POV: Mason
Il giorno della partenza di Beatrice per l'Italia rimase impresso nella mia memoria come un'opera d'arte dai toni contrastanti, dipinta con pennellate di speranza e tristezza che si intrecciavano nel cielo all'alba. Camminando accanto a lei verso l'aeroporto, il peso della separazione cresceva dentro di me come un'ombra sempre più densa, oscurando il mio spirito e avvolgendomi in una nebbia di emozioni contrastanti. Le sue mani nelle mie erano l'ancora che mi legava a lei, l'ultima connessione tangibile che mi legava al suo mondo, eppure sapevo che sarebbe stato insufficiente a trattenere la sensazione di vuoto che incombeva sulla mia anima.
Arrivati al terminal, il frastuono del vociare delle persone e il ronzio incessante degli annunci dei voli si fondevano in un sottofondo caotico, un riflesso del tumulto che agitava il mio cuore. In quell'istante, lo sguardo che scambiammo era una lingua muta che parlava di tutto ciò che le parole non avrebbero potuto esprimere: l'amore profondo, la gratitudine per i momenti condivisi, la tristezza per la separazione imminente. Sembrava che il tempo si fermasse, permettendoci di assaporare ogni istante come se fosse l'ultimo, come se volesse sussurrarci che nulla sarebbe stato più lo stesso dopo quel momento.
Il nostro ultimo abbraccio era un'esplosione di emozioni, un concentrato di amore, nostalgia e paura che ci avvolgeva come un manto protettivo. Sentire le sue labbra sulle mie era come immergersi in un mare di calore e dolcezza, un ricordo indelebile del nostro amore che avrebbe dovuto resistere alle intemperie del tempo. Mentre ci separavamo, potevo già percepire il vuoto che la sua assenza avrebbe lasciato, come un eco lontano di una melodia che una volta aveva riempito il mio cuore di gioia.
Con il passare dei giorni, mi rassegnai alla sua partenza, cercando di trovare conforto nell'immersione totale nel mio lavoro come avvocato. Ogni giorno trascorso negli uffici della legge era un tentativo disperato di colmare il vuoto che Beatrice aveva lasciato nella mia vita, un'ancora di stabilità in un mare agitato di emozioni contrastanti. Eppure, nonostante i successi professionali e le lodi degli altri, il suo ricordo persisteva come una costante presenza nella mia mente e nel mio cuore, un'ombra che oscurava la luce del mio presente e del mio futuro.
Fu solo negli anni successivi che il destino decise di sorprendermi ancora una volta, portando nella mia vita una nuova luce capace di risvegliare sentimenti che credevo sepolti sotto il peso del passato. Il suo nome era Audrey, una ragazza dai capelli castani e gli occhi verdi, il cui sorriso aveva il potere di sciogliere il ghiaccio che circondava il mio cuore. Con lei, l'amore crebbe gradualmente, come un fiore che sboccia lentamente sotto i raggi gentili del sole primaverile, portando con sé una promessa di rinascita e speranza.
Nonostante l'intensità dei miei sentimenti per Audrey, il fantasma di Beatrice continuava a perseguitarmi, una presenza costante che minava la solidità del nostro legame. Ogni volta che guardavo negli occhi di Audrey, vedevo riflessa l'ombra del mio passato, un ricordo indelebile di un amore che avrebbe dovuto durare per sempre. E così, nonostante il tempo trascorso e le nuove esperienze vissute, la mia anima rimaneva legata a Beatrice, incapace di dimenticare completamente il suo amore eterno, un nodo indissolubile che legava il mio passato al mio presente, e il mio presente al mio futuro incerto.
Audrey era un raggio di luce nella mia vita, una presenza che mi ha sorpreso quando meno me l'aspettavo. Ci siamo incontrati in circostanze casuali, in un momento in cui il mio cuore era ancora intrappolato nel ricordo di Beatrice. Era una ragazza vivace, con una passione contagiosa per la vita e un sorriso che poteva illuminare anche il giorno più cupo.
Il nostro legame è cresciuto gradualmente, alimentato da conversazioni profonde e momenti condivisi di gioia e vulnerabilità. Audrey ha capito il peso del mio passato e ha accettato il mio bagaglio emotivo senza esitazione, offrendomi conforto e sostegno quando ne avevo bisogno. Con lei, ho imparato a ridere di nuovo, a sognare e a sperare in un futuro luminoso.
Nonostante la sua presenza rassicurante, il fantasma di Beatrice continuava a tormentarmi, lasciando cicatrici invisibili sul mio cuore. Era difficile per me aprirmi completamente ad Audrey, temendo di ferirla con la mia incapacità di lasciare completamente il passato alle spalle. Tuttavia, Audrey è stata paziente e compassionevole, affrontando le mie paure con gentilezza e determinazione.
Abbiamo vissuto momenti indimenticabili insieme, viaggiando, ridendo e condividendo i nostri sogni più profondi. Ma nonostante l'amore che provavo per Audrey, il legame con Beatrice rimaneva intatto, un'ombra persistente che gettava un'ombra sul nostro rapporto. Ho cercato disperatamente di liberarmi del peso del passato, ma ogni volta che guardavo negli occhi di Audrey, vedevo riflesso il ricordo di un amore che avrebbe dovuto durare per sempre.
Nonostante le sfide e le complicazioni, Audrey è rimasta al mio fianco, lottando per il nostro amore con una determinazione che mi ha commosso. Con il tempo, ho imparato a bilanciare il mio amore per Beatrice con la mia dedizione ad Audrey, accettando che il passato non può essere cancellato, ma che possiamo trovare la felicità nel presente e guardare al futuro con speranza e gratitudine.
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Better late than never
RomanceMason, 26 anni racconta la sua infatuazione nei confronti di Beatrice, una ragazza di 25 anni, che ha conosciuto al primo anno di liceo. dopo qualche stuzzicata nei 5 anni, e una relazione durata poco tempo, i 2 si separano e ognuno va per la propr...