Capitolo 24

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Samuel sbuffò prendendo il suo telefono e maledicendo chiunque in quel momento avesse deciso di mandargli diecimila messaggi. Per fortuna si era ricordato di mettere la vibrazione in modo da non disturbare Elijah con il suono. L'omega infatti si era addormentato subito dopo aver preso i soppressori fin troppo stanco e Samuel aveva tutte le intenzioni di farlo dormire il più possibile e riposare.

"Sammy a che ora arrivi a casa? Papà vuole sapere per che ora dobbiamo mangiare" era uno degli ultimi messaggi di Taylor e Samuel sgranò gli occhi controllando poi l'orario sul telefono. Era passato davvero tanto tempo da quando aveva raggiunto il suo ragazzo e a quanto pareva era già ora di pranzo quindi di li a breve sarebbero arrivati anche Dash e Myra...per fortuna si erano rivestiti e quindi non era costretto a svegliare velocemente il suo ragazzo.

"non lo so, mangiate senza di me" fu la sua risposta "nel peggiore dei casi mi preparo qualcosa io quando torno"

"papà ha detto che sei uscito di corsa" scrisse in risposta Taylor e Samuel sbuffò capendo cosa stesse per scrivere il minore "sei da Elijah vero?"

"si" al fratellino non poteva mentire visto che l'altro era l'unico a conoscenza della presenza del suo ragazzo oltre allo zio. Nonostante Taylor gli avesse detto di parlarne anche con Isabelle Samuel non aveva ancora trovato il modo per dirlo alla sorella senza rischiare che i loro genitori lo venissero a sapere a loro volta quindi aveva rinunciato a farlo nel breve tempo.

"quindi rimani a mangiare da lui"

"non è detto" rispose velocemente Samuel "Myra potrebbe cacciarmi"

"andiamo Dash mi ha detto che la madre non ti guarda più tanto storto" gli scrisse invece il fratello e Samuel sospirò.

"potrei restare a mangiare qui così come potrei dover tornare a casa. Voi mangiate e basta io nel caso mi preparo qualcosa se non resto qui"

"come vuoi, comunque fino alla fine dovrai dire loro che hai un ragazzo" fu l'ultimo messaggio di Taylor prima di andare offline e Samuel ripose il telefono sul comodino di Elijah prima di voltarsi e controllare che l'omega non si fosse svegliato nel mentre ma Elijah stava ancora dormendo tranquillamente tra le sue braccia cosa che fece sorridere il biondo. Ma il suo sorriso si spense quando avverti il suo di passi fuori dalla porta della camera dell'omega segno che qualcuno era tornato a casa.

-Eli vedi che...oh ciao Sam- salutò Dash osservando il biondo e il fratello -non l'ho svegliato vero?-

-credo di no- rispose sinceramente Samuel -era parecchio stanco-

-dovremmo svegliarlo visto che fra qualche minuto sarà pronto il pranzo- ragionò Dash -rimani a mangiare con noi vero?- domandò poi il moro a Samuel.

-se a vostra madre non da fastidio si- si trovò a rispondere Samuel -non voglio tirare troppo la corda-

-nostra madre si sta ammorbidendo nei tuoi confronti, vado ad avvisarla che ci sei anche tu oggi tu vedi di svegliare quel pigrone di mio fratello- e Dash uscì velocemente dalla camera così come era entrato e Samuel sospirò scuotendo leggermente Elijah.

-Eli- lo richiamò e dopo pochi secondi il ragazzo mugugnò segno che lo aveva svegliato -amore scusa ma è ora di pranzo- e a quelle parole Elijah aprì leggermente gli occhi grigi.

-resta a pranzo- disse con voce roca Elijah cercando di stiracchiarsi il più possibile e anche di riprendersi visto che si era svegliato tutto intontito.

-è quello che vorrei fare se tua madre non decide di cacciarmi- ridacchiò Samuel alzandosi con calma dal letto e osservando attentamente Elijah fare lo stesso quasi preoccupato.

-sto bene Sam- borbottò Elijah intuendo il suo sguardo -andiamo prima che ci vengano a chiamare- sbuffò il moro camminando in direzione della porta e Samuel lo seguì recuperando il suo telefono dal comodino.

I due ragazzi entrarono insieme in cucina e Samuel salutò con un mezzo sorriso Myra, Myra che osservò attentamente prima il figlio maggiore e poi l'alpha per lungo tempo senza dire una parola.

-Samuel posso parlarti?- se ne uscì dopo un po' la donna.

-mamma- protestò Elijah preoccupato per il tono che aveva usato la donna.

-certo Myra- disse invece Samuel annuendo con la testa.

-ragazzi finite di sistemare, tu vieni con me- e la mora diede le spalle ai tre ragazzi andando verso quello che era il giardino sul retro della casa. Samuel non ci pensò due volte prima di fare un sorriso rassicurante in direzione di Elijah e seguire la madre del suo ragazzo.

-dimmi- parlò una volta arrivato in giardino.

-non lo credevo possibile ma a quanto pare esistono alpha che non pensano solo a loro stessi e al loro tornaconto-

-il problema sono i genitori che non sempre educano i figli bene Myra. Io ha avuto la fortuna di avere dei genitori che mi hanno sempre insegnato il rispetto per le persone a prescindere che siano alpha, omega o beta-

-e io avrei voluto non avere brutte esperienze per trattarti meglio Samuel, da quando tu ed Elijah state insieme lo vedo molto più tranquillo anzi credo i non averlo mai visto così tranquillo- Myra sospirò -ti devo delle scuse-

-so la situazione, Elijah non ha segreti con me quindi non ti devi preoccupare Myra- disse serissimo Samuel anche se sotto sotto si sentiva molto meglio a sapere che la donna lo aveva accettato -solo...perché dirmelo qui e non anche con Eli e Dash?-

-perché devo avere la conferma di una cosa e non volevo che Elijah mi bloccasse- rispose sinceramente Myra -avete fatto sesso vero?-

-si, come...-

-anche se lievemente l'odore di Elijah è cambiato. Dash non se ne poteva accorgere ma Elijah è mio figlio e anche se poco lo ho avvertito- spiegò Myra -trattamelo bene okay?-

-certo Myra, non ti preoccupare-

-bene, torniamo dentro da quei due prima che si preoccupino che ti abbia fatto fuori- continuò la donna alzando gli occhi al cielo e ritornando in cucina seguita a ruota da Sam che quando si trovò ad osservare gli occhi indagatori e preoccupati di Elijah per rassicurarlo gli lasciò un bacio sulle labbra conscio che Myra non avrebbe più protestato per quello.

I didn't trust you, maybeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora