IL NOSTRO PASSATO

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Pov. Evelin
-cosa stai dicendo Evelin, in c-che senso siamo in pericolo-
la voce di Cristal mi rimbomba nelle orecchie, la sua voce era spezzata dalla paura, e come se avesse già capito a cosa è a chi io mi stessi riferendo, sentii i miei occhi riempirsi di lacrime
-mi d-dispiace c-crisral, non sono stata abbastanza f-forte, l-loro ci han...-
Non riuscii neanche a finire la frase che vidi cristal lasciarsi cadere al suolo, il suo battito era accelerato, e si poteva sentire chiaramente
-CRISTAL!!!-
Subito Josh corse ad aiutare la sua ragazza, mentre lo sguardo di tutti gli altri era puntato su di me
-Evelin, di cosa stai parlando perché cristal ha reagito così-
Fu Emma a riportarmi alla realtà, anche se dalla mia bocca non uscì neanche una parola
-Evelin dobbiamo parlare, a causa nostra ora sono in pericolo anche loro, non possiamo più tenercelo per noi-
Cristal aveva ragione, tutta questa situazione, il nosto passato era ritornato più prepotente che mai a bussare alle nostre porte,  e questa volta rischiava di coinvolgere anche persone che in tutta questa meda non centravano niente.
-Cristal, i-io non ci riesco, fa troppo male-
Voltai lo sguardo sulla mia amica, che stavolta aveva uno sguardo furioso in volto, sussultai, non l'avevo mai vista così furiosa, i suoi occhi erano iniettati di sangue, e la sua pelle fumava dalla rabbia, le sue mani erano contratte in 2 pugni
-tutto questo tempo sei stata con loro vero, ti hanno rapita-
Abbassai il capo senza proferire parola
-Cosa ti hanno fatto Evelin, COSA CAZZO TI HANNO FATTO-
Ancora silenzio, la vidi avvicinarsi a me  più furiosa che mai
-PORCA PUTTANA EVELIN VUOI RISPONDERMI-
mi afferrò per un polso e dei gemiti di dolore uscirono dalle mie labbra, i lineamenti del suo viso si addolcirono all'istante, e come se avesse riacquistato il controllo della sua mente.
Con la sua mano tremante si avvicinò all'orlo della mia maglia e piano inizio ad alzarla, si blocco di colpo quando vide il mio corpo, tutti rimassero paralizzati, tutti compreso lui, il mio sguardo ricadde proprio su di James, che guardava il mio corpo con stupore, come se fosse la prima volta che notava realmente quanto io fossi distrutta.
Cristal inizio a piangere supplicandomi di parlare, a quel punto fu proprio james a interrompere quel silenzio assordante che si era creato
-EVELIN TI DECIDI A PARLARE, CHI È STATO A FARTI QUEI  SEGNI?, DI COSA STAVATE PARLANDO PRIMA?, PERCHE DOVREMMO ESSERE IN PERICOLO? E SOPRATTUTTO COSA CAZZO TI HANNO FATTO?, VOGLIO SAPERE TUTTO-
Era furioso e impaziente si sapere, ma questa volta riuscii a capire che non era furioso con me, ma bensì furioso per me, per quello che da lì a poco gli avrei raccontato.

-Va bene, vi racconteremo tutto, ma spostiamoci in soggiorno, sono esausta-
Mi sentivo senza forze, avevo bisogno di sedermi, anche perché il nostro racconto sarebbe stato molto lungo e pieno di dolore.

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