Capitolo 25

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-allora ci farai mai presente chi ti mordicchia tutti i giorni o rimarrai nel tuo mutismo?- domandò Gayle osservando attentamente Samuel raggiungendolo sul divano dove il ragazzo si era andato a buttare dopo una giornata intera di studio in biblioteca, gli esami si stavano avvicinando e lui doveva assolutamente studiare se voleva passarli tutti e studiare a casa di Elijah non era più una soluzione.

-eh?- domandò Sammy guardando sorpreso Gayle che stava ridacchiando indicandogli il collo.

-io e Carey ci siamo accorto ormai da parecchio tempo che hai enormi succhiotti sul collo ma non abbiamo detto niente perché aspettavamo lo facessi tu. Carey in realtà all'inizio voleva farti il terzo grado ma ha deciso di evitare visto che ancora non vi parlate. Tuo padre crede ancora che lo odi Sammy-

-non lo odio papà- sussurrò Samuel -semplicemente...non so come parlarci dopo quello che è successo tra di noi-

-cerca semplicemente di non essere così tanto freddo nei suoi confronti quando ti parla, sembra come se tu ti chiuda a riccio ogni volta. Allora ci presenterai l'artefice di questi succhiotti?-

-volevo che rimanesse segreto per un po'-

-dovevi dire alla tua dolce metà di non marchiarti in questo modo se volevi nasconderlo- ridacchiò Gayle -i tuoi fratelli non ti hanno fatto domande scomode per questo? Sai sono molto evidenti-

-Tay sa da tempo- rispose sinceramente Sammy -Isa non so se ha fatto finta di niente o non se ne è proprio accorta-

-da quanto tempo va avanti?- domandò ancora Gayle intenzionato a scoprire di più su quella che era la relazione del figlio.

-stiamo insieme da cinque mesi- rispose sinceramente Samuel con un mezzo sorriso -e diciamo che ci siamo conosciuti all'università-

-studia legge come te?- e Samuel scosse la testa negando. -e tu non mi dirai altro vero?-

-vero- confermò il biondo -zio Lennard però lo sapeva proprio come Tay. Gli ho chiesto un consiglio da alpha a alpha solo per quello- spiegò velocemente il ragazzo.

-Gayle Len ha detto che oggi la pizza si mangia da noi perché hanno sbagliato colore e la tinta è ancora ad asciug...oh Sammy...ehm torno dopo così continuate a parlare senza me- disse Carey notando il figlio insieme al marito. Samuel osservò il padre preoccupato da quella reazione e sospirò.

-che razza di colore avevano preso?- domandò proprio Sammy al padre impedendogli quindi di andare via.

-un panna quando avevano chiesto un avorio da quanto ho capito- rispose Carey al figlio -comunque la serata pizza si fa da noi per la vostra contentezza visto che non dovete nemmeno uscire di casa questa volta-

-io dovrò farlo- disse invece Samuel pensandoci attentamente -forse- aggiunse poi prendendo velocemente il suo cellulare e scrivendo un messaggio ad Elijah.

-eh?- domandò confuso Carey osservando il figlio.

-vi spiego appena mi risponde- disse sinceramente Samuel sperando in un si da parte di Elijah. Era da un po' di tempo che il suo ragazzo gli diceva di voler incontrare il resto della sua famiglia ma Samuel gli aveva sempre risposto di aspettare perché voleva che le cose tra lui e suo padre ritornassero come prima. Non dovette aspettare molto prima di sentire il telefono fare il "tin" solito che lo avvisava di un nuovo messaggio.

"certo che ci sono, finalmente" e Samuel sorrise a quella risposta.

"ti passo a prendere io da casa e avvisa Myra che dormi da me, probabilmente i miei ti riempiranno di domande e faremo troppo tardi" rispose velocemente all'omega.

-aggiungete un posto a tavola- disse poi il biondo -oggi ci sarà anche il mio ragazzo-

-il tuo ragazzo?- domandò sorpresissimo Carey osservando prima il figlio e poi Gayle credendo che il marito potesse avere qualche risposta.

-guarda che lo so che te ne sei accorto che avevo qualcuno-

-ma non credevo ti fossi fidanzato! Pensavo fosse solo una frequentazione momentanea visto che non ce ne stavi parlando-

-a quanto parte tesoro va a vanti da cinque mesi- ridacchiò Gayle.

-prenderò la macchina perché abita lontano e rimane qui a dormire- spiegò ancora Samuel ignorando lo sguardo sconvolto del padre.

-aspetta rimane a dormire qui? E va bene ai suoi genitori? Ecco io...-

-tranquillo papà la madre mi conosce e non farà storie-

-sicuro? Vi metto in due camere separate se...-

-papà il mio ragazzo dormirà in camera con me- lo bloccò nuovamente Samuel -abbiamo una vita sessuale parecchio attiva e sua madre lo sa quindi non devi preoccuparti minimamente-

-aspetta noi eravamo gli unici a non saperlo?- domandò sorpreso Gayle.

-ho avuto le mie ragioni, potreste smetterla con questo interrogatorio? Se proprio volete farmi delle domande chiedete quando ci sarà anche Elijah-

-chi è Elijah?- domandò Isabelle scendendo le scale probabilmente aveva sentito le loro voci alzarsi dal piano superiore ed era scesa a controllare.

-il ragazzo di tuo fratello- ridacchiò Gayle che notò anche come la figlia sgranò gli occhi segno che non era ancora a conoscenza della cosa -e che a quanto pare verrà a cena da noi stasera-

-da quando hai un ragazzo? E non dici niente?-

-pensavo te ne fossi accorta- disse sinceramente Samuel -comunque lo conosci-

-eh? E chi è?- domandò davvero sorpresa Isabelle che non si era aspettata una cosa del genere anche perché era certa di non conoscere quasi nessuno del campus del fratello -non dirmi che è qualcuno del liceo-

-no Isa, ha la mia stessa età- scosse la testa Samuel -lo hai conosciuto perché è il fratello dell'amico di Tay- e il biondo fi certo di vedere la testa della sorella ragionare attentamente su quelle parole perché si aveva conosciuto diversi amici di Tay.

-il moro con gli occhi grigi?- domandò poi ricordandosi solo di quei due fratelli.

-si- confermò Samuel.

-e Tay sapeva tutto?-

-mi ha beccato- fu costretto a dire il maggiore -non sapevo che lui e Dash fossero amici altrimenti sarei stato molto più attento a non farmi beccare nemmeno da lui- 

I didn't trust you, maybeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora