva portato con sé e tiro fuori una maglia
"L'ho portata nel caso ci fossimo bagnati o bho, ho pensato che ti potesse piacere avere una mia maglia"
Gli sorrisi e lo strinsi forte a me. Amavo Nicola con tutto il mio cuore, non me lo sarei fatto sfuggire per nessuna ragione al mondo.
Lo amavo, lui amava me ed ero veramente felice.
E spero che anche Enea da qualche parte li sù sia felice per me.Spazio Autrice
Scusate l'assenza ma ero entrata in un blocco dello scrittore, poi si è messa la scuola
Scusatemi ancora
Vi voglio bene
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Let's love ~Strecico~
Fiksi PenggemarNon ho mai chiesto di amarmi, forse perché nessuno sapeva farlo come volevo o forse perché ero io a non saper amare. Ma con te è diverso, grazie a te ho imparato ad amare e ringrazio per essere amato.