Pov. James
Come immaginavo Evelin si rifiutò, bhe più divertimento per me pensai, entrai in quella sudicia cella, avvicinandomi in modo molto calmo e intimidatorio a lei, la mia preda.
Evelin iniziò a tremare, e calde lacrime scesero giù dal suo viso, oooo faceva bene a piangere, la incatena alle sbarre della cella e iniziai a spogliarla per mettergli i suoi nuovi indumenti,
Terminato il tutto la guardai con uno sguardo soddisfatto, era bellissima. Intravidi dei segni violacei su quasi tutto il suo corpo, ma non mi ci soffermai più di tanto, avevo smesso di preoccuparmi per lei, mi ha già abbandonato una volta, non merita la mia pietà, non merita il mio dolore,
Pov. Evelin
Non sembrava più lui, per quanto lo odiassi, james sembrava essersi pentito di tutto il dolore fattomi provare.
Dopo la punizione che mi inflisse il giorno in cui scappai non mi toccò più (in quel senso), invece mi sbagliavo, ho sbagliato a tornare in questa casa pensando finalmente di poter trovare un po' di pace.
Non so perché continuo a combattere per la vita quando essa mi rema perennemente contro, spesso penso che non sia giusto, far soffrire così tanto una persona, farla soffrire per divertimento, certo è da stupidi pensare e cercare un mondo perfetto, tutti soffrono e tutti combattono giorno dopo giorno per dei problemi, ma è diverso, invidio immensamente le ragazze delle quali i problemi maggiori sono "come entrare a far parte del gruppo delle cheerleader", oppure " i miei genitori mi obbligano a far da babysitter, il giorno della festa più cool della scuola",
ecco, pagherei per lottare contro questi "problemi", invece no la mia vita è costantemente sommersa dal dolore, punizioni, fughe, torture e omicidi.
Sono stanca, io volevo solo un po' di pace, volevo vivere come tutte le persone normali, ma alquanto pare questo mio sogno e irrealizzabile, voglio solo che tutto finisca in fretta, non voglio provare più niente, il mio solo pensiero in questo momento è morire, perché forse per me è l'unico modo per vivere finalmente libera da tutti i mostri nell'armadio che mi porto dietro.
Pov. James
Un corpo inerme, era li ferma e immobile, non piangeva più, non urlava più, nonostante i continui calci e pugni, sembrava non essere lì in quel momento, era spaventosa, dopo all'incirca 30 minuti tutta la rabbia, l'odio e il rancore provata per lei in questo ultimo periodo svanì, volevo stringerla forte tra le mie braccia, curarla e proteggerla, ma non potevo mostrarmi così debole davanti a lei, quindi la lasciai lì, sempre inerme e mezza nuda con una strana sensazione nel petto.
2 settimane dopo
Erano passate 2 settimane da l'ultimo incontro con Evelin, non ero più andato da lei, dovevo riflettere su tutte l'emozioni provate nell'ultimo periodo, dalla sua fuga, dalla sua punizione fino alla vicenda della cella, bhe ho pensato parecchio e non posso negare che quella ragazzina a cambiato tutto il mio mondo e forse ho sbagliato a trattarla in quel modo, perche non posso negare di aver provato forti emozioni quando lo rivista, voglio fare una pazzia, la voglio al mio fianco, al comando del mio clan. Non so se funzionerà, ma ci voglio provare, e voglio spaccare la faccia a colui che ha osato toccarla, tutti quei lividi sul suo corpo non può esserseli causata da sola, come hanno osato, giuro su dio che li faro soffrire.
"Ancora niente, si rifiuta di mangiare", alex mi comunica che anche oggi Evelin non ha toccato cibo, questa situazione mi stressa, sono 2 settimane che non fa un pasto decente si rifiuta di mangiare, non so cosa fare, ora mi pento inmensamente di tutto quello che ho fatto, avrei dovuto ascoltarla, avrei dovuto proteggerla.
Mi restava solo una cosa da fare, una cosa che non avrei mai pensato di fare, tantomeno per una ragazza.... devo confessarle tutto, tutto quello che provo, e scusarmi con lei.
Mi diressi in quelle sudice celle, non sapevo cosa le avrei detto, sapevo solo che mi sarei dichiarato, sto impazzendo al pensiero di averla qui, ma di non poterla considerare la mia donna, arrivato davanti a lei rimasi pietrificato la ragazza bellissima piena di forza, vitalità e testarda che conoscevo non era più li, ma aveva lasciato posto ad una ragazza spaventata e sottomessa, mi avvicinai con molta calma, mi inginocchiai e iniziai il mio monologo completamente improvvisato, non la stavo guardando in faccia ero troppo spaventato, e imbarazzato per tutto il dolore fattogli provare, ma sapevo che stava ascoltando, o almeno lo speravo, purtroppo non ottenni nessun risultato, ero distrutto, ormai avevo distrutto l'unica cosa bella di tutta la mia vita, stavo per andarmene quando una manina debole mi afferrò delicatamente, Evelin mi guardò con uno sguardo talmente stanco, mi faceva pena, perché sapevo che quel dolore in parte era colpa mia "ti prego portami via di qua" e per me fu finalmente felicità.
Pov. Evelin
Quelle parole, erano belle, dolci, ma per me non avevano più significato, mi aveva fatto soffrire troppo, non potevo più fidarmi di lui, ormai il mio obbiettivo era soltanto abbandonare questo mondo, una volta per tutte, ma se voglio riuscirci prima devo uscire da qui.//////////////////////////////////////////////////////////////////
Ciao ragazzi, finalmente sono tornata, vi chiedo infinitamente scusa per l'attesa ma sono stata impegnata per molti motivi......
E volevo ringraziarvi per il sostegno, vi voglio bene❤❤❤
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AMORE VIOLENTO
Teen FictionEvelin, ragazza dolce, solare e gentile con tutti, costretta a scappare dalla sua crudele e mafiosa famiglia James, ragazzo freddo e violento, al comando di una delle più importanti e crudeli organizzazione mafiosa russa. - - che rapporto avranno...