Capitolo 27

17 2 1
                                    

«Ma lo hai visto bene?»

«Azzu', non mi dire che ti piace Michelangelo» disse sorpresa Alex.

«Beh, non è brutto, no?»

«Non è il mio tipo»

«Certo, il tuo tipo è un morone con gli occhi neri e la pelata e che si chiama Donatello, giusto?»

Alex spinse scherzando Azzurra.

«Va bene, hai ragione»

«Però davvero, non l'hai visto? Mickey dico, non Donnie», Alex fece di "no" con la testa, «davvero? Non hai notato i suoi bellissimi occhi azzurri? E il sorriso? È così carino»

«Azzu', me stai a fa' paura» disse ridendo Alex.

***

«Io vado, ci vediamo dopo, ciao Iris» disse Leonardo uscendo dal portone.

Leo scese la prima rampa di scale, finché non trovò qualcuno che ben conosceva seduto sulle scale.

«Mickey»

Il finto biondo si voltò: «mi dispiace, non ci riesco» disse sconsolato.
Leonardo si sedette vicino a lui, «è tutto ok, già il fatto di aver avuto il desiderio di uscire è una grande vittoria», Michelangelo annuì, «vieni, torniamo dentro» disse Leo alzandosi.

Michelangelo lo seguì, e tornarono dentro casa.
«Voglio distendermi, ho bisogno di dormire» disse il finto biondo.
«Certo, riposati un pochino, io vado a fare un provino e poi torno subito», si abbracciarono e poi si divisero.

«Leo» lo richiamò Iris, «tutto ok con Mickey?»,«non ce l'ha fatta ad uscire, ha passato quaranta minuti sulle scale» «posso fare qualcosa per lui?» «Dagli il suo tempo» .

«Bene, io vado, di nuovo: ciao» disse Leonardo. Iris si avvicinò a lui e gli lasciò un bacio sulla guancia,«in bocca al lupo per oggi» Leonardo sorrise: «grazie, ci vediamo dopo» stava uscendo dalla porta quando si voltò, «e ti prego, aggiornami su Mickey» «sarà fatto, non ti preoccupare».

***

«Grazie, ti faremo sapere se vogliamo riprovinarti» disse la donna a Leonardo, «buona giornata» rispose semplicemente lui scendendo dal palco.

Riprese la sua giacca lasciata su una sedia, recuperò il cellulare dalla tasca e controllò se Iris gli avesse lasciato un messaggio, ma nulla.

Spensierato stava per uscire dal teatro quando qualcuno lo richiamò alle sue spalle: «Azzurra», la bionda si avvicinò, «fai il provino per dirty dancing?» «Sì, ho appena fatto, tu?» «Io devo fare la prima prova come cigno bianco. Mi hanno scelta e tra otto mesi partirò» Leonardo rimase colpito. «Cigno bianco, eh? Ti si addice, congratulazioni» «Grazie mille», Leo stava per allontanarsi,«aspetta, ho una domanda» , «dimmi tutto» rispose lui, «qual è il vero motivo per cui ieri Mickey non è venuto?» .

«Mi dispiace, veramente tanto, ma non posso essere io a dirtelo» , «è così grave?» «Parlane con lui, e capirai tutto. Ciao Azzurra, a stasera!» Disse infine allontanandosi.

***

«Ed ecco a lei il resto, buona giornata» disse Raffaello porgendo la brocca di vetro ad una signora.

Rimasto solo in negozio riprese a passare la scopa dietro il bancone.
«Senza parole ti scriverò
Una canzone che tra di noi
Racchiude le mille incertezze ma
Sono sicuro ti piacerà
Ascoltala quando non ci sarò
E prova a giocare come sai tu
Tra le pareti di questo pensiero
Quanto è vero
Più di prima
Ancora, ancora»

Quattro più unoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora