Capitolo 31

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«Attento alla posizione del corpo, sei troppo rigido. Cadresti a terra in due secondi se qualcuno ti colpisse» urlò Adriano.

«Che mi colpisse,» rispose Ralph togliendosi i guantoni, «che ti prende ora?»

«Nulla, sono esausto e tra dieci minuti attacco a lavoro» rispose schivo, «dai, dimmi.» Disse Adriano.

«Niente, mi sono svegliato agitato dopo un brutto sogno» «ah- chissà cosa pensavo» rispose il suo allenatore sorridendo.
«A me non viene da ridere sinceramente» «e allora sfogati bene con il sacco. Stai solo scappando così» «non è facile quando dentro la tua testa continuano a risuonare le parole: "Raffaello, il mancato aborto di Fiano Romano", non è per nulla facile.» «E quindi che vuoi fare? Preferisci tenerti tutto dentro finché un bel giorno il tuo corpo e la tua mente esploderanno? Ottima scelta, sei veramente intelligente» «ma che c'entra?» «c'entra perché ti stai tenendo dentro un sacco pieno di rabbia dentro, e non so quanto ancora possa resistere prima che si strappi e fuoriesca il contenuto. Ed ora vai pure a lavoro, per oggi abbiamo finito. Anzi, finché non cambierai testa, non venire. Non ti allenerò così Ralph.»

Raffaello scese dal ring, recuperò i suoi averi e arrabbiato uscì di corsa dalla palestra. Non si cambiò nemmeno.

***

«Buongiorno bella Iris, che faccino stanco che hai, tutto bene?» Iris poggiò sul tavolo il cappuccino e il cornetto semplice al suo amico anziano Giovanni.

«Si, tutto bene, ieri sera sono andata a dormire alle due e alle cinque ha suonato la sveglia»rispose lei sorridendo, «già non hai più l'età per fare serata?»

«A quanto pare i vent'anni non sono così semplici»

«sei ancora una bambina Iris, hai ancora tempo per crescere e maturare»

«sinceramente non so, insomma...se non sono matura ora, quando lo sarò ?»

«Non ti preoccupare, a questa tua domanda potrà risponderti solo il tempo. Per quel che so io, tu sei una ragazza molto intelligente e te la caverai sempre in qualsiasi cosa.»

***

Leonardo era disteso sul letto della sua camera da letto, un lenzuolo gli copriva il bacino, lasciandogli scoperto il busto nudo.
Con una mano portò via dalla sua fronte dei boccoli che gli erano ricaduti sul viso.

«Rue de Sien : le dieci e mezza
Di sera
Là, sull' angolo, c'è un uomo
Che barcolla...è un giovane
Ha un cappello
Un impermeabile
Una donna lo scuote ...»

Iris, seduta sul letto, con il petto nudo leggeva una poesia di Prevert, Rue de Sein.

«certo son bel pallidi tutti e due
E l'uomo ha una gran voglia di scappare...
Di sparire nel nulla...morire...
Ma la donna ha una furiosa voglia di vivere
E la sua voce
Voce che bisbiglia
Non si può fare a meno di sentirla»

Lei continuava a leggere sorridendo e nascondendo il viso imbarazzato dietro il libro.

«Sei bellissima, potresti quasi fare concorrenza a me» le disse lui allungando una mano verso il suo collo.

«Ti batterei sicuramente.» Rispose lei poggiando il libro da parte e lasciando un bacio lungo il braccio di lui.

«Voglio un tuo bacio qui » disse Leo indicandosi le labbra.

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