Nicolo's pov:
È primo pomeriggio di venerdì, sono a casa.
Con Emma ci siamo visti spesso questa settimana e ci stiamo prendendo del tempo per decidere come comportarci. Forse lei ha anche paura di affrontare l'aborto ed è come se stesse procrastinando.
Approfitto che mamma sia uscita di casa per scendere al piano di sotto e parlare con papà.
« Papà » lo vedo sistemare la libreria.
« Dimmi Nico »
« Devo parlarti di una cosa »
« Cosa? »
« Preferisco che siamo seduti »
Ci sediamo entrambi sul divano.
« Papà ho fatto un mezzo casino »
« Cosa Nico mi stai facendo preoccupare »
« Ho messo incinta Emma »
« Ma che stai dicendo? »
« Si papà. Ma prende la pillola non pensavo potesse succedere »
« E che avete intenzione di fare? »
« Secondo te? Non posso avere un figlio a 17 anni e neanche lei »
« Vuole abortire? »
« Si »
« Stai tranquillo. Ho un contatto in una clinica privata. Ci parlo io »
« Ok, grazie papà »
Salgo sopra in camera e vedo le LV che mi ha comprato mamma.
Sono stupende, stasera ci faccio un outfit.Emma's pov:
Ho una nausea assurda questo pomeriggio, non sono neanche riuscita a buttare giù qualcosa. Penso di aver vomitato già 3 volte da dopo scuola.
Oggi ho la visita con la ginecologa al mater dei.
Chiamo Giulia e le chiedo se ha intenzione di accompagnarmi, mi risponde di sì e rimaniamo che ci vediamo tra un oretta, passerà lei.
Mi piastro i capelli, metto un po' di correttore, cipria e terra sul viso e mi vesto.Metto le Balenciaga track nere come sneakers e la saddle di Dior nera.
Invio un selfie di come sono vestita a Nico.
Nicolò: la mia sexy mama
Emma: ❤️
Nicolò: dove vai?
Emma: esco con Giulia
Nicolò: ok amo io sto a casa
Emma: non esci?
Nicolò: no amo oggi pomeriggio no, stasera
Emma: capito amo, io anche vedo stasera di uscire
Nicolò: ok amo
Emma: ci sentiamo dopo, sta per passare Giulia
Nicolò: a dopo vita mia, ti amo
Emma: ti amoSaluto mamma in salotto e scendo giù casa, c'è Giulia ad aspettarmi.
« Ei amo » entro in macchinetta.
« Ciao amo »
Ci dirigiamo al mater dei per la visita ginecologica, entro nella studio della dottoressa.
Mi presento con lei e le spiego la mia situazione, mi visita e mi comunica che aspetto un bambino da ormai un mese e che le sue condizioni di salute sono ottimali.
« Dottoressa e se volessi proseguire con l'aborto? »
« Si ovviamente é possibile, ma l'avverto, avrò bisogno del consenso dei suoi genitori »
Bene, benissimo.
« É obbligatorio? »
« Purtroppo si, dovrà comunicarglielo per forza »
« Va bene, la ringrazio » pago la prestazione ed usciamo fuori.
Chiamo Nicolò. Squilla, risponde.
« Amo dimmi »
« Posso venire da te? Devo parlarti »
« Si amo »
« Ok, mi faccio accompagnare, a tra poco »
Giulia mi accompagna da Nicolò.
« Amo grazie ancora, ci vediamo stasera? »
« Si amo usciamo, ci vediamo dopo »
Ci abbracciamo e suono al citofono.
Salgo le scale e c'è Nicolò ad accogliermi alla porta.
Ci sediamo sul divano.
« Sono andata a fare la visita dalla ginecologa »
« Amo ma sei una stronza perché non me lo hai detto? »
« Boh amo dai non ti sofferma su questo »
« Bah vabbè »
« Comunque mi ha detto che devo informare per forza i miei. Sono nella merda »
« Non c'è altro modo? »
« No. I miei mi ammazzano »
« Prenditi dei giorni non devo farlo ora. Posso esserci io con te »
« Poi vediamo Nico »
« Io ho dovuto dirlo a papà. C'è una clinica dov'è si potrebbe svolgere la procedura in privato in totale riservatezza »
« Che ti ha detto tuo padre? »
« Niente amo di stare tranquillo. Ha i contatti lui »
« Mh »
« Stasera vado al qube amo »
« Mado al qube amo co tutti quei coatti ma a fare che »
« Amo a balla. Preferivi andassi a spazio? »
« No. Nessuno dei due in realtà »
« Tu che fai? »
« Io vado al Piper »
« Ti sei impazzita? Sei incinta non ci vai a ballare »
« Ma che devi decidere tu per me? E poi che cazzo dici non è che se sono incinta non posso andare a ballare »
« Si perchè tu non t ubriachi come na marcia eh? »
« Ma tu »
« Che regazzina che sei fattelo dire »
« é arrivato l'uomo di mondo »
« Almeno ragiono con una testa »
« Mongoloide lo so cosa sono, non vado ad ubriacarmi e poi anche se fosse devo abortire quindi »
« E se io lo volessi? »
« Ma tu sei pazzo »
« Tu lo vuoi uccidere »
« Stai zitto sei un ignorante del cazzo »
« E tu una zoccola »
« Ah si perchè che cosa ho fatto adesso? »
« Perchè tu in discoteca ci vai per farti mettere le mani addosso dagli altri »
« Nicolò ma quando mai »
« Vuoi che ti ricordi com'eri vestita l'altra sera? »
« E quindi? Sono cazzi miei »
« Ma ti senti quando parli? Sto bambino manco é mio chissà con chi cazzo hai scopato »
Lo guardo sbigottita. « Ma tu sei bipolare forte. Tu fai gli schifi in discoteca. Che ti credi che non so quello che combini? Le persone che fate salire al vostro tavolo? Che invece di pagare, pagando il privé scopando con voi? »
« Ahahah oddio ma chi te le racconta queste storie »
« C'avrai le peggiori malattie infettive al cazzo »
« E allora mo le hai anche tu »
« Schifoso » mi alzo e mi sistemo.
« Do vai mo? »
« A prepararmi per andare a ballare »
« Ahah si si vai e ci lasciamo, te lo dico »
« Pazienza »
Apro la porta, ma mi sento riafferrare da lui.
« Smettila di fare sempre la bambina immatura »
« Mi lasci andare? »
« No. Dai scusa fai quello che vuoi »
« Mh »
« Comunque mamma t'ha preso un pensierino l'altro giorno »
« Ma no non doveva »
« Eh mamma é così » ridacchia.
Nicolò si alza per prendere il regalino dal cassetto.
Me lo porge.
Scarto il pacchettino LV. É bellissimo.
STAI LEGGENDO
Ossessione
Teen FictionLei e lui, così simili quanto diversi. C'è solo una cosa chiara: si attraggono entrambi sessualmente. Riuscirà il suo ostentato controllo a non sfociare in pazzia?