POV: Beatrice
IL GIORNO DOPO...
Quando Mason si avvicinò a me quel giorno nel cortile della scuola, l'aria stessa sembrava carica di elettricità, una tensione palpabile che amplificava ogni emozione tra noi. Il sole splendeva alto nel cielo, diffondendo una luce dorata che accarezzava i contorni degli alberi e scaldava la pietra della panchina su cui ci sedevamo. I nostri sguardi si incrociarono, e in quel momento tutto il mondo intorno a noi sembrò svanire, lasciandoci soli con i nostri pensieri e sentimenti.
Seduti sulla panchina consumata dal tempo, la quiete iniziale fu infranta da un flusso di parole sincero e profondo, come un fiume che scorreva liberamente tra noi. Ogni battito del cuore, ogni respiro, sembrava amplificare l'intensità del nostro dialogo. Abbiamo scavato nelle profondità delle nostre emozioni, esponendo le nostre anime e affrontando i nostri litigi passati con coraggio e determinazione. Ogni parola pronunciata era come un passo verso la guarigione delle nostre ferite emotive, un atto di liberazione che ci ha permesso di liberarci del peso del passato.
La sincerità di quella conversazione ha aperto le porte a una nuova fase della nostra relazione, una fase caratterizzata dalla comprensione reciproca e dalla fiducia rinnovata. Il profumo dei fiori che adornavano il cortile si mescolava con l'aria frizzante della primavera, creando un'atmosfera leggera e fresca, come se anche la natura intorno a noi celebrasse quel momento di rinnovamento. Quando Mason ha espresso il desiderio di accompagnarmi al ballo di fine anno, ho visto oltre il gesto stesso. Era un segno tangibile del cambiamento che entrambi stavamo attraversando, un segno di fiducia nel nostro futuro insieme. Accettare la sua proposta è stato come abbracciare un raggio di luce dopo una lunga notte buia, riempiendomi di una felicità che solo poche volte avevo sperimentato.IL GIORNO DEL BALLO
Il giorno del ballo, mentre mi preparavo, l'emozione cresceva dentro di me come una marea montante. Ogni dettaglio dell'abito, ogni filo delicatamente intessuto, sembrava trasmettere un messaggio di speranza e rinascita. Mentre il tessuto morbido scivolava sulla mia pelle, ho sentito un brivido di anticipazione, come se il destino stesso stesse tessendo il nostro futuro con ogni cucitura.
Quando finalmente ci siamo presentati al ballo, l'atmosfera era carica di elettricità, un'energia palpabile che circolava tra gli invitati come un'onda invisibile. Le luci soffuse creavano un'atmosfera intima e suggestiva, mentre la musica riempiva l'aria con note dolci e coinvolgenti, creando il sottofondo perfetto per il nostro momento.
In mezzo alla folla, i nostri sguardi si sono incrociati, e in quel momento il mondo intorno a noi è svanito, lasciandoci soli nella nostra bolla d'intimità. Ho sentito il calore del suo corpo avvicinarsi al mio, il suo respiro che si fondeva con il mio in un ritmo perfetto. Nel fragore della festa, ci siamo avvicinati sempre di più, fino a quando i nostri corpi non erano più che un'unica entità, uniti in un abbraccio appassionato.
Il tempo sembrava fermarsi mentre ci siamo lasciati andare a un bacio che ha acceso una fiamma dentro di noi, una fiamma che bruciava di passione e amore. Ogni carezza, ogni sfioramento, era un'espressione del nostro amore che cresceva e si rinforzava con ogni istante trascorso insieme. In quel momento, tutto ciò che contava era il nostro legame, vibrante e potente, pronto a superare qualsiasi sfida che il destino avesse in serbo per noi. La sensazione di calore e gioia che ha pervaso il mio essere in quel momento è stata indescrivibile, come se ogni pezzo del puzzle della mia vita si fosse finalmente incastrato nel posto giusto, e il futuro fosse più luminoso che mai.DOPO IL BALLO
Dopo il ballo, mentre la notte si faceva più profonda e silenziosa, ci siamo ritrovati in un momento di intimità e condivisione. Il calore del nostro abbraccio era un rifugio sicuro, un'oasi di tranquillità nel turbine del mondo esterno. Le luci soffuse filtravano attraverso le tende, dipingendo morbide sfumature di luce e ombra sulla nostra pelle.
Ci siamo guardati negli occhi, senza bisogno di parole per comunicare. In quel silenzio carico di significato, ogni sguardo, ogni gesto, raccontava una storia di desiderio e amore. Le nostre labbra si sono avvicinate lentamente, in un bacio che era più di una promessa, era un'impronta del nostro legame profondo e indissolubile.
Mano nella mano, abbiamo esplorato le profondità della nostra connessione, perdendoci nei labirinti dei nostri sentimenti. Ogni carezza era un gesto di riverenza verso l'altro, un modo per esprimere l'amore che bruciava dentro di noi con una intensità incandescente.
In quel momento di intimità, il tempo sembrava scorrere inesorabilmente, ma noi eravamo immersi in un'eternità di sensazioni e emozioni. Ci siamo lasciati andare completamente, abbandonandoci al flusso di amore che ci avvolgeva, consapevoli che quel momento sarebbe rimasto impresso nei nostri cuori per sempre.
Decidemmo di andare a casa di Mason, un luogo che ora aveva assunto un significato ancora più intimo e speciale per entrambi. Il cammino verso casa sua fu come un'avventura, un'opportunità per noi di continuare a esplorare il nostro legame e la nostra connessione.
Arrivati a destinazione, ci siamo trovati di fronte alla porta di casa sua, una soglia che segnava l'inizio di una nuova fase della nostra relazione. Mason mi prese delicatamente in braccio, guidandomi all'interno con un sorriso gentile stampato sulle labbra.
Una volta dentro, l'atmosfera era calda e accogliente, come se le pareti stesse irradiassero amore e conforto. Ci siamo ritrovati sul divano, avvolti in una coperta soffice.
Ci baciavamo, e l'eccitazione aumentava gradualmente sempre di più.
Sentivo il calore del suo corpo tutto intorno a me.
Quella sera lo desideravo più che mai, aspettavo quel momento da più di 4 anni e finalmente era arrivato.
Lui mi chiese se fossi pronta, e se mi sentissi sicura di farlo, ed io, senza esitare nemmeno per un secondo gli risposi di sì.
Ci spostammo nella stanza dei suoi genitori che erano fuori quel week-end.
Lui spogliò man mano me, partendo dalla parte superiore, slacciandomi il reggiseno, per poi togliere delicatamente tutto il vestito che portavo quella sera.
Poi gli tolsi la camicia, sbottonandola bottone per bottone, e man mano che la sbottonavo uscivano fuori i suoi addominali che sembravano scolpiti in marmo.
Poi ci baciammo, lo baciai per tutto il corpo e man mano scesi sempre più giù, gli sfilai la cintura, e gli calai lentamente i pantaloni, e dall'interno dei suoi boxer si intravedeva la bestia che aveva fra le gambe.
Era di grandi dimensioni, un bel passo avanti rispetto al pisellino di Jacob.
Mi prese e mi sbatté contro al muro, si mise dietro di me, e molto delicatamente, mi sfilò le mutandine con le sue grandi mani, privandomi completamente della mia intimità.
Lui si abbassò i boxer , e sputò della saliva sul suo membro, lubrificandolo, così da farlo penetrare meglio nella mia fessura.
"Ah..." ansimai, appena iniziò a masturbarmi il clitoride con la sua cappella, facendomi provare un piacere indescrivibile, e spargere i miei umori su tutta la vagina.
Dopo ciò con una spinta decisa entra in me, e in quell'istante preciso un ansimo di sollievo esce dalla bocca di entrambi.
Ci spostammo sul letto, e continuammo a fare quello che stavamo facendo, lui sotto ed io sopra.
Mentre lo facevamo fummo travolti dalle emozioni come un'onda potente. Sentii desiderio e vulnerabilità mescolarsi, rappresentando una completa accettazione reciproca.
Cambiammo frequentemente posizione, Mason era tutto sudato, e più sudava e più diventava fottutamente attraente.
Si dimostrava forte, e sembrava non stancarsi mai, ma dentro soffriva, più lui soffriva e più soffrivo anch'io.
Metteva sempre più forza nelle spinte, a tal punto che non riuscivo più a reggermi all'impiedi.
Ritornammo nella posizione iniziale, davanti allo specchio, e riuscivo a vedere il nostro riflesso in esso, il trucco era ormai andato, era tutto sbavato, ma quello era il segno che mi stavo godendo quel momento.
Uno spasmo mi aggredisce in pieno facendomi inarcare la schiena e spalancare la bocca mentre le gambe tremolanti sento che stiano per cedere «Ci sei quasi, piccola?» mi domanda continuando a trafiggere la mia carne come un dannato.
Nella stanza riecheggiavano solamente i nostri gemiti e il suono che generavano i nostri corpi che sfregavano tra di loro.
"Sì..." gli risposi tra un gemito e l'altro.
Lui notò che le mie gambe stavano per cedere e quindi me tenne lui, prendendomi i seni tra le sue mani.
Stringeva i capezzoli con i pollici mentre io boccheggiavo sopraffatta dal piacere.
"Sto per venire..." gli dissi emettendo gemiti sempre più velocemente, mi aggrappai a lui portando la mia mano lentamente dietro la sua nuca.
Stavo per venire, sentivo l'orgasmo salire lentamente, e anche lui stava per venire, perché le sue spinte una volta precise, diventarono sempre più approssimative e prepotenti.
Venni travolta da una sensazione meravigliosa, che non riesco a descrivere neanche con le parole.
«Cazzo» esclama bruscamente, sfilando il suo membro dal mio corpo, per poi schizzarmi il suo liquido sulla schiena.
Dopo ciò, ci distendemmo sul letto, soddisfatti di quello che avevamo appena fatto.
Mi girai verso di lui, incrociando il suo sguardo, e cominciammo a sorridere insieme e a baciarci.
Non avevo mai fatto una scopata in quel modo, durata per più di due ore.
A causa dell'abbondante sudore che ricopriva il nostro corpo decidemmo di fare una doccia insieme.
L'acqua calda, il vapore e i nostri sguardi, rendevano quella serata ancora più bollente.
Dopo la doccia tornammo a letto.
Mentre ci avvolgevamo tra le lenzuola fresche, Mason e io iniziammo a parlare del nostro rapporto, riflettendo su questi intensi cinque anni insieme. Le nostre parole fluivano dolcemente nell'aria carica di tensione e passione. La luce fioca della lampada da comodino accarezzava i nostri volti, delineando le espressioni di nostalgia e amore nei nostri occhi.
Ci confidammo le nostre gelosie reciproche, quei momenti di incertezza e possessività che avevamo sperimentato nel corso degli anni, ma che avevamo sempre superato insieme, più forti di prima. Le nostre mani si intrecciavano con delicatezza mentre i nostri cuori si aprivano, rivelando le paure e i desideri più profondi.
Poi, con un sospiro sommesso, presi la decisione di dirgli che sarei dovuta tornare in Italia il giorno seguente, sperando di trovare un lavoro che mi avrebbe permesso di realizzare i miei sogni . Guardai negli occhi di Mason, cercando conferma e sostegno in quel momento di incertezza."Mason," sussurrai con voce ferma ma carica di emozione, "devo farlo. Devo tentare questa opportunità, anche se significa separarci.
Lui stava quasi per piangere, ma si trattenne, e capì la situazione e mi disse:
"Va bene...spero che tu riesca a realizzare tutti i tuoi sogni."
Le nostre conversazioni si sono susseguite senza sforzo, come se non ci fosse bisogno di nascondere nulla l'uno all'altro. Abbiamo condiviso pensieri, speranze e sogni per il futuro, creando un ponte ancora più solido tra di noi.
Quella notte, mentre il mondo dormiva fuori dalla finestra, ci siamo avvolti l'uno nell'altro, immergendoci nell'abbraccio caldo e amorevole che avevamo creato insieme. Era come se il tempo si fosse fermato, lasciandoci godere di quel momento di pace e felicità assoluta.
E così, mentre la notte si trasformava lentamente in giorno, abbiamo saputo che il nostro amore era destinato a durare, resistendo alle prove del tempo e delle avversità, pronto a illuminare il nostro cammino per sempre.
Io e lui eravamo due diamanti, che dopo essere stati travolti dal buio totale, sono ritornati a brillare insieme, più forte di prima.20 Giugno 2016
Ore: 7:30 a.m.Il giorno della mia partenza per l'Italia era arrivato, e l'atmosfera era carica di emozioni contrastanti mentre io e Mason ci dirigevamo verso l'aeroporto. Il cielo si tingeva di sfumature di rosa e arancione, creando uno spettacolo mozzafiato che sembrava riflesso nei nostri sguardi malinconici.
Mason teneva stretta la mia mano mentre camminavamo attraverso il terminal, il fruscio dei nostri passi mescolandosi al ronzio delle conversazioni e al suono dei annunci degli arrivi e delle partenze. Ogni passo sembrava un'eternità, mentre il peso della separazione imminente si faceva sempre più tangibile.
Arrivati al punto di controllo, ci voltammo l'uno verso l'altro, i nostri occhi incontrandosi in un momento carico di significato. Senza dire una parola, ci avvicinammo lentamente, i nostri corpi attratti dalla forza irresistibile della nostra connessione. Il tempo sembrava fermarsi mentre i nostri respiri si mescolavano, il calore dei nostri corpi avvicinandosi nel loro ultimo abbraccio prima della separazione.
Il nostro bacio finale era un mix di dolcezza e tristezza, un tributo al nostro amore e alla forza che ci aveva tenuti uniti nonostante la distanza e le sfide. Le nostre labbra si sfiorarono con tenerezza, catturando ogni istante di passione e affetto in un abbraccio fugace ma eterno.
Poi, con un sospiro sommesso, ci separammo, i nostri sguardi ancora uniti in un'intensità che nessuna parola avrebbe potuto descrivere completamente. Con un sorriso triste, mi girai lentamente e mi avviai verso il gate, sentendo il peso della sua assenza già pesare sul mio cuore.
Anche se la distanza ci avrebbe separato fisicamente, sapevamo che il nostro amore avrebbe resistito a ogni prova, pronto a riunirci ancora una volta quando il momento fosse giunto. E così, con la promessa di un ritorno e l'amore come guida, intrapresi il mio viaggio verso un nuovo capitolo della mia vita, portando con me il ricordo di quel bacio come una luce nel buio della mia solitudine.
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Better late than never
RomanceMason, 26 anni racconta la sua infatuazione nei confronti di Beatrice, una ragazza di 25 anni, che ha conosciuto al primo anno di liceo. dopo qualche stuzzicata nei 5 anni, e una relazione durata poco tempo, i 2 si separano e ognuno va per la propr...