7 minuti in paradiso || Camren G!P || Traduzione ITA

Capitolo 12: Rilassati, piccola

"Avresti portato questa roba alla casa sulla spiaggia?" chiesi con tono rauco, ricordandomi che aveva detto che non avrebbe cambiato molto delle cose che aveva messo in valigia per l'altro viaggio.

"No. L'ho comprato ieri sera, dopo che hai chiamata" rispose, dopo che mi sedetti sul bordo del letto e la avvicinai lasciandola in piedi tra le mie gambe "Ecco perché avevo così sonno stamattina. Sono uscita di nascosto da mia madre, e mi ci è voluto un po' per trovare qualcosa di interessante per oggi."

"La scelta mi piace molto" commentai facendole scorrere le mani sui fianchi e risalendo ulteriormente, toccando il tessuto trasparente del suo top "Ma ti dispiace se lo tolgo?"

"Aspetta" mi ha chiesto facendo un passo indietro quando ho preso la mia maglietta facendo il gesto di togliermela "Posso chiederti una cosa prima?"

"Quello che vuoi" risposi senza esitazione.

"Posso dirigere io oggi?" chiese Camila a bassa voce, e un leggero rossore si diffuse sul suo viso. Incapace di dire nulla a quella richiesta mi limitai ad annuire, deglutendo a fatica quando la vidi avvicinarsi di nuovo "Dimmi se sbaglio qualcosa, ok?"

"Ok" mormorai semplicemente seguendo i suoi movimenti quando portò le mani al mio collo, trascinandomi in un lento bacio.

Le sue dita delicate che mi accarezzavano la nuca trasmettevano tremori attraverso il mio corpo ogni cinque secondi. Non sapendo se Camila volesse guidare attraverso ogni fase di quel gioco, non ero sicura se avrei potuto toccarla o no. E anche se le mie mani prudevano nel sentire la sua pelle, restavo immobile, aspettando che lei mi guidasse nella giusta direzione.

Risposi al bacio, affascinata dal suo coraggio nel fare le cose per la prima volta. Quando abbassò le mani sui miei fianchi con l'unica intenzione di sollevarmi e togliermi la camicetta, la sua mano urtò accidentalmente il mio membro che già cominciava ad eccitarsi per la situazione, facendomi gemere contro la sua bocca.

Ho aspettato pazientemente che finisse di togliermi la camicia e Camila è tornata presto sui miei fianchi, questa volta per togliermi i pantaloni lasciandomi solo con la biancheria intima. Lei poi si avvicinò di nuovo a me, riprendendo il bacio, ma rimase poco tempo sulle mie labbra, scendendo fino al collo e al seno. Ho appoggiato le mani sul materasso dietro la mia schiena dandole più spazio, inclinandomi leggermente all'indietro e lei ha continuato con i baci, scendendo più in basso e raggiungendo il mio addome, mentre le sue mani scivolavano lungo la mia coscia, fino al ginocchio e poi all'inguine. Quando le sue labbra raggiunsero l'elastico delle mie mutande, ero così dura che non c'era quasi più abbastanza spazio, facendo apparire la testa del mio membro fuori dai boxer.

Lentamente ha spostato le mani su quel pezzo, tirando l'elastico e poi facendolo scivolare verso il basso mentre sollevavo i fianchi.

Nei minuti che seguirono mi sentii completamente persa. Quando la sua piccola mano avvolse il mio membro, proteggendolo tra le sue dita calde, un brivido intenso percorse il mio corpo facendomi rabbrividire. E poi cominciarono i movimenti, su e giù, dapprima lentamente.

"Guardami" le chiesi tra i denti quando lei intensificò i suoi movimenti, stringendomi più forte e andando un po' più veloce. Camila fece presto quello che le avevo chiesto, tenendo i suoi occhi color cioccolato fissi nei miei "Posso toccarti?"

Camila si limitò ad annuire leggermente, senza mai distogliere lo sguardo dal mio e senza fermare i suoi movimenti. Nemmeno quando le mie mani si allargarono sui suoi seni, toccandola e stuzzicando i suoi capezzoli già teneri da sopra il tessuto sottile dei vestiti che indossava. Ho spostato le mani più in basso, avevo bisogno di sentire meglio il suo corpo e solo quando ho raggiunto le sue natiche ho sentito che non c'era niente sotto quei minuscoli e larghi pantaloncini di seta, fatti di un tessuto così leggero che mi permetteva di scostare la parte tra le sue gambe e rivelare il suo sesso.