Lei e lui, così simili quanto diversi.
C'è solo una cosa chiara: si attraggono entrambi sessualmente.
Riuscirà il suo ostentato controllo a non sfociare in pazzia?
Emma's pov: Non ne ho parlato con nessuna amica di quello che è successo tra me e Nicolò, delle minacce, delle botte e delle mancanze di rispetto. Vorrei raccogliere tutti gli elementi per poter sporgere denuncia contro di lui e così sto facendo. Tanto in questo paese non funziona nulla, se racconto che mi ha alzato le mani diranno « si ma noi cosa ne sappiamo, mica lo ha fatto davanti i nostri occhi » verrebbe messa solo una misura per farci stare lontani, ma non funzionerebbe perchè Nicolò Marchetti non rispetta nulla. Oggi dovrei vedere Davide, mi sono presa del tempo per stare meglio e so che vederlo mi farebbe stare bene. Anche giusto per una chiacchierata. So che con lui posso parlare. Sono le 19.00 di un giovedì, scelgo l'outfit e sistemo il trucco.
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Tra una decina di minuti dovrebbe passare a prendermi. Notifica whatsapp, è Nicolò. Nicolò: che stai facendo? Leggo il messaggio ma lo ignoro. Un'altra notifica, ma questa volta è Davide. Davide: sono giù casa tua, scendi Leggo il messaggio e scendo. Apro la portiera ed entro in macchina. « Non sai quanto mi sei mancata » mi abbraccia e lascia un bacio sulle labbra. « Anche tu » lo abbraccio. Si stacca, accende l'auto e riparte. « Tutto bene? » mi chiede mentre si accende una sigaretta. « Ho perso il bambino » « Ma che stai dicendo? » si gira verso di me. « Con tutto quello che è successo era inevitabile » « Mi dispiace » Faccio spallucce. « Andiamo in centro ti va ? » Se mi vede Nicolò in centro sarà un casino. Meglio evitare. « Che ne dici dell'eur? » propongo un piano alternativo. « Mm va bene » Ci dirigiamo verso l'eur. Mi inizia a squillare il telefono. É Nicolo. Non rispondo, inizia a tartassarmi di messaggi. Nicolò: puttana vieni a farmi una pompa Emma: non posso adesso sto in giro con mamma Nicolò: e quando me le fai? Emma: stasera Nicolò: nah troppo tardi visualizzo e non risponde. Questa situazione mi sta spaventando. Sono 3/4 giorni che si apposta sotto casa mia per controllarmi. « Con chi ti scrivi? » Davide mi chiede curioso. « Mie amiche » Arriviamo all'eur e parcheggiamo. Scendiamo giù al laghetto per farci una passeggiata per il parco. « Che ne dici stasera di una bella cenetta? » « Non so se riesco » « Emma che hai? » « Non ce la faccio più con Nicolò » Mi ferma dal camminare e mi guarda negli occhi. « Che succede? » « Mi perseguita e mi sta ricattando » « Come ? » « Con delle foto e video » « Emma fammela risolvere a me » « No » « Cosa vuole in cambio? » « Che continuiamo a vederci » « Per scopare? » « Si » « E l'hai fatto? » « Si. Credo voglia rimettermi incinta » « Emma lo sai che quello che stai facendo é pericoloso ? » « Si lo so » « Cazzo devi reagire, denuncialo o gli sparo in testa te lo giuro. È un animale di merda. Ma ti rendi conto come ti tratta? » « Sono consapevole di tutto » Mi arriva un altra chiamata da lui. « Rispondi » mi consiglia Davide. Rispondo alla chiamata e metto in viva voce. « Zoccola bugiarda non sei a casa con tua madre. Ho citofonato a casa tua. Si può sapere dove cazzo stai? » « lasciami in pace » urlo. « Tu urli? Io urlo più di te. Dimmi con chi sei altrimenti ti ammazzo. Tanto non servi a un cazzo nella vita. » I miei occhi si inondano di lacrime, mi sta rovinando la vita. Davide mi strappa il telefono dalle mani e gli risponde. « Nicolò ti stai rendendo conto di quello che dici? Allora non hai capito che non devi rompere il cazzo? » « Davide non ti devi mettere in mezzo tra me e lei. Sono cose nostre. » « No sono cose mie pure perchè io ci tengo a lei, a differenza tua » « Facile o sta con me o te la ritrovi in paradiso ahah » « Nicolò tu stai giocando col fuoco » « No sto giocando con una puttana » Davide attacca il telefono. « Emma guardami lui non ti può fare niente io ti proteggerò da tutto, hai capito? » Annuisco, scoppiando a piangere. Ci abbracciamo. « Non mi fare del male neanche tu ti prego » singhiozzo. « No Emma, non potrei mai. Starò sempre con te » mi stringe forte. Mi asciugo le lacrime. « Emma devi sporgere denuncia » « Non voglio mettere in mezzo i miei » « Vabbè ho capito ci penso io » « Grazie » « Hai fame? » mi chiede premuroso. « No zero. Se vuoi ti accompagno » « Non ti preoccupare » « Ti va di venire un po' a casa mia? » Annuisco. Torniamo a casa e ci dirigiamo in camera sua. Siamo entrambi sdraiati sul letto, mentre inizia a baciare il mio collo, poggiando una mano sul seno. Cerco le sue labbra per baciarlo e così facciamo. Metto le mani intorno al suo collo mente le nostre lingue fanno a gara d'intreccio. Ci baciamo lentamente. Lui mi fa sentire donna, con lui mi sento al sicuro. Sale sopra di me e mi abbassa il top, il mio seno rimbalza fuori. Comincia a leccare e succhiare i miei capezzoli, come se fosse un bambino. Lo guardo mentre il mio respiro si fa sempre più affannato. Sbottona i miei jeans e mi abbassa gli slip. Inizia a leccarmela. Tiro i suoi capelli gemendo. Mi stuzzico il clitoride. « Bimba mia » infila due dita e continua a leccarla. « Come sei buona » « Ho bisogno di sentirti dentro di me » pronuncio. Si slaccia la cinta Lv e sbottona i suoi jeans. Si abbassa gli slip ed entra dentro di me. Le sue spinte sono decise. I suoi testicoli sbattono contro le mie natiche. Ci baciamo senza mai staccarci. Eiacula dentro di me. — DUE GIORNI DOPO
Mi sto preparando per andare in discoteca con le mie amiche, verrà anche Davide con i suoi per potermi controllare. Andremo ai giardini dell'Eden, sto scegliendo cosa indossare. Fortunatamente Nicolò non mi ha scritto. Ma penso sia arrivato il momento di bloccarlo.