Capitolo 14: Un mese

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Il cuore mi martellava nel petto mentre cercavo di riprendere fiato, il respiro era così irregolare e pesante che mi faceva male il petto. Ma nonostante ciò, avevo un enorme sorriso sul viso. Solo non grande quanto la ragazza nuda e sudata accanto a me.

Camila era completamente distesa sul letto, sdraiata a faccia in giù, con i capelli appiccicati alla schiena e il suo viso aveva ancora quel colore rosso intenso causato dai movimenti troppo veloci e forti. Sapevo che i suoi muscoli probabilmente avrebbero protestato per il dolore il giorno dopo, ma non potevo fare a meno di essere così felice. Il fatto che si fosse gettata tra le mie braccia, letteralmente, quando mi aveva aperto la porta era qualcosa che contribuì notevolmente a far sì che la mia eccitazione arrivasse quasi al limite. Un altro fatto era che quel giorno sembrava ancora più bella, indossando solo un vestitino blu che le copriva a malapena le gambe. E il fatto che non ci vedessimo da lunedì era la cosa che ha giovato di più a tutto ciò.

Nemmeno un minuto dopo eravamo completamente nude, i vestiti cadevano nella sua stanza e poi l'ho gettata sul letto senza alcuna cura, coprendo il suo corpo con il mio.

In quel momento nessuna delle due era troppo preoccupata nel fare i preliminari, e io non ho fatto altro che mettere una mano sul suo sesso trovandolo bagnato e sono entrata subito in lei. Il suo corpo si inarcò contro il mio, le sue gambe si avvolsero attorno ai miei fianchi e io stabilii un ritmo veloce e costante. Ogni volta che sentivo avvicinarsi l'orgasmo rallentavo, torturandoci entrambe, per poi andare ancora più veloce, facendo uscire dalla sua bocca un gemito di sorpresa ogni volta che lo ripetevo.

"Ti piace così?" le chiesi tra i denti stuzzicandola a quella velocità, facendo rimbalzare il suo corpo sotto il mio. Quel tuo tipico "uhmm" è stata l'unica risposta che ho ricevuto, però "Dimmi. Dimmi che ti piace quando vado così veloce."

"M-mi piace..." balbettò, solo perché i miei movimenti non le permettevano di parlare in modo coerente "...così. Veloce."

Con mio sgomento Camila rotolò sotto di me, come per rafforzare le sue parole e dire quanto le piaceva ed è stato lì che ho quasi esagerato, spingendo così forte che la sentii gemere di dolore. Ovviamente mi sono fermata, scusandomi, preoccupata per lei.

"Va tutto bene" mi rassicurò, ansimando e posandomi entrambe le mani sulle spalle, questa volta facendo attenzione a non graffiarmi su mia richiesta "Non fermarti. Per favore, non fermarti."

E ovviamente ho ripreso presto la stessa velocità di prima, facendo attenzione a non esagerare, finché non l'ho sentita venire tremando violentemente. Ho continuato a muovermi questa volta più lentamente trattenendo il mio sperma, e poi mi sono allontanata un po', inginocchiandomi tra le sue gambe. Il suo corpo stava ancora sperimentando gli spasmi dell'orgasmo quando le sollevai entrambe le gambe, tenendole alte per le caviglie e la penetrai di nuovo, sentendola ancora più stretta a causa della posizione.

"Fa un po' male" mormorò Camila, posandomi una mano sulla pancia quando cercai di andare più veloce.

Sapevo che quella posizione non era molto comoda per le donne, anche se per me era così piacevole, ma ero felice che Camila avesse avuto il coraggio di parlare invece di sopportare il dolore in silenzio solo per farmi piacere. Allora ho semplicemente lasciato che le sue gambe si aprissero di nuovo e l'ho tirata su, facendola sedere sul mio membro, guidando il suo corpo su e giù. Cercando sostegno sulle mie spalle Camila cominciò a muoversi su e giù da sola, saltando sul mio membro, e le mie mani andarono alle sue natiche stringendo forte la sua carne morbida.

"Così! Cavalca il mio cazzo. Più veloce" chiesi gemendo tra i denti quando lei rispose, la mia mano si muoveva come se avesse vita propria mentre le schiaffeggiavo delicatamente il sedere. Camila non mostrò alcuna reazione e pensai che forse ancora una volta avevo esagerato, così mi controllai per non finire per farlo di nuovo per sbaglio, limitandomi a continuare a stringerle le natiche "Che bel culo, piccolina. Fammi vedere di più, andiamo. Mettiti a quattro zampe per me."

7 minuti in paradiso || Camren G!P || Traduzione ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora