Capitolo 14

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Oblio.
Significa perdita di ogni memoria e ricordo.
Deriva dal latino oblivium , composto da ob- "verso" e liv- "scolorire, divenire oscuro".

E nell'appartamento al quarto piano, di uno dei palazzi al centro di Roma, erano tornati i "giorni neri" in cui, Michelangelo voleva solo sparire dalla faccia della terra, scolorire e perdersi tra le lenzuola del suo letto.
In quei giorni, Michelangelo viveva per inerzia.

Mickey quella mattina si svegliò alle 12:00.
Non era andato a lezione e non si era neanche alzato per andare a fare pipì.
Era rimasto disteso sul letto ad osservare il soffitto.

Si sentiva triste, e pensò "forse se piango, mi sentirò meglio".
C'ha provato, c'ha provato tantissimo, ma non usciva nulla dai suoi occhi cerulei.

<<There is a -prese un respiro profondo- starman waiting in the sky >> cantò per quasi un'ora quella notte la mamma di Michelangelo, lui era disteso nel suo letto, sua madre, invece, era inginocchiata dinanzi a lui e gli carezzava la testa.
<<Smetterei mai di piangere mamma?>>
<<Un giorno mio piccolo Angelo saremo felici>>
<<Perché non ora?>>
<<Perché non è il momento giusto>>

<<Pronto?>>
Silenzio.
<<Ei, stavo finendo di leggere un libro, poggerò il cellulare sul comodino così potrai farmi compagnia, va bene?>>
Ancora silenzio.
A questo punto, si sentirono dei rumori del materasso di un letto, poi un tonfo: il cellulare era stato poggiato su una superficie.
Mickey rimase immobile tutto il tempo.
Aveva il cellulare, poggiato sul cuscino, poco distante dal suo viso.
Rimase in silenzio ad ascoltare il rumore della carta che veniva sfogliata dall'altro capo del telefono.

***

<<Che sta a fa? >>

<<Sta in silenzio al telefono con Leo, direi che per ora si sta comportando come sempre>> disse Ralph dopo aver poggiato l'orecchio alla porta chiusa della camera di Mickey.

<<E che facciamo? Usciamo e lo lasciamo solo?>>

<<Donnie io devo lavorare, altrimenti non posso pagarmi l'affitto e tu tra mezz'ora hai un esame. >>

<<Cazzo>> rispose Donatello portandosi le mani dietro la nuca.

<<Ralph ti giuro sono preoccupato da morire. >> aggiunse camminando verso il salone.

<<Donnie, non è che solo tu sei preoccupato per Mickey. Lo sai che gli voglio troppo bene, ma devi pensare che c'è Leo al telefono con lui e che per qualsiasi cosa ci chiamerà immediatamente.>>

***

<<Bella Iris, buongiorno, come stai?>>

<<Buongiorno Gio', tutto bene, ho molte novità sai?>> disse Iris poggiando il vassoio sul tavolo.
Porse al suo amico anziano il cappuccino e il cornetto vuoto che aveva richiesto.

<<Dimmi tutto>>

<<Ho mandato a fanculo Chiara e sono andata a vivere in un appartamento con tre ragazzi, ma ci starò per un mese e mezzo, prima che ritorni il loro quarto coinquilino>>

<<E quando li hai conosciuti questi ragazzi?>>

<<oramai due settimane fa>>

<<Non credi sia presto? Li conosci bene?>> chiese preoccupato Giovanni.

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