Capitolo 3

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-vieni qui che se ti prendo ti faccio fuori- urlò il moro cercando di acchiappare quello che era il fratello minore, fratello che era perfettamente dall'altra parte del tavolo con quello che a tutti gli effetti era il suo cornetto in bocca -è inutile scappare- ringhiò ancora il ragazzo andando verso destra ma il fratello seguì il suo movimento in modo speculare mantenendo quindi fra di loro la stessa distanza.

-l'ho mangiato prima io- disse Dash togliendosi il cornetto dalla bocca per due secondi, giusto due secondi prima di tirare un altro morso al cornetto.

-ma avevi già fatto colazione Dash! Io no- sbottò Elijah muovendosi nuovamente senza risultato visto che il fratello fece lo stesso identico suo movimento.

-dovevi muoverti prima invece di dormire come tuo solito!-

-lo sai perfettamente perché ho dormito più del solito oggi- ringhiò ancora Elijah cercando di andare più velocemente di Dash approfittando anche del fatto che era più alto del fratello e Dash accorgendosi della cosa cercò di andare a sua volta più veloce cadendo anche a terra con un rumore sordo.

-RAGAZZI- l'urlo della madre li riscosse entrambi dando il tempo a Dash di finire il cornetto e impedire a Elijah di riprendersi la sua colazione -che diavolo state facendo!- aggiunse poi Myra guardando male i due figli che erano ancora a terra.

-mi ha fregato la colazione- ringhiò Elijah indicando il fratello che stava ancora masticando.

-e vi inseguite? Elijah maledizione sei il maggiore dovesti dare il buon esempio non rincorrere tuo fratello per un cornetto!-

-mamma ho bisogno di zuccheri- sbottò Elijah alzandosi da terra senza però aiutare Dash a fare lo stesso. -e lui aveva già mangiato la sua colazione non aveva nessun diritto di fregare la mia-

-andiamo manco fossi in calore- sbottò Dash alzando gli occhi al cielo ma poi si bloccò di colpo vedendo lo sguardo di fuoco del fratello maggiore -aspetta sei davvero in calore?- chiese titubante.

-si-

-ma doveva esserti passato! Ci viene sempre a una settimana di distanza- cercò di ragionare Dash che da quando aveva scoperto di essere un omega proprio come il fratello aveva scoperto che i loro calori erano in parte correlati: appena finiva a uno iniziava all'altro.

-ha fatto ritardo- spiegò a bassa voce Elijah -da quando...da quella volta ogni tanto mi fa scherzi- disse serio il moro mentre vedeva la madre congelarsi sul posto.

-e non hai detto niente?- chiese la donna sconvolta.

-non volevo farvi preoccupare, non volevo farti preoccupare mamma. Poi quando ho capito che era diventato irregolare per lo stress di quello che era successo ho pensato che non fosse nemmeno il caso di parlarne- rispose seriamente Elijah -mi prendo qualcosa di dolce mentre vado a lezione all'Uni- cambiò velocemente discorso Elijah uscendo di corsa da quella che era la cucina e sistemandosi la tracolla sulla spalla sinistra prima di prendere le chiavi di casa uscendo di corsa dalla stessa e cercando di fare respiri profondi per calmarsi. Non gli piaceva parlare di certi argomenti con la madre perché sapeva che la donna gli avrebbe fatto il terzo grado per poi iniziare a diventare ancora più paranoica nei confronti degli alpha.

-ehi Eli- sbottò Dash che correndo raggiunse il fratello -non correre così velocemente!-

-lo sai che non voglio un fottuto terzo grado da parte di mamma- disse serio Elijah rallentando comunque il passo per permettere al fratello di camminare al suo fianco e quindi di farsi una parte di strada insieme.

-scusa-

-lascia stare, sono in anticipo rispetto alla mia prima lezione e posso comprarmi qualcosa di molto zuccherato- chiuse li il discorso Elijah -non ti sei fatto male prima vero?-

-te lo avrei detto- scosse la testa il ragazzino sistemandosi meglio lo zaino sulle spalle e sbadigliando leggermente -non ho minimamente voglia di andare a scuola oggi-

-come sempre- gli fece notare Elijah alzando un sopracciglio e Dash sospirò.

-già ma almeno gli altri giorni non ho una verifica-

-non puoi saltare tutte le verifiche solo perché sei in preda all'ansia Dash-

-ti ricordo che sono io quello che ha un prof alpha stronzo che da il minor voto possibile a tutti gli omega anche se studiano. Devo sempre dare il duecento per cento per superare quelle maledette verifiche con un voto che sia almeno decente- scosse la testa Dash -che odio gli alpha- Dash incrociò le braccia al petto.

-e tu non hai provato a dire qualcosa? A denunciarlo? Siete parecchi omega in quella classe o sbaglio?-

-siamo cinque e si ci ho provato ma sai cos'è successo? Quel coglione non so come ha scoperto che ero andato a parlare con il preside e mi ha abbassato ancora di più il voto dell'ultima verifica mentre il preside dice che mi sono inventato tutto perché sono l'unico che si è lamentato- Dash scosse la testa -è inutile questa società è basata sugli alpha che dominano su di noi e noi non possiamo farci niente. Solo pochi sono i fortunati che nascono alpha e noi non siamo tra loro- Dash guardò nuovamente il fratello -tu sei tranquillo all'università?-

-si Dash, nei mei corsi ci sono solo due alpha che si fanno i fatti loro e i professori sono tutti beta- rispose sinceramente Elijah -ammetto che alcune volte altri alpha che sono nel campus mi guardano in modi che mi fanno paura ma cerco di stare sempre con i miei colleghi e mai da solo-

-non saremo mai realmente tranquilli vero?- chiese titubante Dash verso il fratello che negò con la testa.

-mi dispiace Dash ma non saremo mai davvero in grado di essere liberi e non avere preoccupazioni- Elijah si bloccò solo e soltanto perché erano arrivati a quello che era il liceo del fratello -la mamma lo sa che quello li ti sfalsa i voti?-

-è stata la prima a cui l'ho detto ma non vuole intervenire per paura quindi non posso nemmeno contare su di lei. Tanto avrò di nuovo un voto di merda e non potrà dirmi niente, ci vediamo stasera- e Elijah annuì aspettando che Dash entrasse nell'edificio prima di incamminarsi nuovamente verso il campus.

I didn't trust you, maybeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora