09. An Angelic Breath?

57 12 2
                                    

《L'hai rivisto Blake?》chiede Amber affiancandomi nel lungo corridoio del college.

《Non lo rivedo da quella colazione...sarà passata una settimana》ammetto《ho paura di rivederlo, non voglio aprirmi così velocemente》appoggia la mano sulla mia spalla《devi lasciarti un po' andare, solo un po'...siamo ragazze abbiamo l'intera vita davanti e dobbiamo godercela al cento per cento》.

《Hai qualcosa in mente vero?》sorrido, dato che lei annuisce《Stasera si esce!》urla correndo verso la sua aula ed io la mia.

《Buongiorno ragazzi accomodatevi》un signore sulla trentina si presenta《io sono Carl Price, e sostituisco la professoressa Smith per qualche mese dato il suo incidente》a quest'ultima parola inizia un vociferare《ragazzi buoni, oggi farò una lezione per conoscervi》afferra dal suo zaino un paio di cuffie《adesso chiederò ad ognuno di voi di scendere con il proprio telefono e selezione la vostra canzone preferita o anche la canzone del momento...su questi fogli scrivete una poesia con le prime parole che vi arrivano》osserva la platea.

《C'è qualcuno che vuole iniziare?》chiede, un ragazza due file più dietro alza la mano《prego scendi...tu ti chiami》lo fa accomodare alla cattedra《Stil Baker》.

Passano altri sei ragazzi prima che tocchi a me.

《Il suo nome Signorina》mi passa le cuffie《Diamond Lewis》cerco tra le mie canzoni e metto play a "Cinnamon Girl" di Lana del Rey.

Chiudo gli occhi, lasciando trasportare dalle note.

Parole su parole sorpassano nella mia mente riportandomi a quella notte, lacrime e sangue.

Apro gli occhi e una lacrima riga il mio volto, cerco di non farmi vedere dal prof. ed inizio a scrivere.

Parole intinte di dolore, rabbia e paura, ma anche felicità di averla superata.

《Vuoi leggerla?》sussura il professore, probabilmente avrà notato le lacrime, annuisco.

Mi alzo posizionandomi al centro dell'aula, chiudo per un attimo gli occhi cercando di dimenticare quel ricordo.

《Niente è reale...》alzo lo sguardo, la porta si apre mostrando la figura di Blake.

《Niente è reale...
Il tocco che sembra da parte di un
angelo, ti infligge dolore.
Quasi sovrumano, soffri nascosta tra
le ombre, non lo dici in giro.
Ma continui a piangere sotto quel
tocco che sembra oramai quello di
un diavolo.》il professore appoggia la mano sulla spalla facendomi voltare verso di lui, un applauso dilaga nella stanza contagiando anche lui che mi mima con le labbra "complimenti", probabilmente un suo modo per consolarmi.

《Posso andare in bagno?》sussuro, lui annuisce soltanto.

《Era davvero bella》non incrocio il suo sguardo, non voglio farmi vedere così altrimenti dovrei dare delle spiegazioni《grazie》.

《Cavolo ti ho cercata dappertutto in questi giorni, sembravi quasi scomparsa》apro la porta del bagno《ti aspetto qui》dice Blake.

Come posso dirgli che in questa settimana l'ho evitato?
Non posso dirgli che ho paura di soffrire, gli dovrei raccontare troppe parti di me e non voglio rendermi vulnerabile al suo sguardo.

Sciaquo il viso, prima di uscire.

《Mi sei mancata》incastra il suo sguardo al mio avvicinandosi a me.

《Ed io? Ti sono mancato?》chiede timidamente《si...》.

《Ti va di uscire di stasera?》chiede sorridente《non posso scusami, vado ad una festa》mi mette una ciocca ribelle dietro l'orecchio《capisco, magari ci vediamo lì》mi accarezza la guancia e chiudo gli occhi al suo tocco.

《Vedremo》dico solamente prima di scappare in aula.

Body and SoulDove le storie prendono vita. Scoprilo ora