Capitolo 8

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Samuel sospirò pesantemente osservando quella che era la lista dei risultati del parziale che aveva fatto una settimana prima. Non ci aveva messo molto a trovare il suo numero di matricola anche perché era tra quelli in basso e cioè tra quelli che non avevano superato il parziale. Ci aveva veramente provato a studiare ma dopo quello che era successo il giorno prima della prova non era minimamente riuscito a toccare libro finendo realmente per parlare con i suoi fratelli tutti il pomeriggio. Era davvero stato sollevato una volta capito che sia Isa che Tay gli credevano ed era anche felice del fatto che entrambi avessero continuato a parlargli come prima diversamente da quanto aveva detto di fare loro padre. In realtà in quella settimana l'unico che si era comportato diversamente nei suoi confronti era stato proprio Carey che ancora lo considerava un criminale. Gayle non si era espresso ma da come si era comportato nei suoi confronti Samuel aveva capito credesse alla sua innocenza.

Era davvero felice che i suoi fratelli e Gayle gli credessero ma l'unica persona dalla quale voleva piena fiducia era Carey ma era anche l'unici che sembrava non volergli reamente credere. Voleva che il padre gli credesse anche perché l'uomo da quando era andato a prenderlo dalla centrale non faceva altro che paragonarlo a Manuel e la cosa gli faceva davvero tanto male. Aveva sempre fatto di tutto per non assomigliare al padre biologico nonostante il suo essere alpha proprio come l'altro ma in quel momento sembrava non esserci minimamente riuscito.

Samuel si allontanò dal muro sul quale era stata appesa la lista per dirigersi verso la caffetteria e recuperare un caffè al caramello per poi andare in biblioteca a recuperare il libro per un'altra materia ma si bloccò di colpo riconoscendo una persona e sorrise leggermente avvicinandosi al beta che era stato suo amico per tutto il periodo delle superiori.

-Ricky- lo richiamò Samuel facendo girare verso di se il castano che lo guardò parecchio sorpreso -da quanto tempo!-

-sta lontano da me- disse serio il Beta allontanandosi di qualche passo dal biondo che rimase completamente confuso da quel gesto.

-ehi! Tutto bene? Che è successo?-

-che è successo? Veramente?- sbottò Ricky guardandolo storto -cazzo ti credevo migliore-

-di cosa stai parlando!-

-del tuo essere un fottuto alpha maniaco! Tutti lo sanno perfettamente che hai aggredito un omega settimana scorsa- Ricky alzò gli occhi al cielo -non volevo crederci all'inizio perché ti ricordavo migliore ma sei sempre stato uno stronzo-

-cazzo Ricky io non ho fatto nulla!- sbottò Samuel con gli occhi azzurri completamente sgranati -ho cercato di aiutare quell'omega ma adesso tutti mi credono responsabile di quell'aggressione-

-certo come no, tutto il campus sa per fortuna che sei uno stronzo bastardo e spero davvero che non ti facciano mai laureare. Gente come te devo solo marcire in prigione- Samuel osservò quello che per un momento aveva sperato poter richiamare amico ma dopo quelle parole sapeva non poter essere vero. Chiuse gli occhi facendo un respiro profondo.

-come vuoi ma sappi che io non ho fatto letteralmente nulla e tutte queste accuse sono state tirate su una persona innocente- chiuse li il discorso Samuel che tornò indietro con davvero poca voglia di entrare in caffetteria dove di sicuro avrebbe trovato altra gente che avrebbe potuto criticarlo per qualcosa che non aveva minimamente fatto. Si era accorto in realtà che qualcuno aveva preso a guardarlo storto nell'ultima settimana ma mai si era soffermato a pensare che erano tutto dovuto a quel maledetto incidente.

Non aveva nemmeno voglia in quel momento di dirigersi in biblioteca a recuperare il libro che gli serviva perché non voleva nuovamente sentirsi criticato per quello che non aveva minimamente fatto. Ma quel libro gli serviva realmente quindi si incamminò verso la struttura ma si fermò di colpo riconoscendo il ragazzo moro che stava cercando di raccogliere la sua roba da una delle panchine nel porticato presente nel campus. Si guardò intorno assicurandosi che non ci fosse nessuno che potesse avvisare del fatto che avesse ignorato l'ordinanza restrittiva e si avviò verso il moro.

-ehi- gli ringhiò contro e seppe subito di aver fatto spaventare il moro quando vide il moro guardarlo quasi terrorizzato.

-tu hai un'ordinanza restrittiva!- riuscì a dire Elijah osservando l'alpha.

-non me ne frega niente al momento. La mia vita è un disastro dal momento in cui tu mi hai indicato come il tuo aggressore. Cazzo ti stavo aiutando e mi dai la colpa. Ho sempre cercato di fare del mio meglio per non essere quello che tutti definiscono l'alpha prepotente e che si sente superiore agli altri, volevo aiutarti quel giorno ma tu mi hai rovinato! Mio padre mi crede un mostro, i miei vecchi amici anche e tutto il campus mi guarda male solo perché tu mi hai indicato come il responsabile di tutto e quei due coglioni che ho fermato si vivono la bella vita. Ti sembra giusto?- Samuel prese un profondo respiro per cercare di calmarsi mentre vedeva stringere il telefono al moro e realizzò che l'omega probabilmente aveva chiamato i soccorsi e quasi gli venne da ridere -ovviamente io adesso finirò nuovamente nei guai ma sai che ti dico? Ormai mi odiano tutti quindi non me ne frega più niente. Non me ne frega più niente anche perché tutti classificano gli alpha come stronzi ed egoisti e quei pochi che non lo sono devono subire tutta la merda degli altri- Samuel scosse la testa -volevo anche informarti che per colpa tua e delle tue azioni io non mi azzarderò mai più, e ripeto mai più, ad aiutare un omega in difficoltà: chiamami stronzo, egoista, menefreghista...quello che vuoi ma io non voglio più passare un periodo di merda come questo dal quale probabilmente non uscirò mai. Sai stavo studiando per diventare avvocato ma dopo la tua denuncia...lascia stare- Samuel si allontanò dal moro che lo aveva letteralmente lasciato sfogata senza dire una parola -non ti darò più fastidio omega del cazzo- concluse il suo discorso Samuel dandogli le spalle e dirigendosi verso la biblioteca.

I didn't trust you, maybeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora