Cico Pov
Cazzo, Dio, madonna e chi più ne ha più ne metta. Erano le quattro del pomeriggio e stavo da un ora cercando di fare un tema decente per italiano, ma l'unica cosa che avevo scritto è "la mafia" ovvero la traccia. Non sapevo scrivere i temi, ero veramente negato, datemi una tavola di arte da fare e ve la faccio, ma Dio non datemi un tema. Non sono mai stato bravo con le parole, veramente neanche con i gesti, ogni relazione che avevo andava sempre a puttane proprio per questo motivo, ma non ne avevo mai fatto un dramma, non mi era mai interessato forse perché non mi ero mai veramente innamorato di nessuno, non ho mai chiesto di essere amato e non ho mai veramente amato, neanche di Asia ero veramente innamorato, volevo solo scoparci per poi lasciarla appena trovassi una ragazza più bella. Per quanto riguarda la mia "relazione", se si può chiamare così, con Federico era tutta una copertura. Sì mi piaceva stare con lui e scopava veramente bene, ma non ero interessato a lui, non in quel senso almeno. Ed è prima ripensando al suo nome che mi si illuminarono gli occhi. Federico era bravissimo in italiano, soprattutto nei temi. Presi il mio quaderno io mio astuccio e infilai tutto nel mio zaino per poi correre a casa di Federico.Bussai ripetutamente contro la porta di casa sua e, dopo vari minuti ad aspettare, mi apre il diretto interessato. Il tempo di mettere a fuoco la sua figura e scoppiai subito a ridere. Era in piedi davanti a me scaricando tutto il suo peso sulla gamba sinistra, addosso aveva un pantalone rosa con tante hello kitty stampata sopra, una maglia bianca con la scritto "hello kitty" e un fiocchetto rosa ai lati della scritta, al piede aveva delle pantofole rosa - peluche, aveva i capelli legati in un codino e la faccia di uno che si era svegliato da poco o di chi stava per prendere sonno ma non ci riuscito.
"Dormivi?"
"Ci provavo, ma qualcuno mi ha interrotto"
"Chi è questo disgraziato?" Mi guardo abbastanza male ed io scoppia nuovamente a ridere.
Mi fece entrare in casa e mi trascinò in camera sua
"Allora perché sei qui?"
"Devo fare un tema di italiano e tu mi aiuterai"
"Perché dovrei?"
"Perché mi ami, perché sei il mio fidanzato, perché ti amo ed altro motivi"
"E cosa avrò in cambio?"
Lo guarda e scesi piano sul suo corpo, evitando i suoi occhi, erano due pozzi azzurri che mi attiravano come falene alla vista della luce di un lampione
"Che guardi?" Mi disse il ragazzo avvicinandosi a me
"Guardo te, non posso?"
"Si che puoi, ma perché non mi guardi mai negli occhi?" Mi alzo il viso ed incrociai i suoi splendidi occhi, Dio erano veramente belli, se solo fosse una ragazza non me la sarei lascia andare.
"Sono così belli Nicola? Non riesco a resistere?"
"Sono bellissimi, ma se ti guardo un secondo di più finiresti sul letto nudo e con le gambe tremanti"Alex pov
Erano due mesi che vedevo mio fratello strano. Usciva molto più di prima, stava sempre al telefono e quando tornava a casa aveva sempre una felpa diversa. Arrivai alla conclusione che si fosse fidanzato, ma con chi? Non lo sapeva nessuno, chiesi veramente a tutti e con tutti intendo tutti anche a i suoi compagni di classe ma non sapevano nulla, era fidanzato con un ragazzo fantasma.
Chiesi anche a Giorgio ma anche lui non mi diede risposta. Decisi di lasciar perdere e concentrarmi su l'unica persona che mi interessava ossia Giorgio. Giorgio era l'unica persona su cui potevo contare, si avevo mio fratello ed altri miei amici, ma lui, lui era diverso può sembrare una frase fatta ma lui era il mio raggio di soli durante una tempesta, e da quando lo conosco mi aiuta ad evitare ogni mia cazzata. Era la parte ragionevole di me, era quella voce interiore che rimbomba nella testa quando si fa qualcosa che non va. Insomma era proprio un grande amico, il mio migliore amico.
Ritornando al discorso fidanzato di mio fratello, anche Nicola, il coglioncello che gli girava attorno sembrava strano. Avevi sentito che si stava frequentando con un ragazzo, ma che lo stava solo usando, ed in cuor mio speravo che quel ragazzo non fosse Federico. Ho sempre odiato Nicola, ma non perché avesse fatto del male a me, ma usciva con un gruppetto di ragazzi che mi urtavano i nervi. Quando conobbi Giorgio io andavo già all'alberghiero mentre lui iniziava il primo anno di turistico, gli servivano dei libri ed io glieli diedi senza pensarci due volte e da lì iniziamo a conoscerci. Mi legai di più a lui quando scopri che dei ragazzi, amici di Nicola, lo deridevano, lo tormentavano in tutte le maniere possibili. E Nicola era lì, non faceva nulla per fermarli. Quindi mi misi in mezzo io e forse, ma dico forse, volarono qualche cazzoto, tanto da far saltare un dente ad uno di loro. Ed anche in quel momento Giorgio mi fermo e mi disse di riflettere e che dovevo lasciar perdere. Ma come difendevo mio fratello lo avrei fatto anche con Giorgio e non mi sarei tirato indietro.Tornai a casa in compagnia dell'unica persona sopportabile ossia Giorgio. Dovevamo vederci un film e siccome era il film preferito di Federico andai in camera sua per chiedergli di vederlo con noi, ma quello che vidi mi rimase a bocca asciutta. Il coglione di Nicola era seduto sul letto di mio fratello con quest'ultimo in braccio e si stavano baciando, baciando per modo di dire per poco non si spogliavano davanti a me.
Stavo per urlare, volevo esplodere, non potevo credere a ciò che stavo vedendo, anche questa volta il coglione di Nicola baciarsi quell'altro coglione di mio fratello. Dopo alcuni secondi i due si accorsero di me e si staccarono
"Alex aspetta, calmati, possiamo spiegare" a quelle parole mi incazzai ancora di più.
"parlarne? Dio cane di cosa dobbiamo parlare? Ti ho detto più volte di stargli lontano, ma nulla, hai pensato sempre ai tuoi cazzi e non mi hai ascoltato" ad ogni parola la mia voce si alzò di un ottavo. Ero visibilmente alterato, e non avevo intenzione di calmarmi, non ci riuscivo, mio fratello era vittima dei ridicoli passatempi di Nicola e non protestava. Volevo prenderlo a pugni e non fermarmi più.
Ma proprio quando stavo per perdere del tutto le forze, proprio quando stavo avanzando per colpire Nicola qualcuno mi afferrò il braccio e mi trascinò di peso verso la mia camera.
"Devi calmarti"
"Calmarmi? Calmarmi? No, non credo proprio"
"E invece devi farlo"
"Hai visto anche tu, li hai visti, gli ho detto di non farlo, non mi ha ascoltato, non lo fa mai"
"Si ma è la sua di vita, non la tua Alex"
"Non mi interessa, è mio fratello devo proteggerlo, non può avvicinarsi a lui, non deve farlo e lo sa bene"
"Non puoi odiare le persone per una cosa successa anni fa, non è normale"
"Cosa sarebbe normale per te avanti sentiamo? Fingere che nulla sia successo e andare a raccogliere i fiorellini e cercare gli arcobaleni? No quello non è la normalità, la normalità è proteggere le persone a te care e allontanare quelle che potrebbero fare del male a loro, quindi se ora non ti dispiace, lasciami spaccare il culo a quel coglione"
Ero estremamente nervoso, volevo essere lasciato solo e menare quel coglione, ma Giorgio me lo impediva. Mi scaraventò sul letto e mi guardò
"Sentimi bene testina di cazzo, ho sempre parato il culo a te, ai nostri amici e a me stesso, e non lascerò che tutto vada a puttane perché tu, piccolo coglioncello troppo arrabbiato picchi un ragazzo, ha fatto degli sbagli? Si, sbaglierà ancora? Si. Ma tu non sei nessuno per giudicarli e non sei nessuno per intrometterti nella loro relazione. Pensa un po' alla tua di relazione invece"
"Che relazione? Io non ho una relazione e sinceramente non credo di piacere a nessuno" il ragazzo mi guardo stranito e incazzato allo stesso tempo
"Andiamo Alex, svegliati"
"Giorgio ascoltami, non ho intenzione di parlare adesso di cosa mi piace, di chi mi piace o di cose del genere, sono troppo incazzato per.."
non fini la frase che mi senti delle labbra appoggiarsi sulle mie, mi stava baciando e mi piaceva.
Gli strinsi delicatamente i fianchi cercando di non fargli mele e me lo feci sedere sulle mie gambe ricambiando il bacio. Finalmente capivo. Finalmente capivo perché quel ragazzo aveva qualcosa di diverso, perché quando ci era buio era il mio spiraglio di luce, mi piace, dovevo solo capirlo e sono felice di averlo capito.
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Let's love ~Strecico~
Fiksi PenggemarNon ho mai chiesto di amarmi, forse perché nessuno sapeva farlo come volevo o forse perché ero io a non saper amare. Ma con te è diverso, grazie a te ho imparato ad amare e ringrazio per essere amato.