17. Photographed Memories

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《Lì sta il bagno per cambiarti》gli dico passandogli delle asciugamani《e quella sarà camera tua》aggiunge mio zio.

《Si signore》entra nel bagno lasciandomi da sola con mio zio《Non sono ancora entrata in camera mia》ammetto osservando la porta《Ti accompagno?》non entro dall'incidente, è dove avevo litigato con mia madre e ciò che mi fa sentire una merda《tua madre ti ama lo sai, avvolte succede che si litiga ma non credere che tua madre non ti abbia perdonata, Emily aveva un cuore d'oro》mi abbraccia ed apre lentamente la porta di camera mia.

Accendo la luce ed è tutto come avevo lasciato, i vinili posti sulla mensola sopra il letto, il grande balcone accanto la scrivania sulla quale passavo ore a scrivere le mie poesie, piante finte sulla mensola, l'enorme armadio arancio sulla sinistra, il quadro dipinto da mia madre che ritrae me e mio padre, sotto la foto con mio zio ed accanto quella di mia madre da giovane che la ritrae felice sul suo cavallo.

《Ti lascio da sola》mi lascia un bacio sulla guancia, chiude la porta dietro di lui lasciandomi completamente sola in quello spazio concentrato di ricordi.

Noto sotto la scrivania la mia macchina fotografica, abbandonata lì.

La riprendo, sedendomi sul mio letto, ci sono molte foto di paesaggi dei vari viaggi fatti in famiglia, persino il viaggio ad Edimburgo fatto solo io e zio.

Qualcuno bussa alla porta e cioè mi riporta alla realtà《entra》scruto la figura di Blake che osserva l'aria circostante《bella》poi osserva me《è tua?》allude alla fotocamera《si era il mio hobby》.

《Potrei farti da modello》dice mettendosi in posa《idiota》gli lancio il cuscino in faccia che lui mi rimanda. Sorridiamo e poi mi bacia《l'altra è camera tua》amareggiato si allontana《lo so, posso vedere le foto?》gli passo la macchina ed inizia a scrollare le varie fotografie che ritraggono per lo più paessaggi o animali.

《Lei è tua madre?》chiede dolcemente, osservo la foto che la ritrae mentre dipinge nel giardino di casa sorridente, ricoperta di pittura sul viso.

《Diamond non toccare》ovviamente faccio il contrario di quello che mi dice, ed ora ho completamente le mani ricoperte di pittura, mi rincorre per il giardino e mi prende in braccio.

Inizio a mostrare la mia creatività disegnando sul suo viso, mi volto notando mio padre che ci scatta la foto.

Quest'altra ritrae mia madre con me in braccio quando avevo 10 anni, con le mani piene di pittura.

《È di tuo padre la fotocamera》deduce《si abbiamo la stessa passione》sorrido ricordandomi di quel giorno felice.

Il clic dello scatto mi fa voltare verso Blake, e lì che fissa la foto appena scattata《dai no!》urlo cercando di riprendere la fotocamera《questa la stampo e l'appendo》.

《Te lo scordi》si alza all'impiedi ed io dopo di lui《dammela!》continuo io《prendila!》che coglione.

Mi metto sulle punte ma comunque non riesco a raggiungere la sua altezza non ha bisogno nemmeno di alzare il braccio tanto non ci arrivo.

Cadiamo entrambi sul letto, pochi centimetri distano tra le nostre labbre, e non aspetta molto ad allontanare le distante baciandomi.

《Grazie》ammetto, sorridendo sulle sue labbra per poi alzarmi vittoriosa con la fotocamera.

《Furba》mi fa sedere sulle sue gambe《Lo so》guardiamo altre foto scattate da mio padre, come quella alla mamma con il pancione e le mie nella culla.

Incrocio i miei occhi ai suoi, mi sorride ma noto una sorta mi paura nel suo sguardo come se una luce in lui si fosse spenta.

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