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EMMA'S POV
Ciao, sono Emma ho 17 anni e frequento il liceo classico.
Abito in un quartiere di Roma, vicino ai Parioli, i miei genitori sono spesso fuori casa per lavoro di conseguenza passo la maggior parte del mio tempo con le mie amiche.
Mi piace studiare, ma odio profondamente il greco.
Ho i capelli medio lunghi, castani, mentre i miei occhi sono un ibrido tra il marrone e il verde, anche se Giulia mi dice sempre che sono semplicemente marroni.
Tra poco é ora di cena e non so ancora cosa mangiare. Ma sicuramente so che prima farò una doccia.
Sono stata tutto il pomeriggio nella mia stanza a sistemare un PowerPoint di informatica che dovrò consegnare lunedì.
Ora ho tutto il tempo di potermi rilassare perché è finalmente il weekend e non avrò rotture tra i piedi.
Con le mie amiche stasera andiamo ad un festino in casa zona Prati.
Ci hanno invitato alcuni nostri amici del quinto anno quindi perchè non andare.
Dopo essermi concessa la mia self care con doccia, scrub, shampoo e depilazione ho mangiato una piadina e sono ritornata in stanza.
Non so ancora cosa mettere.
Rovisto nell'armadio e scelgo un tubino nero lungo, aderente con manica corta e schiena scoperta.
Per restare comoda, scelgo delle golden goose e blazer nero sulle spalle.
Prendo la jacquemues marrone per dare un tocco di colore e indosso gli accessori.
Dopo essermi truccata a ritmo di bad bunny ero finalmente pronta.
Passo a prendere Giulia in macchinetta, mentre Rossana sarebbe andata con Erica.
Arriviamo di fronte il portone di casa.
« Ehii ragazze, wow da quanto tempo « dico
« Si Emma come no « risponde Rossana.
« raga ma sapete che ci sono anche dei ragazzi dell'indirizzo turistico ? » Erica pronuncia queste parole con un fervore di eccitazione.
« Mado quelli so dei boni » Giulia calma.
« sorelline lasciatemene uno ve prego non lo reggo più l'ex mio ». Dico sconsolata.
Si il mio ex è un tipo veramente ambiguo. Sapete di quelli che non sanno se stare dentro o fuori? Quindi è un continuo vederci per scopare.
« vabbè dai saliamo » Rossana ci anticipa e suona al citofono.

Dopo averci aperto entriamo nell'appartamento.
Lo stile è moderno, sovrasta una pittura bianca sulle pareti mentre il pavimento è ricoperto da parquet e moquette.
Nel mentre suona Paradiso Artificiale di Tedua ci salutiamo con i nostri amici e mi precipito a prendere da bere: vodka lemon, rigorosamente.

NICOLO' S POV
Ciao sono Nicolò, ho 17 anni, frequento l'indirizzo turistico e vivo in zona Rione Monti, in via ripetta.
Si, grazie ai soldi del Papi.
I miei capelli sono castani, gli occhi marroni e amo i tatuaggi. Infatti sto ricoprendo il mio braccio. Diciamo che sono un pariolino anomalo, mi sento più un selvaggio.
Faccio più seghe a scuola che a me stesso, mi piace divertirmi e fare festa.
Non ho mai avuto relazioni serie, sempre più una botta e via. E sto bene così. Riesco ad avere tutto quello che voglio, sono troppo bello.
Per la serata a casa di Edo ho portato 10 casse di birra e un po' di ganja.
Saluto i miei uscendo di casa e mi dirigo in SH in zona prati.
Ho una maglia intima nera, jeans skinny e diorb23.
Suono al citofono e salgo.
Ammazza quanta fregna.
« a rega ma che ve siete mpazziti » entro in casa esordendo in questo modo e vengo acclamato da tutti i miei amici. Si sono una sorta di divinità.
Poso le casse di birra in cucina e mi siedo sul divano rollando una j.
« Ammazza di fretta e furia frate » dice Marco avvicinandosi a me.
« Certo fra, non si perde tempo » si forma attorno a me la cerchia dei miei amici.
« Rega vi dico stasera almeno me ne devo sbatte una » mi guardo un po' intorno e noto un culo che sembra parlarmi. Vestito nero aderente, forme giuste, sguardo da cerbiatta. Bona mi piaci.
« Marco chi è quella tipa? Mai vista prima » dico leccandomi il labbro.
« Fra si chiama Emma, sta al classico.
È na pariolina ripulita »
« Aia non è roba da Nicolò » dicono alcuni miei amici all'unisono.
« Rega quello che voglio diventa mio, tanto già si vede c' ha voglia di cazzo » dico accendendomi la canna appena finita di rollare.

EMMA'S POV
Oddio no eccolo la Matteo. Si il mio ex, avete capito bene.
Ma perchè deve sempre girarmi intorno? Sorseggio un sorso del mio cocktail, mentre mi accendo una heets.
« Giù dimmi che non si sta avvicinando » chiedo speranzosa.
« Si amo sta venendo, ecco vi lascio soli io vado a ballare dalle altre ciao vita miaaa » dice sorridendomi e scappando via.
Matteo si avvicina e si prepara un gin tonic.
« M si bell » Matteo mi da un bacio sul collo.
Si è napoletano, si ho un debole per i napoletani, si provo a fare la dura ma in realtà vorrei scoparmelo qui in questa sala.
« Oi ciao matte » sforzo un sorriso.
Beviamo entrambi i nostri cocktail e me ne preparo un'altro.
« Ammo non esagerà » mi mette una mano sul fianco.
« che fai mi controlli? » dico sfidandolo.
« Si, può darsi » mi ruba il cocktail e comincia a berlo.

Nel mentre parte Murder on the Dancefloor e la stanza comincia a riempirsi ancor di più di gente, le luci diventano soffuse e tutti ballano.
Riprendendo nuovamente il drink a Matteo e lo scolo.
« Andiamo a ballare amore? » dico guardandolo come se fossi una bimba, mescolando ad essa una sorta di provocazione.
« Andiamo » mi prende e cominciamo a ballare.
Comincio a strusciarmi su di lui, e non tarda ad arrivare la sua erezione, mi rigiro e comincio a baciarlo vicino l'angolo della bocca.
Ci baciamo sensualmente, con calma, mentre mi mette le mani sul culo.
« Comm m raj » mi dice.
« Lo so » metto una mano sul cavallo dei jeans e comincio a toccarlo.
Matteo comincia a dirmi delle frasi sporche all'orecchio e si, mi sono bagnata.

NICOLO'S POV
Niente ho perso di mira la tipa col vestito nero, ma tanto c'è tempo, nel frattempo mi sto paccando una sul divano.
Le mordo continuamente le labbra facendole sanguinare.
« Ops scusa » dico ammiccando.
« No macche, mi piace » comincia a leccarmi il collo.
Mentre scolo una birra le chiedo: « perché non me lo succhi? »
Lei non esita a rispondere: « Mhmh » quindi ci alziamo e ci dirigiamo in bagno.
Mi posiziono con spalle al lavandino e la vedo inginocchiarsi. Classica biondina.
Comincia a sbottonarmi il jeans e la cinta arrivando a baciare e succhiare il mio cazzo da fuori i boxer.
« che cagna » pronuncio mentre con  mano le stringo i capelli e con l'altra scolo una bottiglia di whisky che avevo preso in precedenza.
Mi sfila i boxer e la vedo eccitarsi guardando quanto fosse grande.
« Oddio questo non mi entra in bocca » comincia a segarmi.
« muoviti a succhiarlo » annuisce e fa quello che gli avevo ordinato.
Quanto sono potente, mi piace avere il potere.
Le tiro i capelli e la trattengo a me.
« Si così, soffoca » dico ansimando.
Dopo 15 minuti le vengo in bocca.
« Mh che buono. Oddio lo voglio tutto il tuo cazzo dentro la mia fighetta sono troppo bagnata » si avvicina per baciarmi, la respingo.
« No, che schifo » mi sistemo ed esco dal bagno.
Ritorno in sala e vado nella cerchia a ballare con i miei amici.
« Ao fra do stavi? » mi chiede Edoardo.
Mimo il gesto di un pompino.
« Madoooo bella fra, ma come cazzo fai », alla domanda faccio spallucce e rispondo « la qualità ».
Comincio a ballare quando il mio sguardo si incrocia con la cerbiattina di prima, si quella con il culo scolpito, Emma.

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