Epilogo

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-ehi- disse Elijah entrando in macchina e lasciando un bacio sulle labbra di Samuel -hai una faccia strana- aggiunse poi scoppiando a ridere.

-scusa se sono terrorizzato-

-perché?- domandò Elijah alzando gli occhi al cielo -amore mi hai sempre detto che la tua famiglia è okay quindi perché adesso sei tu quello preoccupato?-

-perché non so come si comporteranno nei tuoi confronti- Samuel sospirò -i miei sanno essere parecchio invadenti a volte-

-smettila di preoccuparti e guida- ridacchiò Elijah scuotendo la testa.

-ci saranno anche i miei zii quindi un altro alpha oltre a me-

-si lo so, conosco la tua famiglia ormai e mi hai già detto tante di quelle volte che non devo preoccuparmi di lui- alzò gli occhi al cielo Elijah -andiamo che ho fame-

-antipatico- borbottò Samuel ma comunque mise in moto la macchina guidando verso casa. Arrivarono in pochissimo tempo grazie anche all'assenza di traffico e Samuel prese un profondo respiro dopo essere uscito dalla macchina.

-wow sembra una villa...-

-be' lo è- rispose Samuel al suo ragazzo -mio zio la comprò quando quel bastardo di mio nonno decise di diseredare mio padre perché era rimasto incinta di me. Abbiamo vissuto insieme in quella casa fino a quando i gemelli non sono diventati troppo grandi. La casa dei miei zii è quella li- indicò poi la casa accanto a quella verso la quale stavano andando.

-quanto è grande la tua camera?- domandò curioso Elijah mentre Samuel cercava le chiavi per aprire la porta di casa.

-abbastanza da avere un letto a due piazze dove staremo abbastanza comodi- rispose il biondo aprendo finalmente la porta di casa e facendo passare prima Elijah -dammi la giacca- aggiunse poi e il moro non se lo fece ripetere due volte guardandosi intorno curioso di vedere com'era la casa del suo ragazzo.

-oh ciao Elijah- salutò Taylor che era appena sceso dalle scale del piano superiore in tuta.

-ciao Taylor- lo salutò a sua volta il moro.

-perché c'è tutto questo silenzio?- domandò Samuel guardandosi intorno.

-gli zii non sono ancora arrivati e gli altri stanno sistemando la cucina- rispose a quella domanda Taylor e Samuel annuì prima di prendere per mano Elijah e dirigersi verso la cucina.

-siamo arrivati- palesò la sua presenza Samuel attirando su di se l'attenzione del resto della sua famiglia e Elijah si trovò a sorridere leggermente stingendo meglio la mano del suo ragazzo. Era vero che oltre a Samuel al momento non erano presenti altri alpha e quindi non doveva preoccuparsi ma quelli comunque erano i genitori del suo ragazzo e voleva fare una buona impressione. -famiglia lui è Elijah, il mio ragazzo- presentò poi indicando l'omega al suo fianco.

-piacere di conoscerti- disse Carey in direzione dell'omega -Sammy ti tratta bene?-

-papà!- protestò Samuel a quella domanda ma Elijah sorrise.

-si, mi tratta benissimo- rispose invece Elijah.

-ottimo- disse soddisfatto di quella risposta Carey -per qualunque cosa non esitare a picchiarlo se si ritrova necessario-

-papà la vuoi smettere- sbottò Samuel guardando storto il genitore -dovresti essere dalla mia parte!-

-e lo sono Sammy- scosse la testa Carey.

-non ce ne sarà bisogno- ridacchiò Elijah sorridendo poi verso Samuel che sbuffò ma sorrise a sua volta verso il moro.

-come gradisci la pizza Elijah?- gli domandò Gayle per evitare che padre e figlio iniziassero nuovamente a litigare considerando che solo quella mattina finalmente si erano chiariti.

-con il salame piccante- rispose il moro.

-se poi stai male per il piccante non incolparmi- disse Samuel guardando storto il suo ragazzo che alzò gli occhi al cielo.

-non sono stato male per il piccante quella volta ma per il pesce crudo- gli fece notare Elijah nello stesso identico momento in cui suonarono alla porta.

-vieni con me- gli disse Samuel trascinando il suo ragazzo verso l'ingresso dove Isabelle era già andata ad aprire agli zii.

-ma sa...- Lennard si bloccò di colpo notando un ragazzo che non aveva mai visto prima proprio come fece Reagan sorpreso. Steven e Sabine invece erano corsi verso il divano incuranti di tutto.

-zii lui è il mio ragazzo Elijah- presentò Samuel mettendo un braccio intorno le spalle del suo omega.

-quindi finalmente lo conosciamo- ridacchiò Reagan e vedendo lo sguardo confuso del nipote aggiunse -mio marito non è bravo a nascondermi le cose-

-andiamo Rea era questione di tempo prima che Sammy si decidesse a presentarci il suo ragazzo-

-ehi noi siamo qui- ringhiò Samuel mentre Elijah non riusciva a trattenere le risate. Mesi prima non si sarebbe mai a poi mai immaginato di andare a casa di Samuel e sentirsi completamente a suo agio nonostante non conoscesse nessuno invece in quel momento si sentiva come se conoscesse l'intera famiglia del suo ragazzo e si sentiva felice come non lo era mai stato prima.

-ehi non ridere- borbottò Samuel alzando anche gli occhi al cielo -altrimenti mangio anche la tua pizza-

-tanto ne mangerai una parte visto che non riesco mai a finirla tutta quindi posso ridere quanto voglio-

-ah si? Allora c'è bisogno di una punizione qui- e senza curarsi della presenza del resto della sua famiglia Samuel prese letteralmente di peso il moro salendo le scale per portarlo nella sua camera mentre Elijah continuava a ridere.

I didn't trust you, maybeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora