Certe persone non si rendono conto, ma vivere continuamente con tanta rabbia e frustrazione è stancante.
È stancante e stressante.«Quanto viene questa busta di croccantini?» Chiese una signora anziana che teneva in mano cibo per gatti.
«2,50€» rispose Ralph mentre continuava a passare la scopa per terra.
«Una che costa meno non ce l'hai?»
«Signora mi spiace, ma quella è la busta che costa meno» «siete dei ladri.» Ralph incassò il colpo, prese un bel respiro e continuò a passare la scopa.
La signora a quel punto lasciò la busta per terra e senza neanche salutare, uscì dal locale portandosi dietro il suo pincher legato al collare.
Come stavo anticipando prima, vivere con questa continua rabbia non giova sulla vita, "ci si abitua lentamente anche all'impiccagione" recita un proverbio tedesco.
Era da sempre che Raffaello si sentiva inadeguato; inadeguato nel suo modo di parlare, di ridere, di lavorare, di amare. In qualsiasi campo, lui si sentiva sempre fuori posto.
Fu condannato a ciò dal momento in cui i suoi polmoni si liberano del liquido amniotico.
Ma da dove si origina questa sua rabbia? Da sua madre.
Sua madre, che aveva il nome di una musa di Esiodo: Talia, era solo una bambina quando rimase incinta di lui; aveva quattordici anni e doveva già assumersi la responsabilità di un'altra vita che aveva in grembo. Il ragazzo che l'aveva messa incinta si rifiutò di riconoscerlo, anzi negò di esserci addirittura andato a letto con lei e fu così che a Fiano Romano si diffuse la storia della piccola Talia, incinta di un bastardo.
«Buongiorno, quanto costa ricevere un saluto da te?»
Ralph si paralizzò sul posto, quella voce era impossibile da dimenticare: «sono troppo costoso per te» rispose lui voltandosi verso la giovane.
«Te l'avevo detto che sarei tornata, scorbutico del cazzo» disse Marla ridendo.
Raffaello la raggiunse, ma non si permise di toccarla, nonostante le sue mani stessero fremendo dal desiderio di poterle anche solo carezzare una mano.
«Com'è andato il viaggio?» «bene, ho solo beccato un vecchio che mi ha russato nell'orecchio al ritorno»
«Iris sa che sei tornata?» «No, sono passata prima da te. Volevo parlarti di una cosa su cui ho riflettuto molto»
Ralph rimase in silenzio, aspettando con ansia ciò che aveva da dirgli, «mentre ero via, non riuscivo a smettere di pensare a te. In aereo stavo vedendo un film e mi sono chiesta: "chissà Ralph cosa ne penserebbe", ed è da lì che ho iniziato a capire che forse, ma dico forse, un po' mi interessi.» disse velocemente.
«Porca puttana» rispose Raffaello inebetito.
«Vabbè, fai finta che io non ti abbia detto nulla allora, già lo sapevo che era una cazzata» disse a questo punto Marla agitata ed imbarazzata, «no aspetta, io ho detto porca puttana, perché porca puttana è ciò che sento anche io. » rispose lui con il viso rosso.
«Davvero?» «davvero Marla, non riesco a smettere di pensare a te. E in questi giorni che sei stata a Parigi, ho capito che mi interessi»
Marla sorrise, «e cosa aspetti ad invitarmi a cena?» «potresti anche invitarmi tu a cena» «fai il galantuomo e sii tu il primo a chiedermelo» rispose lei con tono di sfida.
«Non ci penso nemmeno» rispose lui stando al gioco.
«Allora niente cena,» «potremmo passare direttamente al dolce» «sogna pure Ralph, sogna pure» rispose lei uscendo dal locale.
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Quattro più uno
Romanzi rosa / ChickLitCosa succede quando una ragazza finisce per incontrare un gruppo di quattro ragazzi fuorisede con caratteri completamente diversi? Questa è la storia di Iris, che incontrerà i suoi quattro angeli custodi. Quattro più uno, è una storia di amicizia...