Capitolo 8

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Entro in uno stato di scoch. Mi sembra assurda una cosa simile, ma questo spiegherebbe tutti i miei incubi notturni e il mio carattere. Ad owgwarts non mi sono mai sentita veramente a kasa ... ORA CAPISCO TUTTO. Non ho mai avuto nemmeno una particolare propensione per l'umanità, adesso ancora meno dopo quello che è successso.

Comando loro un est per verificare che quello che dicono è vero. Come risposta, loro prima si inginocchiano e poi dicono: "Ogni suo ordine è un desiderio".

Un sorriso compare sul mio vios: maai prima d'ora qualcuno mi aveva trattata così bene.

Mi atteggio con aria di sufficenza intorno a loro, e chiedo: "Quando e dove somo nata?" "Un cenerdì 17 di 14 anni fa a Caltanissetta!2. "

"ESATTO! Ora sì che mi posso fidare di voi :) "

"Alzatevi." Ordino. Loro si rialzano obidienti dal loro incino.

Ghigno con soddisfazione. So che fanno tutto ciò che voglio e mi sento una quiin.

"Chloe!!! CHLOEEE!!!!"

sento in lontananza delle voci chiamarmi. O no! Sono i proff!! Mi stanno cerchiando!

SE non cene andiamo subito loro ci troveranno!!! D:

"Sbrigatevi, dobbiamo andarcene!!!1"

anche i ragni si agitano e quello che precetentemente mi aveva portata in grempo mi si avvicina con occhi preoccupanti ... sembra che vuole dirmi qualcosa, ed inizia a fusare. Lo accarezzo, mi giro verso i tipi e sentenzio: "aggrappatevi al primo ragno che trovate e fuggite come il vento ... velociii!!1!".

e tutti insieme ci addentriamo nell'ombra.

Nel mezzo del mio cammin, mi sono ritrovata in una fossa di ragni ... MA NE SONO USCITA CAPOCOLONIA. Ora anche loro fanno tutto quello che dico, però hanno mangiato uno dei due tizi perché era troppo scorputico con loro. A me, questo evento, non a fatto ne caldo ne freddo, ma il signore cui vicino a me, non la pensa allo stesso modo. Chiaramnete non osa dirmi nulla, però lo leggo dai suoi occi.

Mi chiedo perché a tanta paura di me, quindi provo a capirne un po di più: "Siamo fuorilegge ... ora dove andiamo?" - Io sono da anni un fuorilegge ... ma ho chi mi accoglie, e sta cercando poprio te."

"e sentiamo, chi sarebbe d preciso?!" ***** rullo di tamburi ***** "IL SIGNORE OSCURO, VOLDEMORT IN PERSONA!!!!11!1

"Ma se è morto!!1" esclamo. Tutti lo sanno.

"Non è morto, è semplicemente stato trasformato inuna spece di mini feto incavolato nero."

"eih! Non parlare cosi del mio genitore!!"

"Scusate, non intendevo offendere la mia Signora con le mie parole, stavo solamente cercando di descrivere come lo ha ridotto Harry potter. "

Una vampata di fuoco mi sale dallo stomaco al cervello e per una volta mi reno conto che Malfoy c'aveva visto giusto. Stupido Potter! Mi hai tolto l'unica possibilità di vivere con una familia!!!!!!11!!!!!!!!

E a questo punto mi sorge una domanda: "MA MIA MADRE CHI È!?!?!?!?!?!?!?!!?!'1'!!?!?

Provo a riferirla al mangiamorte, che però dice di non sapere nulla e che non sarà lui a rispondere a ogni mia curiosità; c'è chi m'aspetta..

Mi porge il braccio facendo un' angolo di 90°.

Mi appendo a lui e di colpo mi sembra di essere a gardaland. Tutto scorre veloce e sento il vuoto nello stomaco; il tempo di pensarlo e mi ritrovo all interno di quella che sembra essere una vecchia casa abbandonata e buia.

Corro in un angolo e vomito. Che nausea!!!1,

"ci siamo smaterializzati?"

"Sì."

E senza dirmi nulla mi abbandona in quella sala senza più guardarmi in faccia e si dirige in gran fretta verso le scale. Per un po percepisco i suoi passi lontani da me per poi udire solo il silensio.

Sono agitata, non so cosa aspettarmi e forse è stato tutto un grande errore.

Poco dopo un gruppo di persone incappucciate compare smaterializzandosi ai piedi delle suddette scale mentre dei passi iniziano a risuonare sopra la mia testa.

Tutti sembrano tesi e io non capisco il perché... fino a quando il tipo di prima non scende con qualcosa in mano.

Tutti i presenti allungano il braccio sinistro e tirano su la manica per mostrarmi il famoso Marchio Nero tipico dei mangimorte e mi fanno cenno di fare lo stesso.

Ma io no cel'ho!!!

Solo ora capisco che me lo vogliono fare. Quello più vicino a me mi si avvicina con la bacchetta stretta in pugno e appoggia la punta sul mio avambraccio.

Un forte dolore accompagnato con un forte bruciore mi fa venire voglia d urlare ma soffoco le grida nella mia gola perché non voglio apparire debole ai loro occhi.

Abbasso lo sguardo e un serpente uscente da un teschio è comparso proprio li dove ha messo la bacchetta.

ORA SONO UNA DI LORO. E sono certa che nessuno di questo gruppo mi tradirà come invece anno fatto Gennifer Cheit e Maria.

Una lacrima riga il mio viso ma non riesco a capire se è di gioia o di dolore, ma non ci faccio in tempo a ragionarci che il mangiamorte che mi aveva trovato nel bosco mi cammina davanti a me e scopre quello che stava, o meglio COLUI che stava sotto al telo.

È MIO PADRE.

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