Quella sera tornai a casa stanca dalla giornata di lavoro, ma ancor di più dal pomeriggio con Camila. Volevo andare a letto e svegliarmi il giorno dopo. Ma quando sono entrata nella stanza e ho visto il letto ricoperto di petali di rose rosse e una scatola al centro, il tavolino nell'angolo apparecchiato per una cena romantica con candele e tutto il resto, ho subito capito che la mia idea non sarebbe andata a buon fine.
Mi sono avvicinata al letto dove si trovava la scatola, vedendo un piccolo biglietto con scritto semplicemente "aprilo" nella calligrafia familiare di Diana.
All'interno, in mezzo alla carta velina stropicciata, c'erano due biglietti aerei per l'Australia oltre a diverse cartellette di safari e foto delle più belle attrazioni turistiche del Paese.
"So che hai sempre desiderato farlo" disse Diana e io mi voltai, vedendola in piedi davanti alla porta dell'armadio con un piccolo sorriso "L'ho comprato per novembre, per il nostro ventesimo anniversario. Ho già programmato tutto. Volo, hotel, escursione. Tutto quello che devi fare è essere d'accordo."
"Andrai in vacanza a novembre?" chiesi, inarcando un sopracciglio. Avevamo cercato di organizzare le nostre vacanze per questo mese negli ultimi cinque anni e non aveva mai funzionato. Di solito a causa sua "Non fare promesse che non puoi mantenere, Diana."
"Ho già parlato con il mio capo. Tutto è organizzato" mi assicurò, parlando velocemente mentre si avvicinava "Ho già scelto la persona che mi sostituirà e questa volta non posso sbagliare. Ti prometto che questa volta non tornerò sui miei passi. Andrà tutto bene, mia cara. Andiamo insieme."
"Se cambi idea all'ultimo minuto-"
"Non lo farò!" mi interruppe frettolosamente mettendomi le braccia attorno alle spalle e abbracciandomi, continuando a parlare vicino al mio orecchio "Giuro che non lo farò. Mi dispiace per questo fine settimana. Ero egoista. Sono davvero dispiaciuta. Per favore, dimmi che verrai con me a novembre. Per favore."
"È l'Australia, Diana" Le ho ricordato "Come hai appena detto, andare in safari è qualcosa che ho sempre desiderato fare. Inoltre, è il nostro anniversario. Come posso rifiutare?"
"Davvero?" chiese, staccandosi quel tanto che basta per guardarmi.
"Davvero" confermai con un sorriso, abbracciandola a mia volta quando lei si gettò nuovamente tra le mie braccia.
"Mi sei mancata questa settimana."
"Anche tu" mormorai baciandole i capelli "E comunque, sei bellissima."
"Davvero?" chiese, staccandosi e facendo una piccola piroetta, mostrando il suo corpo da tutte le angolazioni "Oggi ho avuto un incontro con il direttore nazionale. Volevo solo impressionare."
"Beh, sono impressionata anche io" dissi tirandola indietro e coprendole la bocca, baciandole lentamente le labbra mentre la mia mano scendeva sulle sue natiche che quella attillata gonna nera lasciava così segnate.
Diana rise contro la mia bocca prima di allontanarsi portandomi con lei al tavolo, dove cenammo parlando della nostra settimana. Quando l'ho trascinata a letto più tardi quella notte, però, ho dovuto impegnarmi più del solito perché non si accorgesse che ero stanca e che non avevo nemmeno la minima traccia di arrapamento accumulato. Dovetti quasi fingere un orgasmo, ma quando si è messa a quattro zampe per me, tutto quello che dovevo fare era immaginare di essere di nuovo nell'appartamento di Camila e che c'era la mia bambina lì con il culo in alto per me. Dopodiché, il divertimento è arrivato facilmente.
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"Hai visto quella bionda che è andata con Zayn alla gita in spiaggia?" chiese Diana mentre tornavamo a casa.
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7 minuti in paradiso || Camren G!P || Traduzione ITA
FanfictionLauren Jauregui è una donna sposata, ma finisce per essere coinvolta più del dovuto con Camila Cabello, una compagna di liceo dei suoi figli. ATTENZIONE: Questo è un adattamento di una fanfic dell'autore Lele Marques. Storia originale sul profilo di...