Capitolo 26 - Epilogo: Cambiamenti

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Lauren Jauregui POV

"Potresti almeno facilitarmi il compito, no?" Mi sono lamentata quando ho trovato Camila davanti a casa sua il sabato mattina della settimana successiva.

Il suo vestito beige le copriva a malapena le cosce e sapevo che qualsiasi vento avrebbe sollevato il tessuto leggero.

Mi appoggiai alla macchina e la tirai per la vita, abbracciando il suo corpicino contro il mio. Ovviamente il movimento le fece alzare un po' il vestito e lei ridacchiò mentre cercava di abbassare il tessuto.

"Smettila di essere una pervertita, Lauren" si lamentò anche se continuava a ridere "È come se non avessi mai visto cosa c'è sotto questo vestito."

"Merda, Camila! Adesso ti immaginerò nuda per il resto della giornata."

Lei rise ancora più di cuore liberandosi dalle mie braccia, e corse in macchina prima che potessi raggiungerla di nuovo. Ho fatto un respiro profondo, infilando le mani nelle tasche dei pantaloni per nascondere eventuali rigonfiamenti visibili e ho fatto un cenno a due signore che passavano di lì, guardandomi con un'espressione leggermente indignata.

Eccellente! Ora sarei diventata nota nel quartiere di Camila come la fidanzata depravata che si eccitava in mezzo alla strada solo per aver visto un'adolescente indossare un vestito troppo corto.

Ho fatto il giro della macchina, poi mi sono messa al volante.

"Pronta a visitare la mia futura casa?" chiesi con entusiasmo, mettendo in moto la macchina.

Il sorriso lasciò immediatamente il suo viso e Camila si limitò ad annuire mentre si aggiustava la cintura di sicurezza, sembrando evitare di proposito il mio sguardo. Ho messo una mano sulla sua coscia e ho premuto quel punto, attirando la sua attenzione.

"Cos'è successo, piccolina?"

"È solo che...non mi piace che tu debba uscire di casa per causa mia" mormorò posando la sua mano sulla mia, facendo scorrere le dita sulla mia pelle in una carezza senza pretese.

"Non è colpa tua. Lo faccio perché non posso più restare in quella casa e sopportare il comportamento dei miei figli. Se c'è qualcuno da incolpare per questo, sono loro."

"Ma se non fosse per me–"

"Se non fosse stato per te, amore mio, non avrei mai scoperto cosa vuol dire amare così intensamente" dissi con fermezza vedendola arrossire leggermente, ma sulle sue labbra apparve nuovamente il sorriso "Non dimenticarlo mai, ok? È grazie a te che riesco ad affrontare tutta la mia vita con così tanta facilità. Se non fosse stato per te, probabilmente adesso sarei sul punto di divorziare, infelice e mi trasferirei nell'appartamento dei miei genitori. Le cose non sarebbero cambiate molto. La differenza adesso è che ho qualcuno dalla mia parte. Qualcuno che amo così tanto da rendere insignificanti tutti i miei problemi."

Le sue dita si intrecciarono con le mie mentre il suo viso assumeva una bellissima tonalità di rosso. Conoscevo quel modo di arrossire. Camila non si vergognava di me. Non riusciva proprio ad abituarsi al fatto che la amavo così tanto ed ero in grado di mostrare facilmente quell'amore. Potevo contare sulle mie dita il numero di volte in cui aveva detto chiaramente che mi amava. Naturalmente trovava sempre il modo di dimostrarlo in altri modi, ma era sempre bello sentirselo dire.

Parcheggiai l'auto nel seminterrato del palazzo situato sulla Fifth Avenue e camminammo fianco a fianco, mano nella mano, fino all'ascensore che ci avrebbe portato al ventitreesimo piano.

"Non farti spaventare dall'appartamento, okay?" l'ho avvisata "Mia madre ha un gusto un po'..."eccentrico in fatto di decorazioni. È tutto un po' troppo esagerato."

7 minuti in paradiso || Camren G!P || Traduzione ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora