Capitolo 10

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Giorgio Pov
Sembrava una giornata normalissima, uscii con Ale, andai a casa sua per vedere un film e poi sarei tornato a casa pensando a quando ammassi stare in compagnia di quel ragazzo. Ma qualcosa andò per il verso sbagliato. Andai a casa di Alex e quando chiamammo suo fratello per invitarlo a vedere il film con noi lo trovammo baciarsi con Nicola, il ragazzo più falso della circolazione. Non capivo perché, su tutti i ragazzi belli che vi sono nella scuola, Federico proprio di lui dovesse innamorarsi, si ok era un bel ragazzo, ma era la persona più falsa del mondo, non mi stava antipatico, o almeno non quanto stava antipatico ad Alex. E quando quest'uomo vide suo fratello limonarsi con quel rincoglionito impazzi, soffriva di attacchi di rabbia, si arrabbiava davvero per tutto, ed io ero l'unica persona che riusciva a calmarlo ero io, ne ero felice? Si, ma avvolte mi sentivo un peso sulle spalle.
Trascinai Alex in camera sua e cercai di calmarlo con scarsi risultati. Andai nel panico non sapevo cosa fare, avevo paura che potesse farsi del male o che potesse fare del male a Nicola, quindi feci la prima cosa che mi passava per la mente ossia baciarlo. Stava parlando a vanvera, cercai in tutti i modi di fargli capire che mi piacesse, con scarsi risultati, e questo era l'unico modo per farglielo capire. Il ragazzo restò spiazzato dal mio gesto, resto immobile per qualche secondo per poi posizionare le mani su i miei fianchi e farmi posizionare sulle sue gambe ricambiando dolcemente il mio bacio. Il mio cuore rischiava di rompere la gabbia toracica tanto che batteva forte, io mio respiro diventava mano a mano irregolare e anche quello del ragazzo che mi accarezzava le cosce visto che il suo addome si alzava e scendeva in maniera rapida.
Finalmente avevo baciato Alex, ero così felice, gli accarezzavo il volto e nel mentre continuavo a baciarlo, quando senti qualcosa picchiettarmi contro i bordi delle labbra, per un istante tentennai ma la foga del momento prendeva il sopravvento. Mi sistemai meglio su di lui provocandogli un piccolo gemito provenire dalle suo labbra provocando in me un lieve rossore.
Andava tutto bene, il mio petto era inchiodato al suo, le sue mani si facevano spazio tra i miei capelli e ne tiravano, delicatamente, qualche ciocca mentre le mie percorrevano il suo torace, ci staccammo per prendere fianco quando Alex disse l'unica cosa che speravo di non sentire.
"Spero di dimenticare tutto ciò che mio fratello ha fatto, e tu mi sarai molto d'aiuto"
Lo guardai per qualche istante, poi mi allontanai.
"Giorgio?" Non gli risposi non mi voltai neanche
"Giorgio, aspetta" mi afferrò il polso e mi blocco tra la parete e il suo corpo
"Che hai? Perché te ne vai?"
"Davvero Alex? Davvero? Mi sono praticamente dichiarato a te, ti ho baciato, stavamo per scopare, e tu? Mi ha solo usato per placcare la tua rabbia"
"Giorgio credimi non è così"
"Si Alex, è sempre così. Ti ti incazzi perché non ti sai controllare, ed io placco e sopporto i tuoi scleri da adolescente viziato. Ed ora, ora che pensavo che tu ti fossi svegliato, che ti fossi innamorato di me scopro che è tutta una falsa per placare i tuoi stupidì sbalzi d'umore"
Feci pressione sul suo petto così da poterlo allontanare e crearmi un varco d'uscita, non so se sto facendo la cosa giusta, so solo che vorrei piangere e prendermi a schiaffi da solo, per qualche istante ho creduto che potessi  avere una speranza con Alessandro ma mi sbagliavo, voleva solo usarmi per distrarsi da tutto ciò che gli stava succedendo. Mi spostai dal muro e scappai da quella stanza, ma prima che potessi raggiungere la porta di casa sento Alessandro urlare
"Va bene Giorgio, va pure, vattene, poi se hai voglia di scopare con qualcuno non cercare me, che non ci sarò. Ma non ci sarò neanche quando avrai bisogno di parlare con qualcuno."
Mi girai e me lo trovai alle spalle con gli occhi che gli andavano a fuoco
"Quando mai ho mai chiesto aiuto a te? Mai. Non ho bisogno di qualcuno che mi aiuti, so cavarmela da solo, come ho sempre fatto"
"Ovviamente, tu sei Giorgio no? La persona più seria al mondo, la persona senza emozione, la persona che sa solo rovinare le cose con la sua serietà. Dio santo, ed io che credevo che tu potessi essere veramente essere diverso, che potessi essere diventante, che potessi.."
Gli diedi uno schiaffo lasciandogli il segno rosso sulla guancia. Avrei voluto prenderlo a pugni, avrei voluto piangere, ma decisi di andarmene. Federico e Nicola avevano assistito alla scena, senza fiatare, non mi interessava, non mi interessava più nulla, sentivo solo le lacrime scendermi calde sul viso. Amo Alex, lo amo seriamente, ma non voglio essere considerato un momento di distrazione dai suoi problemi, che poi non sono neanche suoi, Dio cristo, voglio darmi una testata al muro. Ed è proprio quando svoltai l'angolo che separava casa mia a casa di Alex mi imbattei nell'unica persona che meno mi aspettavo di vedere, ma che capitava proprio al momento giusto.



Angolo autrice
Tanto per specificare, mi sono dimenticata di scrivere, e poi io ed wgfkid0_ abbiamo qualcosa contro Alex, perché? bho

Let's love                 ~Strecico~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora