《Sotto quello sguardo,
Un macigno logora la sua anima
Non lasciando spazio ad essa di volare.
Ma forse una speranza c'è
Il suo sguardo cattura la farfalla
Così blu e così bella
Da farle tornare il respiro》.《Noto un cambiamento in ciò che ha scritto...una speranza》commenta la professoressa《bisogna sempre sperare che qualcosa cambi》mi indica di tornare al posto sorridendomi.
🍂
《Ieri sera sono stata bene, mi sono lasciata andare》sono in chiamata con mio zio, ma dal suo sguardo da "non dire niente" deduco ci sia anche mio padre.
《Cosa vuol dire "ti sei lasciata andare"》ed ecco la voce di mio padre.
《Fratello non ti arrabbiare, cavolo la nostra pallina ha 19 anni》continua mio zio.
《Papà so che hai paura, ma non voglio vivere nella penombra per il resto della mia vita solo per il passato》osservo il suo sguardo che continua a scrutarmi, cercando di leggere i miei pensieri.
《Tesoro lo so, ma stai attenta, tanto prima o poi lo conosceremo》mi sorride cercando di darmi forza, anche se serve più a lui《Ecco se succede qualcosa ci pensa zio Mark》sorrido alle sue parole.
《Papà non devi dirmi niente?》alludo alla sua relazione《Beh niente di che, stiamo uscendo, magari quando torni facciamo te la faccio conoscere che ne dici》dice con un tono di voce pacato, forse per paura di una mia reazione.
《Volentieri, voglio conoscere la donna che fa sorridere mio padre》osservo lo sguardo di mio zio che mi fa segno che mio padre si è baciato, dettaglio che non vorrei approfondire.
《E tu zio ancora niente?》mi fulmina con lo sguardo《Non vi liberate di me lasciandomi in pasto all'amore mi dispiace mi sopporterei per molto tempo pallina》sorrido《non sopporterei mai di non vedere la tua faccia ogni giorno...mi mancate》.
《Noi siamo qui lo sai, camera tua è ancora lì che ti aspetta》dice subito mio padre, mi ha lasciata partire grazie a mio zio, no che lui non voleva ma il non vedermi ogni mattina, il non abbracciarmi ogni sera gli manca, ma non sa che manca anche a me mangiare il gelato il sabato sera invece di uscire.
《Potresti tornare nel weekend》ammette mio zio con il sorriso ammaliante per convincermi《non so devo vedere com'è la situazione con lo studio》abbasso lo sguardo.
Una parte di me prenderebbe la valigia e partirebbe, ma l'altra parte è fuggita da lì perché il peso del passato non mi lasciava respirare.
《Ehi pallina, lascia stare era solo un idea...non devi preoccuparti appena sarai pronta siamo qui ad aspettarti》gli occhi lucidi mi tradiscono ogni volta, e mio zio sà quanto dolore porto ancora sulle spalle e quanto voglio che se ne vada.
《Ci penso, vi voglio bene》gli mando un bacio e loro ricambiano.
Mi avvicino allo specchio e osservo il tatuaggio da cui Blake ha preso il mio soprannome "cerbiatta".
Il piccolo cervo disegnato sulla scapola che copre la cicatrice di quel giorno.
Sfioro con le dita il disegno, un lacrima scivola sulla guancia portando con sé dei ricordi non particolarmente felici, ma che fanno parte della mia vita.
Che prima o poi dovrò lasciare andare, perché non è colpa mia, o almeno è così che dice mio zio ogni volta.
"Andrà tutto bene ci sono io adesso" solo queste parole ricordo quel giorno all'ospedale, osservando mio padre fuori dalla camera che piangeva "nasconditi tra le mie braccia" e così feci lo abbracciai, nascondedomi tra il petto "il mondo li fuori fa male lascia che prenda io il tuo dolore" mi disse accarezzandomi i capelli come a prendersi davvero il dolore.
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Body and Soul
RomanceVol.1 Trilogy "American Heart" Sport Romance •aggiorno ogni venerdì alle 17:00• Una storia d'amore nata al college, amore e passione raggiungono il culmine in un esplosione di emozioni. Blake Jones, l'oscuro ragazzo con giacca di pelle. Diamond L...