Capitolo 22

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-sono stanco morto- borbottò Taylor sbadigliando sonoramente mentre usciva dalla scuola -non ne posso più di tutte queste verifiche-

-a chi lo dici- disse a sua volta Dash sospirando -Garret ci ha messo degli esercizi difficilissimi, di nuovo-

-ma sta zitto che tu avrai di sicuro la sufficienza! Io non ho scritto letteralmente niente in quel compito e poi dopo che i miei sono venuti a parlare col cazzo che Garret prova nuovamente ad abbassarci il voto- sbottò Taylor ridacchiando anche leggermente.

-tuo padre mi ha fatto paura quel giorno- disse Dash ripensando al giorno in cui aveva visto i genitori di Taylor a scuola -sembrava come se volesse radere al suolo la scuola-

-oh ne sarebbe stato capace. Ha sempre odiato tutte queste ingiustizie- scosse la testa Taylor.

-ora capisco perché sei un peperino anche tu- ragionò Dash -siete due omega e comunque riuscite sempre a farvi rispettare...io non ci riuscirei mai, non come voi almeno-

-mio padre ha dovuto farlo e io l'ho preso come esempio ma credimi a volte è peggio. Non sai quante volte mi sono trovato nei guai per colpa del mio carattere e quante volte ho rischiato ma tutte c'era sempre mio fratello a tirarmi fuori dai guai-

-a proposito di fratelli io sto per uccidere il mio- ringhiò Dash dopo che il suo sguardo si era posato su quello che era il fratello insieme a Samuel che palesemente lo stavano aspettando fuori da scuola.

-credevo che avesse smesso di passare a prenderti da un po'- borbottò Taylor cercando con lo sguardo il fratello dell'amico e si trovò a sgranare gli occhi quando si accorse di chi fosse il ragazzo biondo al suo fianco.

-anch'io ma a quanto pare non lo vuole capire- sbottò ancora Dash incamminandosi a passo di marcia verso il fratello -ti avevo detto che tornavo a casa da solo!- sbottò quando fu a portata d'orecchio dei due.

-ma noi stavamo andando verso casa quindi abbiamo pensato di fare la strada insieme- disse serio Elijah incrociando le braccia al petto -fare la strada in compagnia è meglio che farsela da soli non credi?-

-non quando probabilmente farò...-

-Sammy?- ma Dash venne interrotto da Taylor che si era avvicinato loro e stava fissando il fratello indagatore.

-Tay- disse apparentemente tranquillo lui. Quando aveva capito di trovarsi a quello che era anche il liceo del fratello aveva sperato di non incontrarlo perché era certo avrebbe fatto mille domande.

-che ci fai qui?- domandò ancora Taylor assottigliando gli occhi e guardando malissimo il fratello.

-una passeggiata- inventò sul momento Samuel sperando che l'altro ci credesse.

-ah si? Tu una passeggiata dall'altra parte della tua università o di casa?- sbottò Taylor -sputa il rospo...ora!-

-vi conoscete?- domandò sorpreso Dash osservando i due e lanciando veloci occhiate al fratello che sembrava in trance: chissà cosa stava passando nella mente del fratello maggiore in quel momento.

-dovrei chiederlo io! Dash conosci Sammy?-

-ehm si è il ragazzo di mio fratello- disse serio Dash mentre vedeva Samuel sbiancare cosa che fece preoccupare non poco il moro.

-eh?- quasi urlò Taylor guardando poi con rabbia verso l'altro biondo -da quanto tempo hai un ragazzo tu? E perché non hai detto nulla? Che cazzo Isa lo sa?-

-lo sa solo zio Lennard- sussurrò Samuel incrociando le braccia al petto.

-oh zio Lennard lo sa e noi no! Che cazzo! Da quanto tempo state insieme?- ma a quella domanda Samuel rimase completamente in silenzio distogliendo lo sguardo -Sammy!-

-prometti che non dici niente a papà!- sbottò alla fine Samuel e con quelle parole Elijah sgranò gli occhi osservando attentamente i due ragazzi: di aspetto erano davvero molto diversi ma i loro colori erano letteralmente gli stessi.

-va bene lo prometto!- alzò gli occhi al cielo Taylor.

-un mese e mezzo- rivelò allora Samuel -ma ci conosciamo da molto più tempo. Ora tu, come li conosci?-

-vado in classe con Dash- rispose sinceramente Taylor con un'alzata di spalle -era tanto difficile dire ai tuoi fratelli di star uscendo con qualcuno?-

-per poi essere ricattato da te e Isa se volevate qualcosa? No grazie-

-aspettate quindi siete fratelli?- chiese per sicurezza Dash e i due annuirono -oh-

-andiamo abbiamo gli stessi colori- ridacchiò Taylor -è Isa quella diversa tra noi tre- e Elijah ripensando alla ragazza che aveva visto qualche volta insieme a Taylor si ritrovò ad annuire.

-ma voi due avete più tratti simili quindi è più semplice dire che siete fratelli. Anche due estranei possono avere gli stessi colori- sussurrò Samuel e Elijah guardò storto il suo ragazzo unico oltre a Taylor a capire cosa si celasse dietro quelle parole -non guardarmi così- sbuffò Samuel notando lo sguardo grigio di Elijah.

-se dici cazzate è normale che io ti guardi storto Sam-

-comunque ritornando al discorso iniziale io non faccio il terzo incomodo per tornare a casa-

-e cosa vorresti fare? Tornare da solo poco più dietro di noi?- domandò seriamente Elijah -andiamo lo sai bene anche tu che non facciamo gli smielati-

-ma quando arriviamo davanti casa si e non mi va poi di sentirti anche lamentare che non può entrare-

-errato- disse quasi soddisfatto Elijah.

-che mi sono perso?-

-io non sto capendo niente e ci rinuncio sinceramente- borbottò invece Taylor alzando gli occhi azzurri al cielo.

-semplicemente che mamma può urlarmi contro quanto vuole ma oggi Sam pranza con noi-

-mamma da di matto-

-anch'io gli ho detto che non era una buona idea visto quanto Myra mi odia- scosse la testa Samuel -ma a quanto pare tuo fratello non vuole sentire un no- continuò il biondo guardando verso Dash che annuì.

-non mi interessa, deve abituarsi al fatto che Sam è il mio ragazzo punto- sbottò ancora Elijah che davvero voleva che la madre accettasse Samuel.

-prima o poi però Sammy dovrai presentarlo ai nostri genitori lo sai vero?- domandò ridacchiando Taylor incrociando le braccia al petto e il maggiore sbuffò.

-lo so Tay e lo farò ma non nell'immediato-

I didn't trust you, maybeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora