Capitolo 8

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<<Sono a casa!>> disse Ralph poggiando le chiavi sul comò.

<<Ei>> disse Mickey raggiungendolo.

<<Allora? Com'è andato il trasloco?>> chiese Raffaello togliendosi le scarpe e mettendole dentro la cesta.

<<Abbiamo avuto una discussione con la sua coinquilina...>>

<<E quindi?>>

<<Quindi ora si è chiusa dentro la stanza di Leo e non si fa viva da più di quattro ore.>>

<<Ma che è successo?>>

<<La sua coinquilina le ha dato uno schiaffo e le ha dato della puttana>>

<<Posso andare da lei?>>

<<Provaci, io e Donnie abbiamo bussato ma lei non vuole che entri nessuno>>

<<Ok, ci proverò anch'io>> disse Raffaello preoccupato.

Bussò alla porta, dietro di lui Michelangelo si era portato il pollice alla bocca e si stava mangiando l'unghia.

Iris non rispose.

<<Forse dorme>> disse Michelangelo cercando di autoconvincersi.

<<No, non sta dormendo. Sta leggendo qualche libro, sento le sue dita che sfogliano la carta. >>

Raffaello ribussò.
<<Iris, sono Ralph, posso entrare un attimo?>>

Lei non rispose ancora, così Raffaello si girò verso Michelangelo, si guardarono e annuirono entrambi.
Tacitamente, avevano deciso di entrare.

Raffaello aprì la porta e insieme a Mickey entrarono dentro la cameretta e rimasero di stucco.

Donatello era lì, con le cuffie nelle orecchie e sfogliava un libro dell'Università seduto sul letto e con la schiena poggiata al muro.
Iris aveva la testa sulle gambe del ragazzo e dormiva cullata dalle carezze di Donnie sui lunghi capelli neri.

Raffaello mimò con la bocca e con la mano (🤌🏻) un "che cazzo stai a fa' " , Donnie scoppiò a ridere, Michelangelo invece si avvicinò ad Iris e la osservò con sguardo sereno.

Era preoccupato per lei.
L'aveva vista sconvolta dopo che erano usciti dall'appartamento con gli scatoloni in mano.
Una volta in macchina, Donatello la fece sedere sul sedile anteriore e le disse che ci avrebbero pensato lui e Mickey a portare giù il resto e che lei sarebbe dovuta rimanere lì e rilassarsi e che i due ci avrebbero messo poco tempo.

Da quel momento in poi Iris rimase in silenzio.

Tornati all'appartamento dei ragazzi, tutti e tre scaricarono la macchina e portarono su gli scatoloni.
Li poggiarono a terra dentro la stanza, in seguito Donnie e Mickey decisero di lasciarla sola nel sistemare le sue cose; ma passarono le ore e lei non si fece più sentire.

Michelangelo e Donatello rimasero in salone, il primo seduto sul divano con i libri in mano dell'Università e sulle spalle la sua coperta arancione; il secondo invece era seduto al tavolo e fissava a vuoto il libro di matematica.

<<Donnie, che facciamo? >>

<<Non lo so, sono un po' preoccupato sinceramente >>

<<Io vado da lei>>

Donnie annuì e Michelangelo si alzò con ancora la coperta arancione sulle spalle e si diresse davanti la stanza di Leo.
Bussò due volte.

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